FONDI PDL. DI PIETRO: REFERENDUM ABOLIRA' FINANZIAMENTI Roma, 25 set – “E' possibile che, dopo lo sfacelo della Regione Lazio, il Pdl si decida a far uscire la legge sulla corruzione dal binario morto sul quale l'aveva abbandonata. Tanto, confessano ai giornalisti i parlamentari di quel partito, per loro cambierà ben poco. Purtroppo hanno ragione. Gli scandali che sono già scoppiati e quelli che probabilmente arriveranno dicono che sarebbe urgentissimo varare norme drastiche contro la corruzione, il peculato e l'appropriazione indebita di denaro pubblico, senza perdere un secondo in più. Il governo, che se fosse davvero tecnico sarebbe il più adeguato a fare una legge vera senza guardare in faccia a nessuno, fatica persino a far passare questi pannicelli caldi. Noi dell'Italia dei Valori lo diciamo da quando la legge è stata approvata alla Camera e non ci stancheremo di ripeterlo ovunque, in Parlamento e nel Paese. Una legge che non tiene conto della dazione ambientale non è sufficiente. Ma questi pensano davvero che la concussione richieda minacce esplicite e che non si basi invece su mezze parole, sul far capire, su allusioni apparentemente vaghe e in realtà chiarissime per i diretti interessati?”. Lo scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: “Allo stesso modo, servirà a ben poco ripulire questa o quella topaia infetta se non si mette mano all'origine dell'infezione che è il finanziamento pubblico ai partiti. Se le nuove norme sulla corruzione attualmente al vaglio del Parlamento, seppure necessarie, non sono sufficienti, quelle in vigore sul finanziamento ai partiti e ai gruppi sono addirittura dannose e controproducenti. Servono solo alla casta per salvare capra e cavoli: tenersi i soldi, anzi portarsene a casa più di prima, e fare la bella figura di chi vuole cambiare le cose di fronte agli elettori”. Scrive ancora il presidente Idv: “Ma quello che non fa il Palazzo lo faranno i cittadini con il referendum presentato dall'Italia dei Valori che abolisce il finanziamento ai partiti, e con quello che elimina il doppio stipendio per i parlamentari. A ottobre inizieremo a raccogliere le firme ed io non ho nessun dubbio sul fatto che saranno un oceano e daranno da subito un segnale chiarissimo. Mi rivolgo pertanto ai cittadini affinché ci aiutino a raccogliere le firme necessarie, perché i partiti non ci aiuteranno mai”.
BNL: DI PIETRO, SERVE ATTO ISPETTIVO SU SCALATA DELLA VALLE – ROMA, 25 SET – ''Sull'acquisto delle azioni della Banca nazionale del Lavoro, da parte della societa' Dorint S.A., riconducibile all'imprenditore Della Valle, bisogna fare al piu' presto chiarezza. E i ministri dell'Economia, Vittorio Grilli, e della Giustizia, Paola Severino, dovrebbero assumere, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze, iniziative di carattere ispettivo''. E' quanto chiede il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in un'interrogazione parlamentare che ripercorre l'intera vicenda.
