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Focus IdV del 13 settembre ’12

Lavoro/ Di Pietro: Criticare Statuto è un dolo e una malvagità A maggior ragione perché giunge da governo professori Torino, 13 set. – “Criticare lo statuto dei lavoratori è un dolo e una malvagità gravissima”, a maggior ragione perchè la critica proviene “dal governo dei cosiddetti professori, che sanno benissimo che lo statuto dei lavoratori è stato costruito in anni di sacrifici per dare non solo ai lavoratori, ma anche alle imprese quel sistema fondamentale di interazione per garantire i diritti fondamentali della persona”. Lo ha dichiarato Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, a margine di un incontro a Torino con i lavoratori della De Tomaso e dell'Agile Ex Eutelia, alla festa della Fiom. “Caro signor Monti, il sistema imprenditoriale italiano sta andando in decomposizione, perché è il sistema politico che non aiuta gli imprenditori onesti ad andare avanti”, ha proseguito Di Pietro. “Il sistema imprenditoriale è un sistema per fare stare bene tutti e non pochi privilegiati, altrimenti ha un altro nome: feudalesimo o capolarato”, ha concluso Di Pietro.

Fiat/ Di Pietro: Marchionne? Ormai di italiano ha solo il nome ”Non certo gli interessi” Torino, 13 set. “Ieri la Fiat era una realtà imprenditoriale, oggi e' una realta' finanziaria. Ieri la Fiat produceva lavoro, occupazione e reddito, oggi fa interventi in borsa, oggi la Fiat opera in un sistema finanziario lobbistico internazionale. Non so neanche se l'ad va chiamato ancora Marchionne o Marchion, perché' ormai di italiano ha solo il nome, non certo gli interessi”. Lo ha dichiarato Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, a margine della festa della Fiom di Torino.

Idv/ Di Pietro: Non intendiamo rompere col Pd, no avanti da soli Referendum non è populismo, è massimo atto democratico Torino, 13 set. – “Noi non intendiamo rompere col Pd. E anzi al Pd dico che fare un referendum non e' antipolitica o populismo, ma è il massimo atto democratico”. Lo ha detto a Torino, alla festa della Fiom, Antonio Di Pietro, leader dell'Idv. “Noi abbiamo il dovere di stare insieme. Da soli nè Sel ne' Pd andranno avanti. Noi dobbiamo stare insieme non per arrivare al 51 per cento, ma per realizzare un programma migliore nell'interesse dei cittadini”, ha proseguito Di Pietro.

LAVORO. DI PIETRO: MONTI SPARA BALLE E LA BUTTA IN CACIARA
Roma, 13 set. – “Cosa si fa quando non si e' abbastanza onesti da riconoscere un fallimento? Si cerca qualcuno a cui dare la colpa e poi la si butta in caciara. E' quello che ha fatto oggi il professor Mario Monti, che per coprire il disastro della sua politica economica e sociale da' la colpa allo Statuto dei lavoratori, cioe' ai diritti dei lavoratori. Detto senza mezzi termini, e' una balla grossa come una casa”. Lo scrive sul suo blog il leader Idv, Antonio Di Pietro, in post dal titolo 'E' colpa di Monti, altro che Statuto dei lavoratori'. “Ci venisse a dire, Monti, quanti posti di lavoro ha creato la soppressione dell'art. 18- attacca Di Pietro- non lo ha fatto e non lo fara', perche' la risposta e': nemmeno uno, anzi in questi giorni sono iniziati i primi licenziamenti per ragioni economiche, con le clausole previste dalla Fornero. L'attacco allo Statuto dei lavoratori e' una fredda provocazione messa in atto per nascondere il fatto che la politica lacrime e sangue, il taglio drastico delle pensioni, la legge sui licenziamenti facili della Fornero, l'aumento spropositato delle tasse e la mancanza di provvedimenti per la crescita non hanno portato nessunissimo risultato positivo mentre gli esiti disastrosi sono sotto gli occhi di tutti: recessione, disoccupazione e poverta'”.

