VOLTARE PAGINA

Nel marasma politico che si continua a delineare in Italia, c’è venuta, spontanea, un’idea: perché non voltare pagina? Un interrogativo che c’è balenato alla mente anche tenuto conto di quanto degrado è presente nei partiti italiani che si sono ben fatti conoscere non per la tutela degli interessi nazionali, ma dei propri. Dare un nuovo assetto alla vita del Paese non è impresa facile, né improvvisabile. Eppure sempre più necessaria. Noi, però, ci siamo mossi già da tempo, proponendo il principio di un voto politico correlato alla cittadinanza e per nulla dipendente dalla residenza dell’elettore che intende esercitare il suo diritto. Un’ successiva riflessione, di conseguenza, ha preso campo nelle nostre strategie per tentare d’offrire un diverso panorama sociale in questa Penisola dove, non sempre, il termine “politica” fa rima con “onestà”. Andare oltre a, questo punto, significa dare al Paese una nuova possibilità d’essere più che sembrare. Basta con i“Tecnici” e con un Parlamento sempre più impelagato nei fatti dei singoli rispetto a quelli della collettività. Dato che i segnali ci sono stati, ed ancora ci sono, ipotizziamo un nuovo partito, indipendente dalle vecchie pastoie, nel quale potrebbero confluire gli italiani, ovunque residenti, che intendono partecipare ai destini d’Italia in modo diretto. Come, del resto, c’insegna la nostra Democrazia.

Alle elezioni della tarda primavera del 2013, sempre che nel frattempo la nuova legge elettorale sia varata, potremmo presentarci con un nuovo simbolo e con un nostro programma politico nel quale andremo ad evidenziare ciò che ancora può valere e ciò che, invece, dovrebbe essere cambiato sul fronte politico nazionale. Gli italiani che ci leggono, fuori e dentro i confini nazionali, hanno dimostrato d’essere maturi per uno scambio d’opinioni costruttivo. Per dare al Bel Paese nuove risorse e rinnovata linfa vitale, utilizzeremo anche questo foglio. Pubblicheremo e discuteremo le idee che ci saranno rese note. Gli italiani nel mondo. Il nostro concetto è chiaro: prima di cambiare la politica, è neccessario rimuovere i politici; soprattutto quelli che operano “pro domo loro”. Ora lo riteniamo possibile. Anzi, necessario.

Giorgio Brignola

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