CRISI: DI PIETRO, EVITATO TRACOLLO? TRA IL DIRE E IL FARE C'E' DI MEZZO UN MONTI = Roma, 7 set. – Per il premier Monti i sacrifici fatti ci hanno consentito di evitare il tracollo. “Fra il dire e il fare c'e' di mezzo un mondo di equivoci, anzi un Monti”. Cosi' il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, attacca l'intervento del presidente del Consiglio alla Fiera del Levante di Bari. “Se e' vero che l'evasione fiscale e la corruzione sono i maggiori ostacoli per consentire all'Italia di rialzarsi – sottolinea il presidente dell'Italia dei Valori – non capisco perche' il governo ha ridotto le forze dell'ordine e si appresta a depotenziare la Dia”, mentre sul fronte della lotta alla corruzione “il Parlamento – accusa Di Pietro – sta votando una legge per garantire l'impunita' ai corrotti”. E proprio il tema della corruzione ieri e' stato rilanciato dal Capo dello Stato, che ha invitato al rafforzamento delle norme vigenti. “Caro Presidente, lei ha ragione – dice il leader dell'Idv rivolgendosi a Napolitano – ma qualcuno dovrebbe informarla sulla legge” su cui il Parlamento sta lavorando “e che abolisce la concussione per induzione. In soldoni, da ora in poi l'imprenditore che denunciava e che dunque veniva considerato una vittima, con questa legge diventera' complice, dunque non denuncera' mai piu'”.
CRISI: DI PIETRO, GOVERNO HA RIDOTTO LOTTA A CORRUZIONE – ROMA, 7 SET – ''Se è vero come è vero che l'evasione fiscale e la corruzione sono i maggiori ostacoli per consentire all'Italia di rialzarsi, non capisco come mai il Governo, con i suoi provvedimenti, abbia ridotto i mezzi finanziari a disposizione delle forze dell'ordine, gli spazi di manovra della Dia e abbia ridotto la lotta alla corruzione. Fra il dire e il fare c'è di mezzo un mondo di equivoci, anzi, un Monti''. E' quanto afferma, conversando con i cronisti a Montecitorio, il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, replicando alle dichiarazioni del presidente del Consiglio, Mario Monti. ''Inoltre questo Parlamento – ha aggiunto Di Pietro – sta votando una legge per garantire l'impunità ai corrotti''. Il leader dell'Italia dei Valori, si è poi rivolto al Capo dello Stato: ''Caro Presidente, lei ha ragione quando afferma che occorre approvare al più presto una legge anticorruzione, ma qualcuno dovrebbe informarla sulla legge su cui il Parlamento sta lavorando, norma che abolisce la concussione per induzione''.
LEGGE ELETTORALE: DI PIETRO, C'E' STATO ACCORDO SOTTOBANCO = Roma, 7 set. – Sulla riforma della legge elettorale “denunciamo l'accordo sottobanco che c'e' stato e che devono far digerire agli italiani spacciandolo per un compromesso storico”. Invece, per il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, i partiti che stanno lavorando alla riforma “vogliono semplicemente eliminare gli avversari scomodi per continuare a governare, alla faccia dei cittadini e senza dire loro con quale programma, coalizione, ecc.”. “Ci appelliamo ai cittadini – prosegue Di Pietro – quanto meno affinche' non votino i partiti che candidano condannati”.
REFERENDUM: DI PIETRO, L'11 IN CASSAZIONE CON COMITATO ALLARGATO = – Roma, 7 set. – Martedi' prossimo, alle ore 10.30, una delegazione composta da rappresentanti delle forze sociali e politiche, da intellettuali e da giuristi, presentera' in Cassazione i quesiti referendari per i due referendum sul lavoro: il ripristino dell'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, cancellato dal governo Monti con la riforma Fornero e il ripristino del valore universale dei diritti previsti dal contratto nazionale di lavoro, cancellato dal governo Berlusconi con l art.8 del decreto-legge n.138 del 2011. La raccolta delle firme, che iniziera' a meta' ottobre, andra' di pari passo con quella ai due referendum IdV contro la Casta: abolizione della diaria dei parlamentari e abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti”. Lo annuncia Antonio Di Pietro, in un post pubblicato sul sito del partito. “L'iniziativa dell'Italia dei Valori e' stata, infatti, accolta, ripresa e fatta propria da un fronte ampio che si sta allargando di ora in ora. Hanno gia' aderito – ricorda il leader Idv – la Fiom, Sel, i Verdi, il Prc e il Pdci. Altre firme e altre sigle politiche e sociali si aggiungeranno nelle prossime ore. Ancora piu' sorprendente e' la risposta del mondo della cultura e della comunicazione che, finalmente, incontra e dimostra la voglia di cambiamento di idee e di classe dirigente che c e' nel Paese. E' il fronte composto da chi e' deciso a fare del valore del lavoro e della difesa dei diritti dei lavoratori il solo spartiacque concreto e non parolaio della politica italiana. L'opposto diametrale delle astrazioni bizantine e politicanti che immiseriscono la politica italiana e la rendono, di giorno in giorno, piu' distante dalla realta' dei cittadini, dei lavoratori, delle persone in carne e ossa”.