BNL: DI PIETRO, SERVE ATTO ISPETTIVO SU SCALATA DELLA VALLE (2) – ROMA, 25 SET – ''Il 24 agosto del 2005 – scrive Di Pietro – il quotidiano 'II Tempo' ha pubblicato un articolo dal titolo: 'Faro della Consob e degli inquirenti anche sulla prima fase della scalata alla banca nazionale del lavoro, fra il 2002 e il 2003. Una pista dal Lussemburgo alla Svizzera. Quel prestito perche' Dorint acquistasse BNL rilevato dalla filiale di Zurigo della banca di Abete'. Secondo il giornale romano, nel 2002, in Lussemburgo Capitalia avrebbe concesso un prestito da 115 milioni di euro alla societa' Dorint S.A., controllata dalla holding Diego Della Valle, spianandogli la strada verso BNL. L'operazione – si legge nel testo – sarebbe stata seguita quasi subito dalla decisione di Capitalia di girare lo stesso prestito alla sede di Zurigo di BNL, che cosi' e' diventato, secondo il quotidiano, il vero finanziatore di Dorint S.A. Una volta raccolti quei fondi, la Dorint S.A. inizio' ad acquistare sul mercato azioni BNL, salendo al 2,828% a inizio aprile 2003 e al 4,6% il 20.04.2003 per poi consentire l'ingresso di Diego Della Valle nel Consiglio di Amministrazione di BNL il 18 giugno 2003''. Il leader Idv cita poi le dichiarazioni di Giovanni Consorte nell'udienza del 7 ottobre 2010 nel processo sulla scalata Bnl, sulla quota detenuta dalla Dorint SA, passata dal 4,6 del 2003 al 4,99 del 2004. ''Circostanze – scrive Di Pietro – che risultano anche da vari articoli di stampa, tra i quali: 'Bnl sugli scudi. Della Valle entra nel Cda' del 7 giugno 2003 e 'Bnl: patto parasociale tra Generali, Bbva e Della Valle' dell'11 aprile 2004, apparsi entrambi su La Repubblica''. Secondo Di Pietro le risorse investite da Dorint in partecipazioni risultano essere 448,6 milioni di euro nel 2004 (+ 180,9 milioni di euro). ''La cifra di 448,5 milioni di euro – prosegue l'interrogazione – corrisponde agli investimenti finanziari effettuati ragionevolmente oltre che per l'arrotondamento delle azioni dal 4.66 al 4.99 % in BNL, anche per seguire l'aumento di capitale di BNL del 2004, oltre che per acquisire azioni RCS. E' quindi ragionevole che i finanziamenti siano serviti allo scopo''. ''Infine, nel bilancio al 31 dicembre 2005 i finanziamenti salgono da 232,9 milioni di euro a 310 milioni di euro (con scadenze degli stessi, sia entro l'anno, che oltre l'anno). I financial assets (le partecipazioni) salgono a 522 milioni di euro (+ 74 milioni di euro). Dal bilancio 2006 risulta che i debiti scendono a 116 milioni di euro da 310 milioni di euro e Dorint S.A. realizza un utile di esercizio di 242,2 milioni di euro, che quasi certamente e' il risultato della vendita delle azioni BNL a BNP Paribas''.
LAZIO, BELISARIO (IDV): MA QUALE CORAGGIO? ATTO DOVUTO E TARDIVO Roma, 25 set – “Ma quale coraggio? Le dimissioni della presidente Polverini sono un atto dovuto e tardivo, perché se non ha avuto parte nella scelta dei provvedimenti sbagliati, non ha vigilato su quanto succedeva in Consiglio regionale. La trasparenza è una cosa seria, non si pratica a parole”. A dichiararlo, incontrando i giornalisti in Senato, il capogruppo dell'Italia dei Valori a Palazzo Madama, Felice Belisario.
CONSUMI: BELISARIO (IDV), GOVERNO HA FALLITO SU TUTTA LA LINEA – Roma, 25 set – “I numeri, purtroppo per il Paese, ci danno ancora una volta drammaticamente ragione. Questo governo ha fallito e sta fallendo su tutta la linea”. A dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “Confcommercio scatta una nuova foto, l'ennesima, che dimostra il livello della povertà delle famiglie, ridotte allo stremo tanto che i consumi sono calati al livello più basso dal 46', ovvero, dal dopoguerra. Numeri che viaggiano di pari passo con quelli dell'Istat, che parla di un'ulteriore diminuzione delle retribuzioni. Tradotto: questo governo che doveva salvare il Paese l'ha riportato indietro di più di un secolo, ha bombardato il reddito delle famiglie, ha tolto lavoro alle fasce deboli, speranza alle nuove generazioni, dignità e sussistenza ai pensionati. E, come se non bastasse, ha creato i cosiddetti esodati. Monti non può perseverare con la sua diabolica politica economica e, chi pensa ad un Monti-bis o a un governo che continui con le politiche di Monti, o è un alieno o è meglio che cambi mestiere. Questo è il momento – conclude Belisario – di un'alternativa di governo di centrosinistra, con un programma chiaro basato su sviluppo equità, diritti, solidarietà e legalità”.