LAVORO. DI PIETRO: PAROLE MONTI SU STATUTO UNA PROVOCAZIONE Roma, 13 set. – “Le parole di Monti sullo Statuto dei lavoratori sono una provocazione per coprire il totale fallimento della sua politica economica e sociale”. Lo affermano, in una nota congiunta, il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il responsabile lavoro e welfare del partito, Maurizio Zipponi. “Anche i sassi sanno che in Italia gli investimenti stranieri vengono bloccati dall'enorme burocrazia che genera una gigantesca corruzione e dalla elevata tassazione sulle imprese e sul lavoro, che supera di gran lunga la media europea- aggiungono- a cio' si aggiungono l'enorme evasione fiscale e l'esportazione dei capitali all'estero che stanno generando il fallimento della 'impresa italiana'. Ma la politica lacrime e sangue dei professori, con il taglio drastico delle pensioni, la legge sui licenziamenti facili della Fornero, l'aumento spropositato delle tasse e la mancanza di provvedimenti per la crescita, ha portato a zero risultati sull'economia. E' evidente, quindi, che il governo vuole creare conflitti sociali ingovernabili, di cui l'Alcoa e' la punta dell'iceberg, per coprire i propri fallimenti. Mentre le banche e i banchieri, che finora hanno usufruito delle grazie e delle agevolazioni preparate ad hoc dai professori, godono di ottima salute”. “L'attacco allo Statuto dei lavoratori rafforza la nostra convinzione ad andare avanti con la raccolta firme sui referendum che partira' il prossimo 12 ottobre. Il nostro obiettivo non e' certo quello di tornare al passato, ma di garantire un futuro alle nuove generazioni, partendo dalla tutela di un diritto fondamentale e riconosciuto dalla nostra Costituzione, che e' quello al lavoro”, concludono.

Cultura: Di Pietro interroga governo su privatizzazione Grande Brera = Roma, 13 set – Il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ha rivolto un'interrogazione parlamentare ai ministri dei Beni Culturali e dello Sviluppo Economico, Lorenzo Ornaghi e Corrado Passera, riguardo la privatizzazione dei grandi musei italiani, tra cui spicca la Grande Brera. ''All'art. 8 del decreto-legge n. 83, convertito in legge n. 134 del 7 agosto 2012 – scrive Di Pietro nell'interrogazione – e' stato inserito, infatti, un provvedimento che prevede la trasformazione dei grandi musei italiani da strutture pubbliche, e direttamente gestite dal Ministero dei beni e attivita' culturali, in fondazioni di diritto privato. In particolare, si stabilisce la creazione della 'Grande Brera' quale fondazione privata incaricata di gestire la Pinacoteca Nazionale di Brera e i suoi beni, mobili e immobili''. Nell'interrogazione Di Pietro chiede ''quali siano le dotazioni che il governo intende stanziare per le attivita' oltre che per il funzionamento della Fondazione; se, conseguentemente, tale decisione non configuri un disimpegno dello Stato nel funzionamento e valorizzazione del museo; quali siano le valutazioni che hanno portato alla scelta di costituire una fondazione di diritto privato; qual e' l'orientamento del governo riguardo al personale attualmente in forza presso la Grande Brera''.

GOVERNO. BELISARIO (IDV): GIU' LA MASCHERA DEL DISASTRO Roma, 13 set. – “Ma cosa altro ci vuole per far cadere la maschera di questo governo del disastro?”. Lo dice il capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “Oggi l'Istat parla di un carrello della spesa che vola al 4,2% su base annua. Sempre oggi il Centro studi di Confindustria prevede che il tasso di disoccupazione arrivera' alla fine del 2013 al 12,1%. Inevitabilmente, sempre gli industriali, parlano di una contrazione dei consumi del 3,2% a cui, entro la fine del prossimo anno, si aggiungera' un'ulteriore contrazione dello 0,6%. Come si puo' pretendere che le famiglie spendano soldi che non hanno?”. “L'economia e' totalmente paralizzata: in assenza di politiche che rilancino lo sviluppo non si creano posti di lavoro, le famiglie non spendono e le imprese non investono, anzi chiudono per i troppi debiti. Cosi' non si fa altro che alimentare un circolo vizioso per cui chi e' povero diventa sempre piu' povero. Non bastano piu' gli slogan da fiaba, gli italiani ci sono gia' passati nel '94. I vostri provvedimenti stanno portando alla disperazione e le spiegazioni da supertecnici non convincono piu'. L'Italia dei Valori- conclude Belisario- si pone come alternativa al montismo e al berlusconismo. Ci auguriamo che al piu' presto si vada al voto con un fronte compatto di alleati di centrosinistra che condividono la linea dell'equita', della giustizia e della solidarieta', per un governo politico credibile”.