REFERENDUM: DI PIETRO, L'11 IN CASSAZIONE CON COMITATO ALLARGATO (2)=
– Roma, 7 set. – “Quella realta' – prosegue Di Pietro – e' lastricata di disoccupazione, precariato, smantellamento dello stato sociale, poverta' per 116 milioni di cittadini europei. E' fatta di recessione, corruzione e burocrazia soffocante, di politiche che impediscono alle imprese coraggiose e oneste, quelle che innovano e investono in Italia, di ridare all'economia lo slancio necessario per uscire dalla crisi. Gia' da ieri si e' messa in moto un'onda crescente identica alla mobilitazione che, sorprendendo tutti, porto' al raggiungimento del quorum e alla vittoria i referendum del 2011. Andra' cosi' anche stavolta. Ce lo dicono le telefonate, le mail, i fax che da ieri assediano le nostre sedi chiedendoci quando e dove si potra' firmare, offrendoci sostegno e attiva solidarieta'”. “Non sono solo i lavoratori, che giustamente difendono i diritti che questo governo ha razziato, ma anche le imprese che reclamano una svolta nella politica economica e capiscono che senza un nuovo riconoscimento del valore del lavoro non ci sara' uscita dalla recessione. Questa e' la politica vera, quella che cambia la realta', tocca la vita e gli interessi delle persone reali. Noi – conclude – possiamo solo augurarci che anche quei partiti che sono oggi chiusi nella logica asfittica dei marchingegni elettorali e dei giochi di palazzo capiscano presto che e' ora, anche per loro, di spalancare le finestre e ridare aria e vita alla politica per restituirla ai cittadini”.
CORRUZIONE: DI PIETRO, BENE CAPO STATO MA DDL NON LA CONTRASTA = Roma, 7 set. – “Il Presidente Napolitano ha chiesto ai partiti di rafforzare le leggi anti-corruzione per contrastare il fenomeno piu' efficacemente. Bene! Ma qualcuno dei suoi consiglieri giuridici, stavolta, dovrebbe avvertirlo che la proposta di legge in discussione in Parlamento, che la solita maggioranza Arlecchino si appresta a varare, si propone esattamente l'obiettivo contrario''. E' quanto scrive sul suo blog il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “L'attuale disegno di legge, infatti, prevede l'abolizione del reato di 'concussione per induzione' e la sua sostituzione con quello di corruzione”, osserva Di Pietro e spiega: “Il risultato pratico dell'abolizione del reato di concussione per induzione e la sua trasformazione in reato di 'corruzione' (cosi' come previsto nella proposta di riforma attualmente in discussione in Parlamento), e' solo quello di ricreare tra le parti (ovvero tra colui che pretende la tangente e colui che si rassegna a versarla) un 'obbligo all'omerta'', giacche' nessuno avrebbe piu' interesse a denunciare l'altro (nemmeno colui che e' stato 'indotto' a versare denaro), in quanto – d'ora in poi – sarebbe anche lui considerato complice e quindi condannato penalmente”. “Dobbiamo allora chiederci: ma perche' la politica vuole cancellare il reato di 'concussione per induzione' dal codice penale? La risposta e' elementare, Watson: perche' cosi', d'ora in poi, gli imprenditori e i privati, vittime di soprusi, non avranno piu' interesse a correre dal giudice, come invece accadeva ai tempi di Mani Pulite, per farsi tutelare e difendere dai tangentisti, ma si rassegneranno a pagare per non subire guai maggiori e peggiori. E cosi', finalmente la politica potra' tornare a rubare impunemente come ai bei tempi della Prima Repubblica. Non posso credere che il.Capo dello Stato voglia tutto questo quando dice che bisogna 'rafforzare la legge anticorruzione'. Ma allora, stavolta, stia attento e rifletta bene quando gli arrivera' la nuova legge sul tavolo per la sua controfirma perche' la proposta attuale, se resta cosi', raggiunge l'obiettivo opposto'', conclude.