CARCERI: BELISARIO (IDV), SISTEMA AL COLLASSO MA VERTICE DAP SPERPERA RISORSE – Roma, 25 set – “Mentre la situazione nelle carceri italiane diventa ogni giorno più grave, mentre altri pesanti tagli sono in arrivo in nome della spending review, il vertice del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria si permette assurdi e ingiustificabili sperperi di denaro pubblico. Solo così, infatti, si può definire la decisione di sollevare dall'incarico di direttore dell'Ufficio per la gestione e lo sviluppo del Sistema informativo automatizzato (CED) un generale della Polizia penitenziaria per sostituirlo con un generale in pensione dei Carabinieri con contratto oneroso”. Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. “Il ferimento di alcuni agenti nelle carceri di Potenza e di Matera è la logica conseguenza di un sistema drammaticamente al collasso. Tra il vergognoso sovraffollamento delle celle e la cronica carenza di agenti e mezzi, è inevitabile che basti un niente per far esplodere la tensione. Per fronteggiare l'emergenza bisogna intanto aprire al più presto le strutture nuove, già ultimate, che restano invece chiuse per mancanza di fondi e di personale. Si taglino perciò i tanti veri sprechi, vecchi e nuovi, si evitino nomine inutili e costose e si utilizzino le risorse recuperate per rendere finalmente il sistema carcerario italiano degno di un Paese civile. Servono interventi strutturali – conclude Belisario – il tempo delle misure tampone è finito”.
STATO-MAFIA: IDV, APPESTATI PERCHE' VOGLIAMO LA VERITA' LI GOTTI, D'ALEMA PRETENDE LE NOSTRE SCUSE PER ATTACCHI AL COLLE – ROMA, 25 SET – ''Sulla trattativa Stato-mafia siamo 'scostumati', e siamo talmente 'scostumati' nell'ansia di verita' che siamo diventati sgraditi ed appestati: chi vuole la verita' non e' degno di aspirare al cambiamento e al governo del Paese''. A scriverlo sul suo blog, il responsabile Giustizia dell'Italia dei Valori, senatore Luigi Li Gotti, che aggiunge: ''ben vengano i ladri, i corrotti, gli amici degli amici: loro si' che possono governare. Ma chi vuole verita', no''. ''Ieri sera, alla trasmissione de La7 Ottoemezzo, Massimo D'Alema – osserva Li Gotti – ha detto che se non chiediamo scusa, non possiamo far parte di una coalizione progressista, perche' siamo troppo 'scostumati'. Nessuno, pero', dei cosiddetti 'costumati', ha speso una parola per dire che non si chiede al Capo dello Stato l'aiuto per evitare un confronto in un'aula di giustizia e che siffatte richieste andrebbero respinte subito, perche' le Istituzioni sono un valore che appartiene a tutti. No, nessuno ha detto questo. Loro, i 'costumati', sono offesi dalla scostumatezza di chi vuole verita', senza farsi condizionare dalle coloriture o dalle appartenenze''. ''Allora, facciamo cosi', conclude Li Gotti: chiediamo scusa. E poi chiediamo un'altra cosa: caro nostro presidente della Repubblica non ceda piu' alle richieste offensive per le Istituzioni e per il Suo altissimo ruolo'' conclude il responsabile Giustizia dell' IdV.
BERLUSCONI: BORGHESI(IDV), PENSI ALLA SUA DI ARMATA BRANCALEONE = – ROMA, 25 SET – ''L'armata Brancaleone e' un capolavoro del cinema italiano, che vale sempre la pena rivedere. Consigliamo a Silvio Berlusconi di lasciar perdere ardite metafore o parallelismi strampalati e di concentrarsi, piuttosto, sui mali del Pdl di cui le vicende della regione Lazio sono solo l'ultimo fulgido esempio. Pensi alla sua di armata Brancaleone, ora che come ex premier in pensione ha tempo''. Lo dichiara in una nota Antonio Borghesi, vicepresidente del gruppo IdV alla Camera. ''Ben piu' grave sarebbe consegnare di nuovo il Paese al prostribolo culturale degli ultimi 20 anni. E' ora di smetterla con la politica degli spot. Dopo Renzi e il camper, arriva il Cavaliere in treno. Il paese -conclude Borghesi- ha bisogno di atti concreti, di proposte fattive, non di sondaggi o di indici di gradimento''.
