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Basta fossili in parlamento, liberiamoci di questi “Matusalemme” e non votiamoli più

di Melo Cicala Presidente di “INSIEME per gli italiani”

Domande ai nostri avversari politici:

1. Perché non volete che gli italiani all’estero votino in Italia per corrispondenza senza venirci?

2. Perché non condividete l’idea di un congresso intercontinentale di tutti i movimenti italiani all’estero sotto un’unica bandiera ed un’unica lista elettorale per il 2013?

3. Perché non condividete l’idea che due mandati parlamentari consecutivi siano sufficienti per gli eletti all’estero? Perché non volete rifiutarvi di votarli per la terza volta per fare posto ad energie nuove?

4. Perché non volete che i nostri connazionali prendano coscienza della loro forza e continuate a raccontare loro fandonie?

5. Perché non volete che i nostri connazionali si organizzino offrendo soluzioni in progetti costruttivi piuttosto che spronarli a chiedere solo aiuti e denaro ai governi di Roma?

6. Perché non volete l’introduzione della “responsabilità oggettiva” dei partiti per fatti o reati commessi dai suoi rappresentanti eletti nell’esercizio delle funzioni pubbliche loro assegnate?

7. Non credete che con il trasformismo dei partiti in Italia di cui voi siete i dipendenti state ingannando, sapendo di farlo, la buona fede dei nostri connazionali all’estero?

8. Perché non chiedete l’abolizione dell’IMU per gli immobili sfitti in Italia di proprietà degli italiani all’estero?

9. Volete ancora votare gente che è da trent’anni in parlamento, che ha rovinato l’Italia e senza MAI essersi interessata ai nostri connazionali all’estero?

DEPUTATI

Anni di legisl. SENATORI Anni di legisl.
Giorgio la malfa (misto) 38anni e 77 gg. Beppe Pisanu (PDL) 38 anni e 110 gg.
Mario Tissone (UDC) 34anni e 36 gg. Altero Matteoli (PDL) 29anni e 54 gg.
Francesco Colucci (PDL) 33anni e 56 gg. Filippo Berselli (PDL) 29anni e 54 gg.
Gianfranco Fini (FLI) 29anni e 54 gg. Carlo Vizzini (UDC) 29anni e 15 gg.
Pier Ferd. Casini (UDC) 29anni e 54 gg. Luigi Grillo (PDL) 25anni e 64 gg.
Livia Turco (PD) 25anni e 64 gg. FrancescoPontone (PDL) 25anni e 64 gg.
Teresio Delfino (UDC) 25anni e 64 gg. Domenico Nania (PDL) 25anni e 64 gg.
Giuseppe Calderisi (UDC) 24anni e 116 gg. Anna Finocchiaro (PD) 25anni e 64 gg.
CalogeroMannino (misto) 23anni e 47 gg. Giulio Camber (PDL) 23anni e 40 gg.
Massimo D’Alema (PD) 23 anni e 147 gg. A. Poli Bortone (Cn) 22anni e 85 gg.

Fonte Espresso.

Nel Parlamento italiano, vi sono stanziati in pianta stabile centinaia di parlamentari per decenni e decenni senza mostrare alcuna intenzione, seppur tardiva, di voler lasciare il posto ad altri. Eppure, il dibattito sulla mancanza di una classe dirigente di ricambio, si fa serrato e da ogni parte si auspica una inversione di tendenza. Naturalmente tutto ciò a chiacchiere perché poi, se diamo una rapida occhiata al prospettino in testa, vediamo che sgomenta l’ossessione testarda a non mollare la presa da parte di tantissimi che vi stazionano da trentotto anni (dico 38) ininterrottamente. Senza scendere nei particolari, il perché è facilmente deducibile. Siamo al cospetto di una cuccagna che si abbandonerebbe solo in punto di morte, mai spontaneamente. Noi di “INSIEME per gli italiani”, dal momento che navighiamo in acque internazionali, in un’area assolutamente libera ed indipendente dai partiti che fanno solo ed unicamente i loro interessi, raccomandiamo ai nostri connazionali, di essere attenti e di non votare più parlamentari di lungo corso ed i loro partiti che hanno scritto assai malamente la storia del nostro paese. Uno per tutti, il Presidente Pier Ferdinando Casini, classe 1955, 56 anni, è deputato da 29 anni e 54 giorni. Praticamente il suddetto, per la metà esatta della sua vita è stato più parlamentare che altro. Neanche il suo legame matrimoniale è riuscito a resistere tanto. Tant’è… Il pericolo che si prospetta di altri 29 anni di parlamento è serio. Casini è un soggetto giovane, non saprebbe cosa fare fuori dall’ambiente dal quale ha gestito sempre ed unicamente il potere. E’ stato, tra le altre cariche, Presidente della Camera dei Deputati per cinque anni, una intera legislatura cioè, sotto lo schiaffo di Silvio Berlusconi presidente del Consiglio dei ministri. Una volta finita quella legislatura, ma solo quando finì badiamo bene, attaccò Berlusconi alle spalle dicendogliene di tutti i colori. Cambia programmi con disinvoltura, trasforma simboli, stabilisce alleanze, valuta convenienze. In 29 anni di carriera parlamentare, egli avesse mai accennato agli italiani all’estero o avesse mai proposto qualcosa, oppure che si fosse interessato a loro anche se di straforo. E’ ovvio che un rappresentante del genere non ha nulla a che fare con i nostri connazionali all’estero e con lui tutti i suoi discepoli. Non è nella sua natura e neanche nei suoi interessi. Questo giovane anziano ha un fardello pesantissimo di responsabilità sulle spalle se il nostro paese è alla deriva anche a prescindere dalla situazione economica di crisi generale. Oggi, una volta inserita la parola “Italia” nel simbolo dell’Udc al posto del suo cognome, si ripropone come ago della bilancia politico prospettando addirittura alleanze con la sinistra di Vendola. Non riusciamo ad immaginare cosa farà e come si comporterà, per esempio, quando Vendola pretenderà per legge di sposare il suo compagno. Forse con la stessa nonchalance di cattolico antidivorzista-divorziato, troverà il sistema di preparare una pagnotta, un piattino gradevole da ingoiare. Chissà. Stessa storia, copia ed incolla alla lettera, vale per Gianfranco Fini: trasformismo vedi Msi, AN, Fli e vedremo cosa si inventerà in seguito, presidenza della Camera dei Deputati con Berlusconi, sistematico tradimento a Berlusconi, ventinove anni (dico 29) di Parlamento, classe ‘52, prospettiva di altri ventinove anni da parlamentare, mai detto qualcosa di buono o semplicemente proposto qualcosa per gli italiani all’estero nonostante la vicinanza e le pressioni di Mirko Tremaglia. Non bisognerebbe aggiungere altro perché rischieremmo di offendere l’intelligenza di quanti emigrati, con un coraggio da leoni, si presentarono in terre straniere a mani nude e con i gesti fecero capire a chi li stava per ospitare sopportandoli: «sono qui perché voglio vivere.»

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