LAVORO. BELISARIO: ARRIVA DA MONTI LA PERLA DELLA GIORNATA
Roma, 13 set. – “Lo sapevamo che bastava solo aspettare un po' per sentire la perla della giornata, che arriva direttamente dal presidente del consiglio: lo Statuto dei lavoratori danneggia la creazione dei posti di lavoro. Siamo arrivati al paradosso! Le modifiche apportate dal governo e dalla maggioranza all'art. 18 per ora hanno prodotto solo il risultato dei primi licenziamenti senza giusta causa”. Lo ha dichiarato Felice Belisario, capogruppo dell'Italia dei valori a palazzo Madama, che ha aggiunto: “Ridurre i diritti dei lavoratori non ha favorito certo la crescita e la disoccupazione, rispetto un anno fa, e' aumentata in maniera esponenziale”. “Se il governo, con la connivenza della strampalata maggioranza, vuole continuare a colpire i diritti dei lavoratori, gia' spremuti abbastanza, incontrera' il muro dell'Italia dei Valori e di tutte quelle forze che sostengono con convinzione i due referendum in difesa delle fasce piu' deboli. Se la situazione attuale- conclude Belisario- e' il risultato prodotto da in Governo sostenuto, solo per pochi mesi, da un'allegra maggioranza, figuriamoci quali danni procurera' al paese in governo di larghe intese, che duri un'intera legislatura”.

LAVORO: BELISARIO (IDV), FINI SIA SUPER-PARTES SU ART.18 – Roma, 13 set – “Quando Fini esprime i suoi giudizi politici sulle iniziative referendarie, lo fa come Presidente della Camera o piuttosto come capo partito? Anche se Fli è parte della strana maggioranza che ha votato ciecamente le riforme inique e recessive del Governo, la terza carica dello Stato si ricordi di dover essere super-partes”. Lo dichiara il Presidente dei senatori Idv, Felice Belisario. “Chi ricopre un ruolo istituzionale così importante – aggiunge – ha il dovere di rispettare la consultazione popolare, non può permettersi di demonizzarne il successo. A riportarci indietro sono piuttosto i tentativi di decidere le sorti del Paese con incontri riservati e accordi sottobanco, secondo i rituali da Prima repubblica praticati dai partiti che sostengono Monti. Devono essere i cittadini a tracciare gli indirizzi politici, non certo le oligarchie e i centri di potere, e grazie alla consultazione referendaria saranno ripristinati i diritti fondamentali in tema di lavoro ed eliminati gli sprechi della politica. I quattro quesiti promossi dall'Italia dei Valori e sostenuti da un ampio schieramento di forze politiche e sociali valorizzano il sistema democratico. Fini si sforzi di mettere da parte i sentimenti personali e, da qui alla fine del mandato, eserciti le sue funzioni rispettando la volontà popolare. Dopo – conclude Belisario – potrà continuare a fare il tifo in base alle sue convinzioni e convenienze”.

FIAT: BELISARIO (IDV), MARCHIONNE SI NASCONDE DIETRO LA CRISI – Roma, 13 set – “Come previsto, Fabbrica Italia era solo un misero bluff. Noi l'avevamo detto subito che non c'era da fidarsi, purtroppo siamo stati facili profeti”. Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. “Fiat si nasconde dietro la crisi per rimangiarsi gli impegni presi e fare carta straccia degli investimenti promessi, ma la verità è che non vende auto perché non produce modelli in grado di reggere il confronto sul mercato. Marchionne cerca improbabili scuse, aspettava solo un pretesto per andare via dall'Italia. Il tutto nella totale assenza del governo, che ha lasciato fare senza pretendere che la più grande realtà industriale del Paese facesse chiarezza sulle proprie reali intenzioni. Così – conclude Belisario – si sotterra un settore strategico come quello dell'automobi le, con tutto quello che vi gravita attorno. Gli italiani, i lavoratori in testa, sentitamente ringraziano”.

