Referendum, cresce l’onda del cambiamento

Referendum, cresce l’onda del cambiamento
Domani, martedì 11 settembre, alle ore 10.30, una delegazione, composta da rappresentanti delle forze sociali e politiche, da intellettuali e da giuristi, presenterà in Cassazione i quesiti referendari per i due referendum sul lavoro: il ripristino dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, cancellato dal governo Monti con la riforma Fornero e il ripristino del valore universale dei diritti previsti dal contratto nazionale di lavoro, cancellato dal governo Berlusconi con l’art.8 del decreto-legge n.138 del 2011. La raccolta delle firme, che inizierà a metà ottobre, andrà di pari passo con quella ai due referendum IdV contro la Casta: abolizione della diaria dei parlamentari e abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti…LEGGI TUTTO

IdV con i lavoratori Alcoa (Video)

L'Italia dei Valori è a fianco degli operai dell'Alcoa che questa mattina sono giunti a Roma per protestare contro la chiusura dello stabilimento sardo che produce alluminio.
La situazione è complicata e, come dichiara il capogruppo IdV al Senato Felice Belisario, “a questo punto ai lavoratori poco importa di chi sia la colpa della drammatica situazione che stanno vivendo, vogliono soluzioni per salvare l'azienda e la produzione” e “il governo già in forte ritardo, non può continuare a dire che mancano le risorse economiche, perché il problema è soprattutto politico. Per scongiurare la chiusura dell'Alcoa e delle altre imprese in difficoltà, Monti deve pensare seriamente a una politica industriale diversa volta ad evitare le delocalizzazioni di quelle che sono state fino a ieri vere e proprie eccellenze italiane. Di 'rigore' ne abbiamo visto abbastanza, – sottolinea Belisario – ora è necessario pensare al lavoro e alla capacità produttiva, compromessa da scelte economiche miopi e fallimentari. Di chiacchiere – conclude Belisario – se ne sono dette già troppe”…LEGGI TUTTO

Un Monti è già troppo
Non bastasse un Monti, ora vogliono imporci anche il Monti-bis. Lo vuole il Capo dello Stato, primo e principale sponsor del Professore, lo chiedono Casini e parte del Pd, e poi l’Europa, gli industriali, i banchieri, gli imprenditori e quei giornali impegnati sin dal primo momento a scrivere ‘quanto è bravo Monti’, anche quando non riusciva a fare di meglio che mettere tasse su tasse o quando lo spread schizzava oltre quota 500. Chissà però cosa ne pensano le famiglie, i pensionati, i lavoratori, i precari, quelli che il lavoro lo hanno appena perso o stanno per perderlo. Insomma, l’altra Italia, quella che, da quando Monti è stato calato dall’alto a Palazzo Chigi, si è ritrovata più povera, più fragile, più esposta alla crisi. Sarebbe interessante sentire la loro voce, per sapere se sono pronti a proseguire su questa strada o se invece vogliono una svolta netta. Io dico che un governo Monti è già stato troppo, che quella parte del Paese ridotta allo stremo dalle politiche inique e recessive dei tecnici non sopravviverebbe a un Monti bis. Dico che è tempo di rimettere al centro dell’agenda politica le famiglie, il lavoro e la difesa dei diritti dei lavoratori, il welfare, la crescita, la lotta alla corruzione e all’evasione fiscale, il sostegno alle piccole e medie imprese, il rilancio delle aree depresse. Bisogna costruire un’Italia più giusta, serve un doppio salto per superare definitivamente sia il berlusconismo che il montismo. Per farlo si deve restituire al popolo…LEGGI TUTTO

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