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Un nuovo passo avanti nella scoperta della cura della malaria

. Gliscienziati vicino alla creazione di un vaccino universale per curaretutti i ceppi della malattia infettiva I ricercatori dell'Università di Città del Capo hanno scoperto untrattamento, chiamato Maggio, MMV390048 che potrebbe potenzialmenteessere in grado di bloccare la trasmissione della malaria da persona apersona. Ad oggi i trattamenti convenzionali multi farmaco contro la malariafunzionano solo per un breve periodo di tempo, poichè il parassitadella malaria diventa resistente ai loro effetti. Tuttavia, il team dell’UCT guidato dal Professor Kelly Chibale hadichiarato che il nuovo trattamento ha 'ucciso questi parassitiresistenti all'istante' durante 18 mesi di esperimenti. Naledi Peruzzo, il ministro della scienza e tecnologia del Sud Africa,ha dichiarato: ' questa è una significativa vittoria nella battagliacon lo scopo di alleviare il peso della malattia nel subcontinente.Chiaramente la guerra su questa malattia non è ancora vinta, ma sonofelice dal ruolo che i nostri eccellenti scienziati hanno giocato inquesta pietra miliare nella ricerca di una potenziale cura per lamalaria e della relativa trasmissione della malattia'. Il promettente nuovo composto si è dimostrato particolarmente potentenelle fasi del ciclo di vita del parassita della malaria, motivo percui potrebbe interrompere la diffusione della malattia tra lepopolazioni umane. Collaborano con gli scienziati dell'Università di Cape Town iricercatori della fondazione governativa no profit Medicine forMalaria Venture istituita in Svizzera. Finora ha mostrato una completa guarigione degli animali infettati conparassiti della malaria in una singola dose dato oralmente e quindi hail potenziale di curare milioni di persone. È anche attivo contro unampio pannello di ceppi resistenti. Nonostante l’impegno profuso dal secondo dopoguerra ad oggi nellalotta contro la malaria, questa malattia è ancora stabilmente presentenelle fasce intertropicali dei due emisferi, interessando 4 continentitra cui l’Europa. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale dellasanità (Oms), pubblicati a dicembre 2011 nel World Malaria Report 2011(pdf 15 Mb), sono circa 216 milioni i casi di malaria stimati nelmondo nel 2010 e circa 655 mila i decessi, l’86% dei quali tra bambinidi età inferiore ai 5 anni. Dai dati emerge che la maggior parte deicasi di malattia (81%) e dei decessi (91%) sono stati registrati nellaRegione africana (WHO AFRO), seguita dal Sud-Est Asiatico (WHO SEARO,con il 13% e il 6% rispettivamente) e dalla Regione del Mediterraneoorientale (WHO EMRO, con il 5% e il 3%). I casi di malaria attualmente registrati in Italia sono di“importazione”, sono cioè casi di malaria contratti all’estero, inzone malariche, da viaggiatori internazionali. Per quanto riguarda la malaria di importazione, la maggior parte deicasi sono segnalati in Europa occidentale, specialmente all’internodell’Unione europea (in particolare in Francia, Regno Unito, Germaniae Italia). Ogni anno, infatti, all’interno della Ue sono segnalati trai 10 mila e i 12 mila casi di malaria di importazione, anche se èprobabile una sottostima. Il numero degli immigrati e dei turisti stranieri tra i malati dimalaria da P. falciparum è rimasto alto dal 2003. Gli europeicostituiscono il 32% circa dei casi del 2007, dove con il termine“europei” si intendono le persone nate in Europa. Per quanto riguardai motivi di viaggio, la visita a familiari e amici è stata la ragioneprincipale dei casi tra gli immigrati (76,4%). Un numeroconsiderevolmente alto tra i pazienti europei erano in viaggiod’affari (10,4 %) o in visita ai parenti e amici (25,7%) o per motiviumanitari (11,8%). I sintomi della malaria includono febbre, brividi, artralgia (dolorearticolare), vomito, anemia (causata da emolisi), emoglobinuria, dannialla retina, e convulsioni. Il sintomo classico della malaria ècomparsa ciclica di freddezza improvvisa seguita da rigore e poi lafebbre e sudorazione della durata di 4-6 ore Per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” se tuttoandrà bene, la speranza di arrivare ad un vaccino universale contro lamalaria non è più così lontana. I risultati della sperimentazione delnuovo preparato sono positivi, ma è necessario attendere ancora peravere ulteriori conferme prima della commercializzazione.

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