LAVORO, CARLINO (IDV): FORNERO E' UNO DEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE Roma, 13 set – “Oggi sembra di assistere a una commedia Pirandelliana: ci sono tanti personaggi in cerca d'autore! Alla dichiarazione shock di Monti, che considera lo Statuto dei lavoratori un impedimento alla creazione di nuovi posti di lavoro, si aggiunge quella del sindacalista (?) Bonanni, che considera addirittura migliorato l'art. 18. E infine, ciliegina sulla torta, il ministro Fornero, che candidamente dice agli imprenditori che il problema del Paese è la troppa precarietà”. Lo dichiara la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione lavoro, che aggiunge: “Mi chiedo se si tratti della stessa persona che ha detto che il posto di lavoro non è un diritto e che ha smantellato l'art. 18, ignorando la Costituzione. L'artefice di due riforme, quella sulle pensioni e quella sul lavoro, i cui effetti stanno sfasciando lo stato sociale, adesso si meraviglia della troppa precarietà. Domani si stupirà che gli esodati sono in aumento. Roba da matti!”, conclude Carlino. (PO / red)

AMIANTO: CARLINO (IDV), NON BARATTIAMO SALUTE CON LAVORO – Roma, 13 set – “Il gruppo IdV al Senato si batte da tempo contro l'amianto e a tutela della salute, del lavoro e dell'ambiente. Esprimiamo dunque soddisfazione per l'approvazione dell'Aula del provvedimento per la prevenzione, la cura e la ricerca sul mesotelioma e le altre malattie asbesto correlate. Il voto all'unanimità espresso oggi sia da impulso per un impegno costante per la sicurezza sul lavoro”. Lo ha dichiarato, in Aula la senatrice dell'Idv Giuliana Carlino, che ha proseguito: “L'Italia dei Valori, che sull'argomento ha presentato numerosi provvedimenti legislativi, continuerà ad impegnarsi per tutelare la salute dei lavoratori che in tanti, troppi casi, è stata barattata a vantaggio economico delle imprese che utilizzavano l'amianto. Uno scambio che, purtroppo, si è ripetuto troppe volte nel nostro paese e che si ripete anche in questi giorni, seppure in forme diverse, con la vicenda Ilva. L'approvazione di oggi rappresenta un piccolo passo, ma non privo di importanza, nella giusta direzione, anche se sarebbe altrettanto auspicabile che questa concorde volontà si esprimesse anche nella rapida e concreta approvazione di una completa ed esaustiva normativa sul tema. Da più di un anno presso la Commissione lavoro del Senato sono fermi ben cinque provvedimenti. E' di fondamentale importanza pervenire all'approvazione di un testo idoneo che risponda alle tantissime questioni ancora aperte, evitando che considerazioni inerenti alla copertura finanziaria impediscano l'approfondimento di questioni di tale delicatezza”, conclude la senatrice.

TRAPIANTI: CARLINO (IDV), IMPORTANTE PASSO DI UMANITA' – Roma, 13 set – “Siamo soddisfatti per l'approvaz ione all'unanimità da parte dell'Aula del provvedimento sui trapianti fra persone viventi, di parte del polmone, del pancreas e dell'intestino, un piccolo, ma fondamentale, passo per il progresso della medicina nella direzione giusta e di grande solidarietà umana”. Lo ha dichiarato, annunciando il voto favorevole in Aula del suo Gruppo, la senatrice dell'Italia dei Valori Giuliana Carlino, che ha proseguito: “In Italia purtroppo il problema della donazione degli organi non è stato risolto con la legge del 1999, che sanciva proprio la possibilità di espiantare un organo nel momento in cui veniva a mancare un divieto esplicito. E' sempre più impellente aumentare le chance di tante persone, tra cui anche tanti bambini affetti da fibrosi cistica, che hanno un bisogno disperato di organi. Questo provvedimento rappresenta un atto concreto per migliorare la qualità della vita per quei pazienti da troppi anni in lista d'attesa e segna una strada di profonda umanità e crescita nel campo medico sulla quale dobbiamo proseguire”, conclude la senatrice.

