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Grande e sentita partecipazione alla manifestazione organizzata nel quartiere Pistoia, a Catanzaro.

Il Segretario Regionale del Coisp, Giuseppe Brugnano: “Gesti concreti e non chiacchiere, in quei quartieri l’emergenza sicurezza non può più essere un problema di sola Polizia. Attendiamo sempre un cenno di riscontro da parte del Ministro dell’Interno” .

“E’ stato davvero bello e gratificante assistere, al grande successo della manifestazione che abbiamo organizzato per la seconda edizione di “Per ricordare… 1992”, onorando l’impegno assunto a suo tempo per un costante lavoro di prevenzione e diffusione dei principi della legalità nei quartieri a sud del capoluogo calabrese. Grazie soprattutto alla collaborazione dei nostri straordinari partner, abbiamo raggiunto in pieno il nostro obiettivo, dimostrando peraltro che siamo tra i pochi rimasti a fare gesti concreti e non chiacchiere in tema di sicurezza”.
Così Giuseppe Brugnano, Segretario Regionale calabrese del Coisp – Sindacato Indipendente di Polizia, tira le somme dopo una giornata, quella di ieri, ricca di impegni ed iniziative culminate nell’incontro che si è tenuto di pomeriggio nella chiesa “Santa Maria della Speranza”, nel quartiere Pistoia. Al dibattito sul tema “Responsabilità e bene comune – Sicurezza e legalità nei quartieri a sud di Catanzaro”, moderato dal giornalista Davide Lamanna, impreziosito dagli interventi di Sua Eccellenza Monsignor Vincenzo Bertolone, Arcivescovo di Catanzaro Squillace, ed inoltre del Dottor Santi Consolo, Procuratore Generale di Catanzaro, e concluso dal Segretario Generale del Coisp, Franco Maccari, hanno presenziato le autorità in ogni “ordine e grado”, a partire dal Presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, passando per i rappresentanti della Provincia e del Comune di Catanzaro, dal Prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, al Vice Questore Vicario Alessando Meneghin, a tanti altri, fino ad una moltitudine di cittadini che, figlioletti al seguito, si sono radunati per prendere attivamente parte alla manifestazione, conclusasi con la benedizione del fuoco e la fiaccolata in nome della legalità.
“Si è trattato a nostro modesto parere – aggiunge Brugnano – di un momento altissimo della vita sociale della città, che ha visto le Istituzioni presenti massicciamente a condividere lo spunto e l’iniziativa del nostro Sindacato. Il tutto nel segno della magnifica collaborazione avuta con l’Arcidiocesi Metropolita di Catanzaro Squillace e con gli amici della validissima redazione di Catanzaroinforma, ai quali va il nostro più sentito ringraziamento per l’enorme sensibilità e la straordinaria concretezza che hanno consentito di tradurre ancora una volta in fatti gli intenti che da sempre ci sforziamo di promuovere per la città. Loro sì che hanno mostrato cosa voglia davvero dire essere “pastori” di una comunità l’uno, e difensori della democrazia, dell’informazione e della libertà l’altra. Ed in effetti non possiamo che rilevare tristemente come continui ad essere lasciato all’iniziativa di pochi, e non di chi ne avrebbe la primaria responsabilità, il lavoro di sensibilizzazione e prevenzione specialmente in questi quartieri a rischio, vera e propria fucina dove troppo spesso i più giovani vengono forgiati nell’abbandono, nell’illegalità, nell’antisocialità”.
“Noi siamo Poliziotti e non amministratori – insiste il Segretario Regionale del Coisp –, eppure sappiamo bene che la componente forse più importante del lavoro per garantire sicurezza e legalità sta nella prevenzione e nell’educazione. E sappiamo soprattutto che di fronte alle difficoltà di un territorio parole retoriche, vuota solidarietà e finte analisi non contano nulla, contano solo i fatti, conta scendere in strada, conta far vedere il volto dello Stato con gesti anche semplici ma diretti e chiari. In questo senso abbiamo insistito in ogni modo per portare all’attenzione nazionale le difficoltà della regione, scrivendo persino al Ministro Cancellieri ed invitandola a venire qui, di persona, a vedere con i suoi occhi, sentire con le sue orecchie e toccare con le sue mani le realtà della Calabria, le difficoltà operative dei Poliziotti e specialmente a farsi vedere, sentire e toccare da occhi, orecchie e mani dei calabresi”.
“La Cancellieri ancora oggi – conclude Brugnano – in un’intervista ad un noto quotidiano parla della situazione calabrese come di un ‘quadro complicato e delicato, che impone maggiore attenzione e vigilanza. In Calabria – ha detto – esiste un delicato problema di particolare sensibilità e che coinvolge i rapporti della criminalità mafiosa con gli enti locali’. Ma per noi che ieri siamo stati l’intero pomeriggio e parte della sera per la strada, accanto ai cittadini che per una volta finalmente si sono stretti a noi, quelle del Ministro continuano a sembrare solo fredde e distaccate valutazioni ben formulate, ma che poco rendono l’idea di una vera partecipazione alle problematiche che assillano la gente di qui”.

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