Mafia/ Idv a Severino: Chiarezza su richieste pg Ciani a Grasso Nuova interrogazione parlamentare su presunta trattativa Roma, 7 set. – L`Italia dei Valori ha presentato una nuova interrogazione parlamentare sulla trattativa Stato-mafia. A firmarla, il presidente Antonio Di Pietro che con i deputati del partito Federico Palomba e Ignazio Messina chiedono al ministro della Giustizia, Paola Severino, “quali iniziative intende assumere, anche presso il Consiglio Superiore della Magistratura, al fine di appurare la verità dei fatti e chiarire se corrisponda al vero che il Procuratore Generale della Corte di Cassazione abbia effettivamente chiesto al Procuratore nazionale antimafia di dare un indirizzo alle investigazioni sulla cd. `trattativa Stato-mafia`, e/o di avocare a sé tali indagini. E se sussistano profili di responsabilità disciplinare di chi ha ricoperto e di chi ricopre l`alto incarico di Procuratore Generale presso la Suprema Corte”. “Malgrado la smentita del Procuratore generale della Cassazione, Gianfranco Ciani, che ha dichiarato di non avere mai chiesto al Capo della Dna, Pietro Grasso, l`avocazione dell`indagine sulla cd. 'trattativa Stato-mafia' revocandola agli inquirenti palermitani, – si legge nell`interrogazione – vi è motivo di credere che le dichiarazioni del pm di Caltanissetta, Nicolò Marino, che ha definito inaccettabile il fatto che il Pg della Cassazione abbia chiesto a Grasso di promuovere un coordinamento tra le procure con un indirizzo preciso non siano 'prive di qualsiasi fondamento'”. Secondo i deputati IdV, “il contenuto della ricostruzione delle richieste avanzate dal dott. Ciani al Pna Grasso dovrebbe essere valutato anche alla luce delle pregresse conversazioni (oggetto di attività intercettiva) intrattenute dal sen. Mancino con il dott. Loris D`Ambrosio e con il Procuratore Generale Esposito, depositate nel procedimento della Procura di Palermo sulla c.d. 'trattativa Stato-mafia', pendente avanti al giudice dell`udienza preliminare (aventi ad oggetto le sollecitazioni del sen. Mancino all`indirizzo del Procuratore Generale della Suprema Corte sull`attività di coordinamento delle investigazioni svolte dalle Procure di Caltanissetta, Firenze e Palermo sulle stragi del 1992 – 1993 e sulla c.d. 'trattativa')”.
Crisi: Belisario, Monti inverta rotta, Sud emblema suo fallimento = – Roma, 7 set – ''La crisi e' peggiorata, il precipizio e' sempre piu' vicino. Serve un'inversione di rotta a cominciare proprio dalla lotta alla evasione fiscale e allo schifoso fenomeno della corruzione dilagante''. Cosi' il presidente IdV al Senato, Felice Belisario. Commentando le dichiarazioni del premier alla Fiera del Levante di Bari, Belisario aggiunge: ''L'assenza di misure per l'equita' e la crescita ha fatto precipitare il Paese nella recessione. In particolare al Sud i cosiddetti tecnici hanno collezionato il record piu' drammatico. Servono interventi organici, investimenti in infrastrutture e servizi, e' necessario rilanciare lo sviluppo e valorizzare le risorse produttive attraverso un piano per la coesione sociale e territoriale. Il caso dell'Ilva e' lo specchio di cio' che accade al Sud. Il Mezzogiorno – conclude Belisario – e' l'emblema del fallimento di Monti di cui, nonostante le dichiarazioni di facciata, si e' accorta anche la sua maggioranza''.