STATO-MAFIA: LI GOTTI, IDV ANCORA PERPLESSA MA NON FA SPOT – ROMA, 13 SET – L'Idv ha votato a favore dell'archiviazione della denuncia di Carlo Taormina contro il Capo dello Stato, ma il suo ''giudizio'' circa l'opportunita' di sollecitare il Procuratore Generale della Cassazione da parte del Quirinale, ''in considerazione del tipo di intervento chiesto da Mancino'', non cambia. Le perplessita' restano. A sottolinearlo e' il responsabile Giustizia dell'Idv Luigi Li Gotti, vicepresidente del Comitato per i procedimenti d'accusa: l'organismo che stamattina ha archiviato l'esposto di Taormina anche con il 'si' di Li Gotti e dell'altro parlamentare dipietrista Federico Palomba. ''La posizione dell'IdV – spiega Li Gotti – e' stata motivata per l'insussistenza del reato di attentato alla Costituzione che prevede invece il compimento di atti violenti. Inoltre, la lettera al Procuratore Generale della Cassazione e' nei limiti normativi e nell'ambito delle prerogative del Capo dello Stato''. ''Diverso – prosegue – e' il nostro giudizio sull' opportunita' di sollecitare il Procuratore Generale della Cassazione, in considerazione del tipo di intervento chiesto da Mancino''. ''Ma le nostre critiche – conclude – non c'entrano nulla con la gravissima ipotesi di attentato alla Costituzione. L'IdV ragiona sui fatti e non fa spot su materie cosi' delicate''.

GOVERNO:BORGHESI,CACCIA ALLE STREGHE? LA RISPOSTA IN UN QUIZ CINQUE DOMANDE E, PER L'IDV, UNA SOLA RISPOSTA: 'COLPA DI MONTI' – ROMA, 13 SET – ''Chi ha deciso che i nuovi debiti delle banche godano della garanzia dello Stato? Chi ha eliminato la norma che prevedeva una fissazione pubblica delle commissioni bancarie? Chi ha omesso di intervenire sugli straordinari e inaccettabili emolumenti variabili degli amministratori e dei manager delle banche? Chi ha esonerato dal pagamento dell'Imu le fondazioni bancarie? Chi non ha condizionato la concessione di aiuti alle banche a precisi obblighi di dare più credito alle imprese? La risposta è una sola: il governo Monti''. Il ''quiz'' viene proposto dal presidente vicario del gruppo Idv alla Camera Antonio Borghesi che risponde cosi' alla richiesta fatta oggi dal premier di smetterla con la caccia alle streghe di un governo dei banchieri. Proprio per questo, scrive Borghesi in una nota, ''chiediamo dunque al premier di avere almeno il pudore e di evitare esternazioni come quella di oggi''.

P.A.: IDV, GOVERNO HA SCOPERTO PUNTA ICEBERG – Roma, 13 set – “Patroni Griffi ha per ora scoperto la punta dell'iceberg, ma è necessario andare più in profondità per accertare sprechi e violazioni del tetto stabilitp per legge. La situazione dei 18 manager sin qui individuati è palesemente fuorilegge, per cui è indispensabile intervenire al più presto per ripristinare la legalità. E' indispensabile, però, approfondi re gli accertamenti per individuare tutti quei manager che, con benefit e compensi indiretti di vario genere, superano abbondantemente il tetto”. Lo afferma il presidente vicario del gruppo Idv alla Camera Antonio Borghesi.

AGRICOLTURA: DI GIUSEPPE (IDV), PRESENTATA RISOLUZIONE PER TUTELARE IL PATRIMONIO OLIVICOLO ITALIANO – Roma, 13 set – “L'olivicoltura è presente sul territorio nazionale in 18 regioni su 20, diffusa maggiormente nel meridione e nelle Regioni insulari. L'Italia, con una produzione di circa 480 mila tonnellate e 43 denominazioni certificate (Dop e Igp), ha il maggiore numero di produzioni riconosciute dall'Unione Europea, pertanto l'olio italiano di qualità certificata rappresenta un'eccellenza dell'agricoltura nazionale e costituisce parte importante delle nostre esportazioni”. Cosi l'On. Anita di Giuseppe, capogruppo IdV in Commissione Agricoltura. “Nel 2011 la produzione di olio ha subito una riduzione di circa 20 mila tonnellate, con una calo del 6% rispetto alla annata precedente, calo dovuto alle condizioni climatiche e all'abbandono e non raccolta delle olive a causa della scarsa redditività. Purtroppo, sempre nel 2011, c'è stato un aumento del 3% nelle importazioni di olio di oliva dall'estero, oli che vengono di sovente mescolati con quelli nazionali per acquisire, con immagini di etichetta e sotto la copertura di nostri marchi storici e di qualità, una parvenza di italianità da sfruttare sui mercati italiani ed esteri. L'Italia deve quindi fare i conti con la concorrenza sleale, come dimostrano i 7.500 litri di prodotto contraffatto sequestrato in Italia di recente dai Nas. – prosegue il deputato molisano – Nonostante le norme previste per l'etichettatura, la situazione rimane complicata perché le indicazioni, poste sulle etichette delle bottiglie di extravergine ottenute con olive straniere, sono riportate in caratteri piccoli o messe in posizioni difficilmente visibili”. “L'olivo è un prodotto tipico del nostro Paese, che non solo porta benessere fisico grazie alla sua eccellente qualità, ma che è anche culturalmente e storicamente legato al territorio del nostro paese. Per questo, con una risoluzione presentata dal nostro gruppo , abbiamo chiesto al Governo di intraprendere iniziative legislative che sostengano la tracciabilità del prodotto, di avviare un piano olivicolo nazionale per il recupero degli uliveti italiani e di promuovere attivitß che favoriscano il sistema produttivo, onde garantire il rispetto dell'ambien te e della bio-diversità”, conclude la deputata.