ADOZIONI: BUGNANO (IDV), DDL PER SI' A COPPIE GAY, DI FATTO E A SINGLE – Roma, 25 set – “Il Gruppo dell'Italia dei Valori al Senato ha presentato un ddl, a mia prima firma, per consentire l'adozione da parte di persone singole o conviventi, senza alcuna distinzione di genere. Di fronte ai moltissimi casi di abbandono la priorità deve essere quella di tutelare anzitutto l'interesse del minore, per questo è necessario colmare un vuoto legislativo introducendo l'adozione per le coppie omosessuali e di fatto, che convivono stabilmente, e per i single”. Lo dichiara la senatrice IdV Patrizia Bugnano. “Diversamente da molti Paesi europei come Francia, Germania, Spagna e Regno Unito, i cittadini italiani possono accedere all'adozione solo in casi specifici e limitati a causa di una legislazione restrittiva. Con il disegno di legge presentato a Palazzo Madama, l'Idv intende estendere le condizioni per la presentazione dell'istanza anche alle coppie coniugate, a quelle conviventi e alla persona singola. In questo modo, ferma restando la procedura vigente che disciplina la verifica dei requisiti di idoneità degli aspiranti genitori adottivi, sarà rafforzata la tutela dell'interesse del minore, che resta il punto di riferimento imprescindibile. Per questo – conclude Bugnano – auspichiamo una celere approvazione da parte del Parlamento”.
CAMERA: FAVIA (IDV), VOTATO SI, MA PER FUTURO CONTROLLO A CORTE CONTI E RIDUZIONE SPESE – “Italia dei Valori vota sì: è stato un lavoro laborioso, sicuramente perfettibile ma è stata senz'altro una risposta forte al momento che stiamo vivendo. Certo è che se non si recupera un forte senso delle istituzioni e un senso altrettanto alto dell'etica in politica, non ci sono norme che tengano per evitare i ladrocini di cui siamo spettatori”. Lo ha dichiarato in Aula, David Favia, membro della Giunta per il regolamento e capogruppo Idv in Commissione Affari costituzionali della Camera, intervenendo in dichiarazione di voto finale alla modifica del regolamento sulla disciplina dei contributi ai gruppi parlamentari. “Siamo soddisfatti del lavoro fatto e delle modifiche apportate. Italia dei Valori ha contribuito fattivamente a rendere più trasparente la materia dei bilanci dei gruppi parlamentari, con due emendamenti che rivendichiamo con orgoglio. Abbiamo chiesto ed ottenuto non solo che il controllo dei bilanci dei gruppi venga svolto da un'unica società di revisione per tutti i gruppi, in maniera tale che i controlli avvengano con gli stessi principi e parametri per tutti, ma anche che il terminale ultimo sia l'ufficio di presidenza, dove tutti i gruppi sono rappresentati, a garanzia di un maggior livello di controllo” ha detto Favia. “Certo, si poteva fare di più e ci auguriamo che, nei prossimi tempi, si possa migliorare ulteriormente la disciplina. Italia dei Valori ha chiesto e tornerà a chiedere che il controllo finale dei bilanci dei gruppi spetti alla Corte dei Conti, così come avevamo già auspicato per i bilanci dei partiti. Siamo infatti convinti che un ulteriore controllo esterno di un organo per definizione deputato ad esso sia doveroso. Auspichiamo, inoltre, che si riducano i costi dei gruppi parlamentari: garantire la funzionalità è doveroso, ma occorre contenere la spesa che attualmente è di 35 milioni di euro. Ora, occorre procedere in fretta, una volta adempiuta l'asta per la società di revisione, in questa legislatura o al massimo con l'inizio della prossima. Solo così facendo avremmo dato una risposta forte e tempestiva” conclude Favia.
