PERCHE’ SERVE UN RENZI PER IL PDLIl

ciclone Matteo Renzi sta facendo andare in tilt la poderosa“macchina da guerra” del PD e credo che vi sarà uno scontro sulleprossime primarie: se a votare saranno solo gli iscritti – e quindiconterà la nomenklatura – vincerà Bersani, se le primarie sarannoaperte più o meno a tutti vincerà Renzi. La sua vittoria scatenerebbeuna reazione a catena e forse porterebbe davvero a un rinnovamentoprofondo nella sinistra.E noi di centro-destra? Immobili e silenziosi, in attesa che ilCavaliere decida se ridiscendere in campo. Se a sinistra vincesseBersani è probabile che Berlusconi tornerà a candidarsi, credo che sevincerà Renzi il buonsenso gli suggerirà di non farlo, ma continuo anon capire perché comunque il PDL non schieri a sua volta un“anti-Renzi” che ne abbia alcune caratteristiche di età, mentalità,esempio di rinnovamento.E’ evidente che dietro all’immagine Renzi non ha molto, ma quello cheesprime lo vende molto bene ed è diventato (con Grillo) l’unica novitàin un mercato politico pumbleo, con la gente che prenderebbe a sassatetutti e che disprezza profondamente i partiti.Credo che alle elezioni si voti sempre – e mai come la prossima volta- anche credendo in uno slogan, in una speranza, in una illusionesoprattutto quando le cose vanno male e si sceglie”il meno peggio”, unvolto nuovo, uno che non è troppo compromesso con il passato. Comepossiamo sperare di vincere ripresentando per la sesta voltaBerlusconi a premier?Se a destra Alfano avesse avuto più coraggio di smarcarsi era ilcandidato ideale, se non lo vuole fare e comunque si accontenta diattendere un giro (ovvero cinque anni) per raccogliere una ereditàcredo che tra cinque anni sarà già passato di moda, ma avremosoprattutto comunque perso una eternità di tempo per tentare di dareuna scossa.Eppure giovani esponenti del PDL che sappiano coniugare esperienza ecapacità ne ho conosciuti tanti, ma sono obbligati al silenzio.Vedo Maurizio Lupi (per dare un esempio) e ne apprezzo la dialettica,conosco tanti amministratori locali di qualità, so che diversideputati (e deputate: non sono tutte “veline”!!) potrebberointerpretare questa svolta, ma non si cerca di farli emergere e anzise vogliono avere un futuro devono stare zitti o saranno epurati alleelezioni (vedrete per credere) nel sottile tentativo di perpetuare il“porcellum”.Qualcuno spera in Montezemolo, ma davvero crediamo che ci sia unfuturo del PDL passado da Berlusconi a Montezemolo? Ma qualcuno di Viadell’Umiltà ogni tanto cammina per strada, ascolta la gente, incontragli (ex) militanti? Se si va avanti così sarà una diaspora di gruppi egruppetti mentre impietosa la crisi di valori e di trasparenza indignala gente e anche su questo non mi pare che si sia portata avanti unaseria battaglia per emarginare le mele marce.

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