Monti bis/ Idv: Prossimo Governo sia politico Formisano: “Serve lege elettorale per consentire scelta premier” Roma, 13 set. – “Il Governo Monti è stato un`ipotesi ecezionale in un dato momento storico del Paese per cui è difficile, ed anche non auspicabile, prevederne la continuità”. Ad affermarlo in una nota è Nello Formisano, deputato dell'Idv. “Peraltro, lo stesso Partito democratico, tramite il suo segretario Bersani, qualche settimana fa ha avuto modo di affermare che il prossimo Governo sarà politico. Ciò è una cosa auspicabile, ma per realizzarla – conclude – occorre procedere alla modifica della legge elettorale per consentire ai cittadini di scegliersi il parlamentare di riferimento, il programma, la coalizione e il candidato premier”.

CORRUZIONE: PALOMBA (IDV), SERVE PIU' CORAGGIO – Roma, 13 set – “Il presidente Monti, forse non bene informato, sollecita l'approvazione del ddl anticorruzione affermando che ce lo chiede l'Europa. Il Parlamento ha approvato, in ritardo di 13 anni, le leggi di ratifica delle convenzioni di Strasburgo contro la corruzione penale e la corruzione civile sulla base delle proposte di legge di Italia dei Valori, le uniche presentate, e non certo del governo”. E' quanto ha scritto Federico Palomba, capogruppo Idv in commissione Giustizia alla Camera, in un articolo pubblicato da Il Fatto Quotidiano . “Idv vuole più di tutti misure forti di contrasto alla corruzione che l'Europa chiede, che sono nel suo dna. Ma purtroppo il ddl ora al Senato risponde in maniera del tutto insufficiente. – ha spiegato – Delle cose chieste dall'Europa recepisce solo la punizione della corruzione privata e del traffico di influenze. Ma molte altre cose chieste non sono state accolte dal governo. Così è per il delitto di autoriciclaggio; ma così è anche per l'innalzamento dei termini della prescrizione, necessario perché spesso i reati di corruzione si scoprono in ritardo e richiedono tempi lunghi per perizie complesse, rogatorie , intercettazioni. E difatti già oggi molti processi di questo tipo rimangono prescritti”. “Dentro il ddl, poi, ci sono cose che vanno nettamente contro le indicazioni dell'Europa. – ha proseguito – Il contrasto alla criminalità dei colletti bianchi rimane molto affievolit o rispetto ad ora con la soppressione della concussione per induzione, punita con la reclusione da quattro a dodici anni, sostituita dall'induzione indebita a dare o promettere utilità, punita con la reclusione da tre a otto anni. La minore pena è già un bel regalo ai funzionari infedeli e un brutto segnale”. “Ma c'è di peggio: 1) punire anche chi promette utilità sottrae alla denuncia un gran numero di reati che il soggetto concusso ora denuncia, mentre con la nuova disciplina non vorrà denunciare anche se stesso: e quindi anche questa fonte di notitia criminis si seccherà; 2) il venir meno del delitto di concussione per induzione determinerà un terremoto giudiziari o; 3) mentre la concussione per induzione si prescrive oggi in 15 anni, il nuovo delitto più lieve si prescriverebbe in 10. Un altro grande regalo ai delinquenti pubblici con l'estinzione da subito di un gran numero di delitti di concussione per induzione pendenti”. Ha proseguito Palomba: “La stampa indipendente ha subito calcolato che sono numerosi gli imputati eccellenti che saranno graziati, ponendo fra i primi il Pd Filippo Penati fino ad abbinarne il nome a quella disposizione. Questo abbassamen to della soglia di reazione non ce l'ha affatto imposto l'Europa, che anzi ha chiesto un contrasto più efficace. Il Pd vuole la legge così com'è. L'Udc prende tutto quello che vuole Monti, a prescindere. Il Pdl non la vuole perché troppo severa e perché vuole fare uno scambio immondo con le intercettazioni e con la responsabilità civile diretta dei magistrati. L'Idv non la vuole, e non l'ha votata perché troppo blanda: la voterebbe se modificata nel senso del contrasto molto più efficace. Il governo prenda più coraggio. Per combattere efficacemente i delinquenti eccellenti ci vuole ben altra determinazione che piccole transazioni al ribasso”.