POSTE: EVANGELISTI (IDV), SI DISCUTA ALLA CAMERA VERTENZA TRANSYSTEM = IL SEGRETARIO TOSCANO SCRIVE AL PRESIDENTE FINI Firenze, 25 set. – Una lettera al presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, affinche' si faccia interprete presso la presidenza della IX Commissione Trasporti a Montecitorio affinche' venga calendarizzata al piu' presto la risoluzione n. 7-00902, presentata da Italia dei Valori, concernente la drammatica situazione in cui versano le agenzie di recapito e in particolare della Transystem. L'ha inviata questa mattina l'on. Fabio Evangelisti, segretario Idv Toscana, con l'obiettivo di tenere alta l'attenzione sulla delicata vertenza dell'agenzia partner delle Poste Italiane, ritenuta fiore all'occhiello in tale settore, che ''si e' vista diminuire in maniera rilevante il proprio carico di lavoro con pesanti conseguenze occupazionali''. “Stiamo parlando di ben trecento posti di lavoro a rischio nelle sedi di Pistoia, Prato, della Liguria e dell'Emilia Romagna dell'azienda Transystem, agenzia partner di Poste Italiane che dallo scorso 2 aprile ha visto ridotto il carico di lavoro di circa il 40%, con inaccettabili ripercussioni occupazionali”, spiega Evangelisti. “Poste Italiane da decenni persegue la via dell'esternalizzazione di alcuni servizi (il recapito delle raccomandate, per citarne uno) a agenzie partner come la Transystem. Oggi, senza quasi alcun preavviso, i dipendenti di quest'ultima rischiano di perdere il posto di lavoro per mancanza di commesse. Poste Italiane ha infatti deciso in maniera unilaterale di ridurre il carico di lavoro esternalizzato, creando un vicolo cieco per le agenzie appaltatrici che hanno dovuto ricorrere gioco forza a tagli al personale, ferie forzate, contratti di solidarieta'. A tutt'oggi non e' ancora chiaro se sara' rinnovata l'esternalizzazione e se, quindi, sara' garantito ancora lavoro''. ''Secondo quanto riportato dagli stessi lavoratori interessati, le voci piu' insistenti parlano o di un rinnovo della gara d'appalto per un fatturato equivalente alla meta' di quello attuale, un'ipotesi che prefigura scenari drammatici per i lavoratori: o la meta' dei dipendenti dovra' rimanere senza lavoro o tutti dovranno accettare di guadagnare meta' dello stipendio, o addirittura la totale cessazione della collaborazione tramite appalto con le agenzie partner”, afferma Evangelisti. “Come le sara' certamente noto – si legge nella missiva indirizzata al presidente della Camera Fini – a seguito del processo di liberalizzazione del mercato postale, sono aumentati notevolmente i soggetti che possono operare nell'ambito di tale mercato; tuttavia, detti soggetti non sempre garantiscono un adeguato livello di qualificazione e di professionalita' e cio' avviene senza che vi sia alcun controllo sui requisiti di solidita', tecnico-organizzativi, imprenditoriali delle imprese e degli addetti al servizio in un settore, particolarmente delicato, che prevede in particolare la sicurezza e la riservatezza della corrispondenza e degli utenti del servizio. Nel settore postale, inoltre, si trovano oggi a operare numerose imprese in regime di sub-appalto che non applicano il contratto collettivo nazionale di settore. Queste e altre considerazioni hanno spinto chi Le scrive e il collega parlamentare Carlo Monai, capogruppo per l'Italia dei Valori in IX Commissione, a depositare il 12 giugno 2012 la risoluzione n° 7-00902 concernente la drammatica situazione in cui versano le agenzie di recapito e in particolare della Transystem. Le chiediamo, signor Presidente, di volersi fare interprete presso la presidenza della IX Commissione affinche' venga calendarizzata al piu' presto la citata risoluzione”. “I dipendenti della Transystem godono di una certificazione degli stessi ispettori di Poste Italiane in quanto 'fiore all'occhiello' nel settore recapito per la competenza e la professionalita' dimostrate”, spiega ancora Evangelisti. “Dunque, la decisione di Poste Italiane rappresenta una grave ingiustizia e l'ennesimo attentato ai diritti e alla dignita' dei lavoratori. Per questo chiediamo al Presidente Fini di farsi mediatore a tutela e garanzia di queste centinaia di posti di lavoro”.