SUD: BELISARIO (IDV),MONTI SUBISCE 'BACCO', HA FALLITO – ROMA, 7 SET – ''Monti subisce pesantemente gli effetti dell'anticiclone 'Bacco': non si spiegano altrimenti le sue considerazioni sul rigore eccessivo, visto che, come unico risultato dei grandi sacrifici, la crisi e' peggiorata''. Lo dichiara il Presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, che commentando le dichiarazioni del premier alla Fiera del Levante di Bari aggiunge ''il Mezzogiorno e' l'emblema del fallimento di Monti di cui, nonostante le dichiarazioni di facciata, si e' accorta anche la sua maggioranza''. ''Il precipizio e' sempre piu' vicino – prosegue Belisario -, per questo e' necessaria un'inversione di rotta a cominciare proprio dalla lotta all'evasione fiscale e allo schifoso fenomeno della corruzione dilagante, che non si combattono certo con le chiacchiere e con gli slogan. Servono i fatti, quelli che dal Governo non sono mai arrivati''. ''L'assenza di misure per l'equita' e la crescita – dice ancora Belisario – ha fatto precipitare il Paese nella recessione. L'aumento della disoccupazione, il crollo del Pil, l'impoverimento delle famiglie e le tante imprese costrette ogni giorno a chiudere certificano che le ricette di Monti non sono soltanto inutili, ma anche dannose. Se i giovani sono una componente sottoutilizzata e demoralizzata, e' perche' le riforme targate Monti-Fornero hanno tolto alle nuove generazioni anche la speranza. Gli squilibri nel mondo del lavoro si sono aggravati e lo Stato sociale e' al collasso, in particolare al Sud i cosiddetti tecnici hanno collezionato il record piu' drammatico: una giovane donna su due e' senza occupazione''. ''Servono interventi organici – conclude -, investimenti in infrastrutture e servizi, e' necessario rilanciare lo sviluppo e valorizzare le risorse produttive attraverso un piano per la coesione sociale e territoriale. Il caso dell'Ilva e' lo specchio di cio' che accade al Sud. Dopo i soliti annunci spot, il Governo si e' limitato a qualche intervento-tampone aumentando cosi' il divario rispetto al Nord''.
ILVA: BELISARIO “RENDERLA ECO-COMPATIBILE, GOVERNO LATITA” ROMA – “La sfida che attende l'Ilva riguarda la necessita' di coniugare il lavoro e la produttivita' con la salvaguardia dell'ambiente e della salute. L'unica strada da percorrere e' quella di procedere al risanamento ambientale e di rendere gli impianti eco-compatibili. Su questo piano il Governo e' latitante: ha stanziato un po' di fondi pubblici per la bonifica ma, senza eliminare le fonti inquinanti, l'acciaieria continuera' ad avvelenare la citta' di Taranto”. Lo dichiara il capogruppo dell'IdV in Senato, Felice Belisario. “Se Monti non vuole che l'Ilva chiuda – aggiunge – deve evitare che l'Aia sia solo un'operazione di facciata, cominciando a chiedere garanzie reali al presidente Ferrante. Altrimenti la magistratura tornera' ad occuparsene e nessuno se ne potra' lamentare. L'azienda ha il dovere di investire nelle migliori tecnologie esistenti e di rispettare i parametri delle emissioni: solo in questo modo puo' essere evitato il dramma sociale che continua a minacciare 20 mila famiglie. L'obiettivo del Governo dovrebbe essere quello di fare l'interesse pubblico, ma i Ministri Clini e Passera hanno cercato di mettere i bastoni tra le ruote a chi ha fatto rispettare le leggi. Monti dimostra di avere a cuore solo gli affari della famiglia Riva e di voler assecondare quella logica del profitto che ha causato negli anni un disastro ambientale. L'Esecutivo dei tecnici e' ancora una volta dalla parte dei poteri economici forti, mentre l'Italia dei Valori – conclude Belisario – e' invece al fianco dei magistrati, dei lavoratori e dei cittadini”.
LAVORO: BELISARIO (IDV), RIFORMA FORNERO NON E' PERFETTIBILE MA DA RISCRIVERE – Roma, 07 set – “Il ministro Fornero non ha ancora capito che la sua riforma del lavoro non è perfettibile, ma da riscrivere completamente. E' più onesto ammettere di aver sbagliato che proseguire sulla strada suicida della politica liberista che sta affossando lo stato sociale”. Lo dichiara il sen. Felice Belisario, capogruppo dell'Italia dei Valori a Palazzo Madama. “L'inclusione nel mercato del lavoro non si ottiene certamente rendendo precari anche quei pochi che adesso non lo sono e tagliando con un'accetta i diritti guadagnati con anni di lotte sociali. La coppia Monti-Fornero non ha aumentato le possibilità occupazionali, ha solo allargato le maglie dello Statuto dei lavoratori, favorendo la libertà di licenziare. Con la riforma delle pensioni, poi, ha compromesso anche il naturale ricambio generazionale. La transizione necessaria, di cui parla Fornero, sta affamando le famiglie e a stomaco vuoto è difficile capire qualsiasi cosa! Il valore del lavoro è condizione primaria per la ripresa economica, per questo l'Italia dei Valori ha promosso due referendum: per ripristinare l'art. 18, abolito dal governo Monti, e per confermare i diritti e i trattamenti salariali minimi del contratto nazionale (art.8 manovra Berlusconi-Tremonti). Vedremo chi sosterrà questa battaglia, così i cittadini – conclude Belisario – potranno capire quali sono i partiti che stanno dalla parte dei lavoratori e quali invece preferiscono sostenere i più forti, all'insegna del berlusconismo e del montismo”.
