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Etica e morale non hanno niente a che fare con questa politica. Come funziona il rimborso elettorale

Di John D’Alessio rappresentante di “INSIEME per gli italiani”

Domande ai nostri avversari politici:

1. Perché non volete che gli italiani all’estero votino in Italia per corrispondenza senza venirci?
2. Perché non condividete l’idea di un congresso intercontinentale di tutti i movimenti italiani all’estero sotto un’unica bandiera ed un’unica lista elettorale per il 2013?
3. Perché non condividete l’idea che due mandati parlamentari consecutivi siano sufficienti per gli eletti all’estero? Perché non volete rifiutarvi di votarli per la terza volta per fare posto ad energie nuove?
4. Perché non volete che i nostri connazionali prendano coscienza della loro forza e continuate a raccontare loro fandonie?
5. Perché non volete che i nostri connazionali si organizzino offrendo soluzioni in progetti costruttivi piuttosto che spronarli a chiedere solo aiuti e denaro ai governi di Roma?
6. Perché non volete l’introduzione della “responsabilità oggettiva” dei partiti per fatti o reati commessi dai suoi rappresentanti eletti nell’esercizio delle funzioni pubbliche loro assegnate?
7. Non credete che con il trasformismo dei partiti in Italia di cui voi siete i dipendenti state ingannando, sapendo di farlo, la buona fede dei nostri connazionali all’estero?
8. Perché non chiedete l’abolizione dell’IMU per gli immobili sfitti in Italia di proprietà degli italiani all’estero?
9. Volete ancora votare gente che è da trent’anni in parlamento, che ha rovinato l’Italia e senza MAI essersi interessata ai nostri connazionali all’estero?
10. Perché ingannare la nostra gente rinchiudendola nel recinto delle finte “Associazioni indipendenti dai partiti” lusingandola e disattendendo cinicamente le loro aspettative?
11. Perché non dite chiaramente che i leader dei vostri partiti vogliono un Monti bis? Perché gli elettori dovrebbero votare chi, come Casini, si reputa inadeguato a presiedere il prossimo governo?
12. Perché volete che la stampa di parte “organo di partito” goda delle sovvenzioni attinte dalle casse del denaro pubblico e non dalle casse dei partiti per i quali lavorano?
13. Perché continuate a candidarvi se considerate i parlamentari dei Peones ed il Parlamento un luogo inutile dove si perde solo tempo cercando alleanze per convenienza elettorale e senza programmi?

Il referendum abrogativo promosso dai Radicali Italiani dell'aprile 1993 vide il 90,3% dei voti espressi a favore dell'abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti introdotto dalla legge Piccoli n. 195 del 2 maggio 1974, nel clima di sfiducia che successe allo scandalo di Tangentopoli. Quel referendum così decretò che il denaro pubblico non doveva essere impiegato per finanziare i partiti. Chiaramente, immediatamente dopo si trovò l’escamotage di proseguire a foraggiare i partiti facendo passare il finanziamento sotto forma di rimborso elettorale. Questi rimborsi, è d’uopo specificare, per le spese elettorali non superano mai il 20% dei soldi ricevuti dallo Stato. Funziona in questo modo: Nell’arco di una legislatura lo Stato elargisce ai partiti più di un miliardo a titolo di rimborso di spese elettorali . In che modo si arriva a questa cifra? Ogni volta che si tiene un’elezione viene istituito un fondo annuo, calcolato moltiplicando il numero degli elettori potenziali alla Camera (circa 50 milioni di persone ed alla camera perché si è calcolato che siano più numerosi. Ovvio) per un euro, arrivando a un totale di 50 milioni di euro. Questo meccanismo funziona per ciascuna delle elezioni alla Camera, al Senato, europee e regionali. Quindi la cifra di 50 milioni di euro va moltiplicata per quattro, portando l’esborso oltre i 200 milioni di euro l’anno. Questo avviene per cinque anni, facendo crescere la spesa dello Stato sull’arco di una legislatura canonica a 1 miliardo di euro. Ciascun fondo viene ripartito in modo proporzionale tra i partiti che hanno partecipato alle elezioni che hanno ottenuto almeno l’un per cento dei voti. Nel 2002 si riduceva il costo di un elettore a 1 euro, ma attivando la ripetizione annua per tutta la durata della legislatura, faceva lievitare l’importo del costo a 5 euro ad elettore. Così molto brevemente. Solo per memoria giusto per avere un’idea riportiamo un breve resoconto riportato nella tabella 2* fornita dal rapporto della Corte dei Conti sui contributi erogati ai partiti nelle tornate elettorali dal 1994 al 2008. Più voti si prendono e più rimborsi elettorali si ottengono. Da una rapida scorsa alla Gazzetta Ufficiale del 28 luglio 2012 Serie generale, riportiamo i rimborsi elettorali percepiti dai partiti:

PDL

Ha percepito 34.642.000
MPA-LOMBARDO Ha percepito 976.000
IDV-DI PIETRO Ha percepito 5.566.000
RIFOND.COMUNISTA Ha precepito 1.417.000
LEGA NORD Ha percepito 8.849.000
PANNELLA.BONINO Ha percepito 71.000
MOV.5 STELLE rinunciato 158.000
PD Ha percepito 29.177.000
LA DESTRA Ha percepito 674.000
SEL-VENDOLA Ha percepito 467.000
UDC-CASINI Ha percepito 5.601.000

E questo giustifica l’enorme ammuina di moltissimi che si affannano a racimolare voti un po’ovunque senza programmi elettorali, né organigrammi da presentare alla gente. Solo populismo di più pensioni per tutti, più scuole di lingua e cultura italiana gratuite, aumenti e benessere generalizzati, ecc… Promesse da marinai insomma retaggio di una politica che invece noi di “INSIEME per gli italiani” vogliamo superare . Anche per le votazione nella circoscrizione estero funziona in questo modo. Ed anche per la circoscrizione estero è venuta meno sia l’etica che la morale prendendo atto di una prassi cinica che vuole il consenso elettorale ad ogni costo. I nostri connazionali all’estero certo non immaginano neanche che molti dei candidati che dovrebbero votare alle prossime elezioni politiche sono impegnati politicamente in questo senso. L’on. Merlo eletto all’estero, per bocca del Sig. Gianluigi Ferretti direttore de l’Italiano suo portavoce, numero due e coordinatore per l’Europa dell’UDC per lui fa sapere al mondo, ivi compresi i suoi elettori che : omiss. “ …….Le alleanze dell'Udc? Chissenefrega. Attualmente siamo alleati dell'Udc come lo è stato in passato Berlusconi, come lo è stato Bossi, come lo è stato Fini…..Fin che ci va siamo alleati, se non ci andrà più romperemo l'alleanza.” (parole testuali). Ciò vuol dire che anche all’estero valgono oramai queste regole. Così non deve essere perché noi crediamo che la nostra gente all’estero possa introdurre in Italia un’aria nuova che riporti gli animi sul binario della onestà politica. Che all’estero passi il messaggio che in parlamento vanno solo i peones e che è un luogo dove si perde solo tempo, parole di un altro coordinatore dell’on. Merlo per l’UDC all’estero, inocula un virus qualunquista ed antipolitico per eccellenza che noi di “INSIEME per gli italiani” sentiamo il dovere morale di denunciare. L’on. Merlo, in particolare, il MAIE ha finora ricevuto circa 90.000 euro/anno, rimborsi elettorali relativi in proporzione ai voti ricevuti (fonte: Ricardo A. Merlo.com). Noi di INSIEME per gli italiani” abbiamo già detto ai nostri connazionali queste dichiarazioni perché non solo sono frutto ed esempio sintomatico dell’antipolitica più squallida, ma sono state finanche confermate da un silenzio parossistico che certo non ha smentito né la forma e né la sostanza. Gli obiettivi primari che ci poniamo sono quelli di approntare un nuovo patto sociale attraverso il quale salvare il Paese dalla deriva sicura nella quale si è diretto. Promuovere ogni sistema utile ad educare alla organizzazione intesa come ordine contemporaneamente pratico e morale che faccia da guida nel lavoro della gestione della cosa pubblica a tutti i livelli. Questa è e resta una priorità di INSIEME. Etica e morale dicendo alla gente la verità dei fatti nel rispetto delle istituzioni dello Stato nelle quali crediamo e nelle quali invitiamo a credere.

Fonte: Rapporto della Corte dei Conti (2010)

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