www.raeeincarcere.org
A “Fare i conti con l'ambiente” di Ravenna il sito del progetto RAEEin Carcere promosso da Techne, Amministrazione penitenziariadell'Emilia Romagna, consorzio Ecolight ed Hera con il sostegno dellaRegione Emilia Romagna Il progetto RAEE in Carcere approda sul web e offre nuove opportunitàdi reinserimento lavorativo.
In occasione di “Fare i conti conl'ambiente”, la fiera green che si apre oggi mercoledì 26 settembrenel centro storico di Ravenna, viene presentato il nuovo sitowww.raeeincarcere.org. Non solamente un portale per far conoscere leattività del progetto, ma soprattutto un'occasione di reinserimentosociale sia per alcuni detenuti delle carceri di Bologna, Ferrara eForlì, sia per condannati in misura alternativa negli stessiterritori. In questa fase iniziale il ruolo di webmaster è statoaffidato, con l'aggiornamento dei contenuti del sito (pari a 20ore/mese per ogni operatore), a due persone che eseguono le pene fuoridal carcere.Dopo una fase sperimentale finanziata dalla Regione Emilia Romagna conil Fondo Sociale Europeo all'interno dell'iniziativa comunitaria Equal”Pegaso”, il progetto RAEE in Carcere è partito ufficialmente tre annifa. Grazie alla collaborazione tra soggetti pubblici e privati, 11persone svantaggiate in esecuzione penale sono state impiegate nellosmontaggio dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche(RAEE) nei laboratori gestiti dalle cooperative sociali Gulliver, IT2e Il Germoglio rispettivamente a Forlì, Bologna e Ferrara. Da questaesperienza è nata l'iniziativa per il web che ha trovato il supportodella Regione Emilia Romagna e il sostegno anche finanziario delProvveditorato dell'Amministrazione penitenziaria di Bologna, delconsorzio per la gestione dei RAEE Ecolight e di Hera spa.Le agenzie di formazione Techne Forlì-Cesena e Cefal Bologna curano laformazione dei detenuti che si occupano della gestione dei contenutidel sito, offrendo gratuitamente anche i supporti informatici. «Inprospettiva, ci proponiamo di coinvolgere tre persone in esecuzionepenale, una per ogni territorio, non solo per il mero aggiornamentodel sito, ma motivandoli in un ruolo di responsabilità nel diffondereil valore del progetto e nel proporre nuove iniziative dicomunicazione sociale», spiega Lia Benvenuti, direttore di Techne,agenzia cui è stato affidato il coordinamento del progetto.«È importante individuare soluzioni e percorsi efficaci per promuoveree incrementare l'inclusione sociale e lavorativa delle personedetenute ed in misura alternativa – spiega Pietro Buffa, provveditoreregionale dell'Amministrazione penitenziaria dell'Emilia Romagna -,oltre al fatto che una detenzione caratterizzata da un impegnolavorativo ha conseguenze meno destrutturanti ed effettivamente piùresponsabilizzanti per le persone che le vivono»A questo, si aggiunge il contributo ambientale nel diffondere unacoscienza sempre più ecologica. «Alimentare il circuito delleinformazioni sul corretto recupero dei rifiuti elettronici èfondamentale per riuscire a migliorare la qualità del nostroambiente», aggiunge Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight,consorzio nazionale per la gestione dei RAEE. «Il portale permette didare ulteriore visibilità al progetto in modo che si possa innescareun circuito virtuoso a tutti gli effetti». Del resto, i RAEE sonoconsiderati infatti come i rifiuti che nei prossimi anni crescerannocon un tasso maggiore rispetto alle altre tipologie di rifiuti:possono contenere pericolose sostanze inquinanti e soprattutto da unloro corretto recupero è possibile ottenere importanti materie primeseconde.«Andiamo a ribadire la ricaduta sociale dei servizi ambientali»,osserva Roberto Barilli, direttore generale di Hera. «Il Gruppo hapromosso, sostenuto e co-finanziato fin dalle origini il progetto perle sue valenze sociali e ambientali. L'iniziativa sul web ci permettenon solo di ampliarlo, introducendo anche nuove professionalità, maanche di renderlo sempre più un progetto-modello».«Oggi RAEE in Carcere può dimostrare di essere un patrimonioimportante di best practices di responsabilità sociale e tuteladell'ambiente», dice l'assessore all'Ambiente della Regione EmiliaRomagna, Sabrina Freda. «È un progetto unitario sviluppato su trediversi territori e fatto di alleanze tra molteplici soggetti -cooperative e imprese, istituzioni amministrative e penitenziarie,enti di formazione – che può e deve guardare a nuovi traguardi perampliarsi e diffondersi». Il portale www.raeeincarcere.org viene presentato venerdì 28 settembredurante la non-conferenza Labecamp in programma nella sala Rosadell'hotel Cappello (via IV Novembre 41, Ravenna) dalle 10 alle 17. Ecolight – Costituito nel 2004, è uno dei maggiori sistemi collettiviper la gestione dei Raee, delle Pile e degli Accumulatori. Ilconsorzio Ecolight, che raccoglie oltre 1.500 aziende, è il secondo alivello nazionale per quantità di immesso e il primo per numero diconsorziati. È stato inoltre il primo sistema collettivo in Italia adavere le certificazioni di qualità ISO 9001 e ISO 14001. È punto diriferimento per la grande distribuzione (Gdo) e tratta tutte letipologie di Raee. www.ecolight.it. Ufficio Stampa Ecolight: Eo IpsoInfo: Marco Parotti – 340.9665279 – mparotti@eoipso.it