LAVORO: CARLINO (IDV), DONNE PAGANO PREZZO PIU' ALTO DELLA CRISI – Roma, 25 set – “Il rapporto di Save the Children purtroppo non ci coglie di sorpresa: l'Italia dei Valori da anni denuncia i mancati investimenti in favore delle donne, le più colpite dalla crisi. Infatti, se quasi due mamme su tre sono senza lavoro e le giovani inattive arrivano ora addirittura al 36,4%, vuol dire che il Paese ha fallito completamente, perché investire sulla potenzialità femminile doveva essere una scelta obbligata, soprattutto in piena recessione”. Lo dichiara la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione lavoro e in commissione bicamerale per l'infanzia e l'adolescenza. “Il ministro Fornero continua a dire che le risorse per interventi strutturali non ci sono e poi scopriamo di sprechi da parte della casta che fanno accapponare la pelle. In un Paese civile, la crescita professionale delle donne dovrebbe andare di pari passo con la realizzazione familiare, ma in Italia essere madri e mogli rappresenta ancora un ostacolo insormontabile, colpa di una cultura maschilista difficile da sconfiggere. Se poi a questo, si aggiungono la quasi totale assenza di servizi per l'infanzia e per la cura della famiglia e i tagli al fondo dell'infanzia e dell'adoles cenza, le madri sono davvero abbandonate al loro destino. La vera equità nasce proprio dalle pari opportunità, che per ora – conclude Carlino sono solo quelle relative alla disoccupazione e alla totale mancanza di tutele”.
SCUOLA:ZAZZERA, NON ANDRO' AL QUIRINALE,NULLA DA FESTEGGIARE – ROMA, 25 SET – ''Non andro' alla cerimonia per l'inaugurazione dell'anno scolastico prevista per oggi al Quirinale. Non andro' al Quirinale perche' non c'e' nulla da celebrare. La scuola della Costituzione e' ridotta a macerie, in fin di vita, privata di risorse economiche e professionali, umiliata e offesa!''. Lo afferma Pierfelice Zazzera (IDV) Vicepresidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati. ''Piu' che l'inaugurazione dell'anno scolastico c'e' da celebrare il funerale della scuola. Il Ministro Profumo e' il becchino di questo funerale perche' con il concorso truffa sta dando l'ultima definitiva mazzata alla scuola statale, oltre che creare una inutile guerra tra poveri e tra generazioni vittime di politiche scolastiche indecenti. Partecipero' a cerimonie inaugurali solo quando saranno ripristinati gli 8mld di euro sottratti alla scuola, quando sara' fermato l'iter della legge Aprea e ritirato il concorso truffa ristabilendo giustizia nel mondo della scuola'', conclude.
SCUOLA: ZAZZERA (IDV), BENE REVISIONE RELIGIONE, ORA RIDUZIONE FONDI ALLE SCUOLE PRIVATE – Roma, 25 set – “Leggiamo con attenzione le dichiarazioni del Ministro Profumo, il quale valuta la possibilità di rivedere l'ora di religione. Tuttavia questo non è sufficiente, perché i problemi della scuola nel nostro paese sono ben altri dal taglio delle risorse ai processi di riconversione, dall'accorpamento degli orari alle classi pollaio, all'edilizia scolastica fuori legge, al concorso truffa. Su questo il governo e il Ministro Profumo restano in silenzio. Ci piacerebbe ascoltare dal Ministro inoltre che insieme alla revisionedell 'ora di religione si avviasse un taglio ai fondi stanziati per le scuole private e confessionali, così come prevede la nostra Costituzione. Inquesti anni si è tolto alla scuola statale per dare alla scuolaprivata. Questo non può più essere consentito. Ci auguriamo che le dichiarazioni del Ministro su ora di religione non siano un'arma di distrazione di massa, mentre è in arrivo il concorso”. Dichiara l'On. Pierfelice Zazzera (IDV) Vicepresidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati.
