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Laura Garavini (PD) e Antonio Ingroia a Zurigo e a Losanna per parlare di mafie oltre confine: “Necessario contrastare il network criminale a livello internazionale”

“Inchieste recenti confermano la presenza e la pericolosità della criminalità organizzata in Svizzera”, ha dichiarato Laura Garavini, intervenuta insieme al procuratore di Palermo, Antonio Ingroia, nelle due serate sulla legalità tenutesi a Zurigo e a Losanna su iniziativa della rivista ‘l’altraitalia’, della ‘Fabbrica di Nichi’ e dell’associazione ‘Amici di Libera’. “Sarebbe un errore ignorarne la presenza o non parlarne per timore di infangare l’Italia”, ha aggiunto la parlamentare. “La pericolosità della presenza criminale in Svizzera si manifesta soprattutto attraverso le infiltrazioni nell’economia legale. Sono sempre più frequenti gli intrecci di intestazioni societarie in Svizzera e in altri paesi all’estero, finalizzati al riciclaggio o all’abuso di finanziamenti pubblici, magari provenienti dall’Unione europea”.

“La Svizzera è una delle casseforti della mafia italiana”, ha confermato Antonio Ingroia. “L’impermeabilità del sistema politico non è una garanzia sufficiente, affinché non si introducano le mafie. Oggi, per radicarsi, le mafie non hanno più bisogno dell’humus culturale. Bastano opportunità di riciclaggio, mercati attraenti, opportunità per i traffici illeciti. È positivo che in Germania si stiano creando degli anticorpi di resistenza contro la criminalità organizzata, perché fino ad oggi”, ha concluso il procuratore Ingroia, “l’antimafia internazionale non si è sviluppata alla stessa velocità della mafia. Mentre è necessario proprio questo: contrastare il network criminale a livello internazionale”.

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