Riforma forense, Guido Alpa: si deve approvare la proposta di legge ora alla Camera. CNF e Ordini all'unanimità: principi irrinunciabili, chi parla di rinegoziare tradisce. Per questo non parteciperemo alla riunione con il ministro. On-line il Diario della riforma forense
“Non parteciperemo alla convocazione del Ministro della Giustizia del 13 settembre. Nella lettera che abbiamo inviato al guardasigilli ci sono tutte le ragioni di questa scelta. L'Avvocatura all'unanimità ha affermato non più tardi del 5 settembre, a conclusione di una affollatissima riunione della quasi totalità degli Ordini forensi, presenti l’Oua, tutte le maggiori associazioni forensi e i vertici della Cassa di previdenza: la legge di riforma professionale deve essere approvata dal Parlamento sulla base del testo che la Commissione Giustizia ha varato prima dell'estate. Riaprire oggi una negoziazione di quel testo, come sembra voler proporre il Ministro Severino, significherebbe tornare indietro di tre-quattro anni e tradire il lavoro svolto in questo lungo tempo dal Parlamento e dall’Avvocatura. Se guardiamo indietro a questi anni, non si può certo dire che la riforma forense non sia stata dibattuta, approfondita e condivisa sia dentro che fuori l’Avvocatura”. Il presidente del Consiglio Nazionale Forense, Guido Alpa, fa il punto sulle prospettive per la riforma forense per la quale si preannuncia dibattito e voto finale a Montecitorio a partire dal 24 settembre. E nel giorno in cui il ministro ha convocato l’Avvocatura per parlare di legge professionale e smaltimento dell’arretrato. Alpa risponde in una intervista pubblicata oggi sul sito del Cnf, nell’ambito della nuova iniziativa Diario della riforma forense, nata con l’obiettivo di rendere trasparente a tutti il dibattito che si svilupperà e le posizioni di coloro che vi parteciperanno, raccogliendo le dichiarazioni dei politici, gli articoli di stampa, le interviste, le opinioni dei più illustri giuristi, gli approfondimenti tecnici. Parleranno gli eventi, che saranno sottoposti all’attenzione di iscritti e non i quali, accedendo al sito istituzionale, troveranno aggiornamenti sulla cronaca degli eventi, riflessioni, approfondimenti. Leggi l’intervista al presidente Alpa nel Diario della riforma forense Leggi la lettera dell'Unione Triveneta al Cnf
Professioni, nel dossier n. 7/2012 dell’Ufficio studi le ragioni della impugnativa del Dpr Professioni e del decreto parametri
Eccesso di potere per violazione di legge e per sviamento, a tacer degli altri, sono i principali vizi di legittimità che incombono sui due decreti approvati dal Governo per la riforma delle professioni ( Dpr n. 137/2012 e decreto ministeriale n. 140/2012, che ha regolamentato i parametri). Il Cnf ha deciso di impugnare i due atti davanti al Tar del Lazio, decisione condivisa dall’Avvocatura nella riunione del 5 settembre scorso. Il Dossier dell’Ufficio studi n.7/2012, pubblicato sul sito del Consiglio, entra nel merito dei singoli vizi di legittimità diretta e derivata (dalla sospetta incostituzionalità della legge di autorizzazione). Ugualmente sul sito sono pubblicate, sotto forma di domande e risposte, alcune soluzioni individuate dal Cnf in merito agli aspetti maggiormente problematici del Dpr n.137, per individuare indirizzi uniformi nella gestione degli Albi.
Consigli giudiziari, il Cnf riunisce a Roma tutti i componenti laici: obiettivo diritto di tribuna sulle carriere dei magistrati
Cambio di guardia dei componenti laici (avvocati e professori universitari) nei Consigli giudiziari, gli organi di autogoverno della magistratura a livello distrettuale. I nuovi componenti avvocati saranno riuniti dal Cnf venerdì 14 settembre, su iniziativa del gruppo di lavoro Consigli giudiziari coordinato da Ettore Tacchini, per analizzare e discutere le questioni di maggior rilievo nell’attività dei Consigli giudiziari. Prima tra tutte il riconoscimento ai componenti laici del diritto di tribuna nelle decisioni relative alla progressione in carriera dei magistrati. “Nelle sedi dove i regolamenti lo prevedono, l’esperienza è stata molto positiva”, spiega Tacchini. “Sono convinto che dove i consigli giudiziari lavorano meglio, il funzionamento delle macchina giudiziaria è migliore”. Oltre al diritto di tribuna, altra questione calda è il problema delle incompatibilità nelle sedi giudiziarie in caso di rapporti di parentela tra avvocati e magistrati. La revisione della geografia giudiziaria, poi, si annuncia come una emergenza. “con la soppressione dei 31 tribunali, degli uffigi del gdp e delle sezioni distaccate, occorrerà rivedere tutte le tabelle, che disegnano l’organizzazione interna degli uffici”, spiega Tacchini. L’incontro plenario promosso dal Cnf segue gli incontri aperti a un limitato numero di componenti a rotazione organizzati dallo stesso Cnf in collaborazione con la VI commissione del Consiglio superiore della magistratura, che si sono tenuti nel mese di giugno. Vai alla circolare 19-C-2012
Appuntamenti/A Enna si cercano soluzioni per la tutela degli immigrati
Si terrà a Enna, il 21 e 22 settembre, un incontro internazionale, promosso dal Cnf e dall’Osservatorio internazionali sui diritti umani nei paesi del Mediterraneo, per discutere e trovare soluzioni sui temi “Dall’accoglienza alla tutela” degli immigrati. Il Trattato europeo di Lisbona farà da fil rouge in una tematica sulla quale incidono da continui fatti di cronaca ma che chiede equilibrio , competenza, rispetto dei diritti umani in un quadro di regole chiaro e condiviso. Vai alla Locandina del Convegno Immigrati: Dall’accoglienza alla tutela
Le reazioni critiche dell’avvocatura alla lettera del Governo alla presidente della Commissione giustizia della camera e i dubbi sul “filtro” in appello: l’avvocatura sui Media questa settimana
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