ALCOA: IDV, SOLIDARIETA' A LAVORATORI, GOVERNO ASSENTE – ROMA, 25 SET – ''Da mesi la vertenza Alcoa e' un problema di politica industriale del Paese che attende di essere risolto da questo governo. L'esecutivo Monti e' assente e incapace di fornire risposte sugli asset strategici industriali, sul costo energia e sulle infrastrutture. Questa vicenda rischia di trasformarsi, in maniera irresponsabile, in un problema di ordine pubblico e sta scaricando pericolose tensioni sul territorio e sulle istituzioni locali. Per questo, insistiamo nel chiedere al governo risposte immediate''. Lo affermano in una nota il responsabile lavoro e welfare dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, e il deputato e segretario IdV Sardegna, Federico Palomba. ''L'IdV – aggiungono – rinnova la solidarieta' ai lavoratori dell'Alcoa e alle forze dell'ordine coinvolte, e invita il presidente del Consiglio, Mario Monti, a recarsi insieme al Gatto e alla Volpe, Passera e Fornero, nel Sulcis per discutere con i diretti interessati la soluzione. E' necessario evitare che le tensioni della crisi diventino tensioni democratiche''.
REGIONE. MARUCCIO: VOTARE A NOVEMBRE, PURE SENZA PRIMARIE Roma, 25 set. – “Noi siamo per andare subito al voto, come la legge prevede, gia' tra la fine di ottobre e primi di novembre. Prima si da' la parola ai cittadini e meglio e'. Anche per tutto quello che e' successo, bisogna ridare la parola a chi ci ha mandato li' per vedere chi deve guidare la Regione”. Lo dice il segretario regionale dell'Idv, Vincenzo Maruccio, interpellato sugli scenari che si aprono per il centrosinistra dopo le dimissioni della governatrice Renata Polverini. Secondo Maruccio “la Regione non puo' stare in amministrazione straordinaria nei prossimi sei mesi. In questo periodo socio-economico, con la crisi che c'e', tra imprese che chiudono ogni giorno e cassa integrazione che cresce a dismisura, e con i problemi della sanita' e dei rifiuti, come si fa ad andare avanti per mesi con l'amministrazione straordinaria?”. Complicato, per l'esponente dell'Idv, che si possano fare le primarie con un voto imminente: “Se si vota cosi' presto sara' difficile fare le primarie. Ma non e' un problema di primarie, l'Idv cerca un'alleanza programmatica con le forze di centrosinistra che permetta poi di individuare un candidato presidente. La stessa linea che teniamo su Roma. Per noi le primarie non sono uno spartiacque ne' un tabu', non sono una conditio sine qua non per fare un'alleanza, che invece vogliamo costruire sui programmi”. Il nome di Gasbarra, tra i piu' gettonati in queste ore, trova il vostro favore? “Tutti i nomi trovano favore- conclude Maruccio- senza nulla togliere a Gasbarra. Forse potremmo avere qualche nome anche noi. Il discorso e' comunque prematuro”.
GIORNALISTI: RINALDI (IDV), TUTELARE LIBERTA' DI ESPRESSIONE – Roma, 25 set – Niccolo' Rinaldi, eurodeputato e capodelegazione di Italia dei Valori al Parlamento Europeo, ha sottoscritto l'interrogazione alla Commissione Europea di Mario Mauro (Pdl) sul caso Sallusti, dal titolo “Violazione della libertà di stampa in Italia”. “Nel 2007 l'allora direttore del quotidiano Libero venne denunciato e in seguito condannato a un anno e due mesi di carcere per aver pubblicato sul giornale che dirigeva un articolo critico nei confronti di un magistrato”, dichiara Rinaldi. “Domani rischia di essere incarcerato, per questo chiediamo alla Commissaria Reding se non ritiene che siano stati violati la libertà di opinione e la libertà di stampa. E ancora, sarebbe interessante capire se l'intera Commissione non ritiene che un reato di opinione possa essere sanzionato con un equo indennizzo e non con il carcere e se le norme vigenti in Italia non contraddicano i principi di libertà di espressione, così come indicato nella Carta dei diritti fondamentali dell´Unione europea. Insomma, che misure intende prendere la Commissione per il rispetto di tali diritti in Italia e in Europa?”.