DISABILITA'. 'ACCESSO TOTALE': A ROMA 2 ORE E UN QUARTO PER 2 FERMATE METRO Partito il “tour” promosso dal Dipartimento nazionale Politiche per il superamento handicap dell'Italia dei Valori per testare l'accessibilita' della Capitale: il percorso “a ostacoli” da Colosseo a Termini dura piu' di due ore ROMA – Piu' che un tour, una vera “odissea”: cosi' il Dipartimento nazionale Politiche per il superamento dell'handicap dell'Italia dei Valori descrive la prima tappa di “Accesso totale”, l'iniziativa partita ieri a Roma per verificare l'accessibilita' della capitale. Il percorso partiva dalla metro Colosseo e terminava alla stazione Termini. “Purtroppo il montacarichi del Colosseo per raggiungere la banchina non e' riuscito a far scendere un giornalista disabile in carrozzina che ha dovuto desistere e abbandonare il gruppo proprio all'inizio del viaggio”, si legge nel resoconto diffuso dal Dipartimento. Il gruppo ha quindi proseguito per la stazione Termini, dove pero' “una volta scesi dal vagone si e' registrata la totale assenza di indicazioni – riferisce la nota – Solo dopo aver chiesto informazioni e dopo aver varcato un paio di uscite di emergenza, l'accoglienza ha indicato il passaggio verso un tunnel che porta all'ascensore in Piazza dei Cinquecento. Le porte, pero', si sono aperte su una buca”. Il gruppo si e' infine diretto alla fermata dell'autobus 75, per tornare al Colosseo, “ma i primi due autobus contrassegnati dal simbolo per il trasporto disabili non erano provvisti della pedana. Cosi', dopo la segnalazione e un'ora di attesa sotto il sole, e' intervenuto un ispettore Trambus ed e' stato messo a disposizione un pullmino adibito. Si e' giunti a destinazione alle ore 14.00. Quindi per due fermate di metropolitana e quattro di autobus ci sono volute 2 ore e un quarto”. Commenta Mario Dany De Luca, responsabile del dipartimento nazionale politiche per il Superamento dell'handicap dell'Italia dei Valori : ” Pensavo che piovesse ma non che grandinasse. E' sconcertante lo stato dei mezzi pubblici: avremmo voluto fare un giro anche attraverso i luoghi culturali ma solo per fare un paio di chilometri abbiamo perso due ore. Non e' solo l'assenza di strutture ma l'assenza di una politica dell'accoglienza: se una persona disabile volesse fare un giro da solo non riuscirebbe ad andare oltre la strada di casa. L'autonomia per i disabili e' ancora un'utopia e c'e' molto lavoro da fare”. Sulla stessa linea anche il Segretario Idv di Roma, Roberto Solda': “Quella di oggi e' stata una vera e propria odissea. Possiamo affermare che se un gruppo di 10 disabili decidesse di girare con i mezzi pubblici si fermerebbe la citta'.” Ma “la cosa che piu' infastidisce – conclude Domenico Barbuto, responsabile dipartimento Enti Locali Idv Lazio – e' la menzogna: perche' contrassegnare i mezzi o i percorsi come accessibili quando poi non lo sono? E' veramente frustante per una persona disabile sperare sempre e solo nella sensibilita' delle persone, mentre vengono calpestati i propri diritti”.

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