IMMIGRATI: CARLINO (IDV), MONTI DIMOSTRI AUTOREVOLEZZA E CHIEDA COLLABORAZIONE – Roma, 07 set – “L'Italia dei Valori esprime profondo cordoglio per le vittime dell'ennesima tragedia avvenuta in mare. La politica relativa all'immigrazione deve essere improntata sulle norme comunitarie, che obbligano a dare asilo ai rifugiati politici e una prima accoglienza ai disperati che arrivano sulle nostre coste. Tali norme devono essere rispettate da tutti i Paesi membri, ma la questione 'immigrazione' non può essere trattata solo come un affare interno, tutto italiano. E' necessario garantire accoglienza e sicurezza attraverso un Piano dell'Ue, che l'Italia ha contribuito a fondare e da cui sembra essere sempre più lontana. Monti dimostri di avere autorevolezza internazionale e chieda agli altri Paesi membri di collaborare con noi per affrontare questa emergenza umanitaria”. Lo ha affermato in una nota la senatrice dell'Italia dei Valori Giuliana Carlino, membro della commissione migrazione, rifugiati e sfollati dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.
Rai: Pardi (IdV), libera da partiti solo superando legge Gasparri =
– Roma, 7 set – ''Fino a quando non supereremo la legge Gasparri, la Rai non sara' mai indipendente''. Lo afferma il senatore dell'Italia dei Valori, Pancho Pardi, capogruppo in Commissione di Vigilanza Rai. ''In attesa di una nuova legge, di cui si occupera' il nuovo Parlamento – aggiunge – e' necessario attivarsi per restituire il servizio radiotelevisivo ai cittadini, attraverso l'autonomia dai poteri forti, la professionalita', la qualita' dei programmi e dell'informazione''. ''Da sempre sosteniamo la necessita' di superare l'attuale sistema di nomina dei vertici del servizio pubblico, richiesta che pero' finora e' rimasta inascoltata dal resto dei partiti – ricorda Pardi -. E' percio' evidente che questa pessima legge, madre della lottizzazione selvaggia, ha fatto comodo e continua a far comodo a qualcuno. Se l'informazione resta sotto scacco della politica, uno dei mali dell'Italia, come sostiene il Premier, la responsabilita' e' di chi non ha voluto cambiarla''.
IMMIGRAZIONE: IDV, CORDOGLIO PER VITTIME. GOVERNO AFFRONTI QUESTIONE Roma, 07 set – “Esprimiamo cordoglio per le vittime del naufragio verificatosi questa notte vicino le coste di Lampedusa”. Lo dice in una nota il vice capogruppo dei deputati di Italia dei Valori, che aggiunge: “Il drammatico episodio rimette, per l'ennesima volta, in primo piano un problema esistente da troppo tempo e mai affrontato in maniera adeguata”. “Il governo – dice ancora Evangelisti – metta al più presto in agenda la questione e l'affronti a livello parlamentare prima ed a livello europeo in seguito. Diversamente continuerà ad essere emergenza continua, con gravissime perdite di vite umane che potrebbero essere evitate”.
MAFIA: PALOMBA (IDV), BENE CANCELLIERI SU DIA. GOVERNO CONFERMI ANNUNCIO MINISTRO – Roma, 07 set – “Apprendiamo con soddisfazione che il ministro Cancellieri si è impegnata pubblicamente a fare marcia indietro sullo smantellamento della Dia. Riteniamo che questa posizione sia frutto delle iniziative di Italia dei Valori, prima tra tutte l'interrogazione presentata ai ministri dell'Interno e della Giustizia per ottenere un chiarimento preciso ed univoco sulla questione, sulla quale, adesso, alla luce delle nuove dichiarazioni del ministro, solleciteremo una risposta in Parlamento” lo dichiara in una nota Federico Palomba, capogruppo di Italia dei Valori in Commissione Giustizia alla Camera. “La scelta di tagliare fondi ad una struttura come la Dia, voluta fortemente da Falcone, sarebbe sbagliata. Anzi, così come abbiamo chiesto nella nostra interrogazione, invitiamo il governo ad assumere immediate iniziative per rafforzare il ruolo, le specificità, nonché le risorse finanziarie, umane e professionali della Direzione investigat iva antimafia” spiega Palomba. “Ricordiamo che la Dia ha al suo attivo, tra il 2009 e il giugno 2011, sequestri di beni mafiosi per 5,7 miliardi di euro e la confisca di altri per un valore di 1,2 miliardi di euro, cifre che rappresentano l'introito maggiore per il Fondo Unico Giustizia. Il governo confermi l'annuncio del ministro Cancellieri, rispondendo con urgenza alla nostra interrogazio ne Prima ciò avverrà, prima sarà fugata ogni preoccupazione per una questione di grande importanza” conclude il capogruppo IDV in Commissione giustizia alla Camera.
Corruzione/ Idv: Stop ai ricatti di Pdl e Lega sul ddl
Palomba: Indegne norme su intercettazioni e responsabilità toghe Roma, 7 set. – “I due provvedimenti su intercettazioni e responsabilità civile dei magistrati sono taroccati, fasulli, non hanno nessuna dignità, non devono neanche entrare nelle aule parlamentari”. A dirlo è il vicepresidente della commissione Giustizia della Camera Federico Palomba (Idv), in un'intervista al settimanale Il Punto. “Si tratta di due provvedimenti assolutamente fasulli che Pdl e Lega stanno usando come strumenti di ricatto nei confronti del provvedimento anticorruzione”, ha aggiunto. “Quello sulle intercettazioni – ha spiegato – è bloccato alla Camera da un anno e mezzo, è un provvedimento che sottrae ai magistrati uno strumento essenziale di indagine e mette un bavaglio alla stampa. Quello sulla responsabilità civile dei magistrati è passato con un golpe del deputato Pini, d`accordo con il Pdl, facendo credere che l`Europa ci chiedesse una norma in tal senso. Niente di più infondato, perché la sentenza del 2006 della Corte europea dei diritti dell`uomo prescriveva che tutti gli Stati membri dovessero prevedere una forma di responsabilità dello Stato per eventuali errori commessi dai magistrati”.
MEDITERRANEO: RINALDI (IDV), NUOVA PIATTAFORMA DIGITALE FAVORISCA IL DIALOGO TRA POPOLI – Venezia, 07 set – “Il lancio della piattaforma digitale per il Sud Mediterraneo da parte di Occam e Unesco è una nuova e complessa operazione di alfabetizzazione , che però avrà valore soltanto se saprà migliorare la condizione dei cittadini e il dialogo tra popoli”. Lo ha detto Niccolò Rinaldi, eurodeputato e capodelegazione di Italia dei Valori al Parlamento Europeo, nel corso della prima giornata della 18° Conferenza Euromediterranea, in corso di svolgimento presso Cà Giustinian, storica sede della Biennale di Venezia, nell'ambito della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. “Sarà fondamentale – ha spiegato Rinaldi – definire la destinazione d'uso delle nuove tecnologie ICT, seguendo tre priorità: digitalizz azione delle pmi, unica strada oggi per creare più posti di lavoro e ovviare agli scarsi rapporti diretti tra le ditte del sud e il mercato europeo; digitalizzazione delle università, con sistemi compatibili per eventi telematici comuni con università europee, anche per supplire alla scarsa mobilità tra le due sponde del Mediterraneo. E soprattutto bisognerà investire nella pubblica amministrazione, da sempre volto burocratico, ostile e spesso corrotto nei paesi del Sud, in modo da renderla finalmente trasparente (bilanci, regole, autorizzazioni, nomine in rete) e cambiare dal basso il rapporto cittadino/potere”. Intervenendo al dibattito “Comunicazione digitale per un Mediterraneo democratico e solidale”, Rinaldi ha affermato anche che occorre “assistenza legislativa, consultazione della cittadinanza e investimenti nelle infrastrutture digitali anche tramite Ibei e Bers”, concludendo citando “La Tempesta” di Shakespear e. “Calibano rimprovera il signore europeo che lo ha colonizzato con queste parole: “Tu mi hai insegnato a parlare e ora quello che so è come bestemmiare”: ecco, scongiuriamo questo rischio, mettendo la rete non come fine a se stesso ma al servizio del progresso e dei valori”.