Abbazia florense

Apprendiamo dalla stampa che l’opposizione consiliare del Comune di San Giovanni in Fiore (Cosenza) ha presentato una richiesta di consiglio comunale per votare la sfiducia al presidente del consiglio, dottor Luigi Astorino (Pdl). Nel ricordare che l’incompatibilità fra il ruolo istituzionale dello stesso dottor Astorino e quello di medico presso la residenza socio-sanitaria gestita dalla srl San Vincenzo De’ Paoli è stata rilevata dal Comitato pro Abbazia florense durante un dibattito pubblico dello scorso 23 agosto a San Giovanni in Fiore, il Comitato invita la politica a discutere anzitutto dello stato di degrado e di abbandono in cui purtroppo versa l’Abbazia florense di San Giovanni in Fiore. Il punto fondamentale dell’impegno della politica, delle istituzioni e della società civile deve essere la salvaguardia del monumento, che negli anni ha subito troppe ferite, prodotte da una larga irresponsabilità politica e dalla rassegnazione dei cittadini.
L’Abbazia florense è patrimonio dell’umanità e non può in alcun modo, quindi, essere utilizzata per fini privati che, secondo quanto il Comitato ha reso pubblico, sono al momento possibili per il silenzio generale ma anche per responsabilità politiche di cui occorre informare i cittadini e l’opinione pubblica, specie dalle sedi istituzionali.
Più esplicitamente, non può tacersi che sono di proprietà del Comune di San Giovanni in Fiore i locali all’interno dell’Abbazia florense in cui al momento si trova una residenza socio-sanitaria grazie alla cessione a privati del vecchio ospizio di carità della parrocchia, avvenuta nel 2006 da parte dell’allora parroco don Franco Spadafora e avallata dalla Curia arcivescovile di Cosenza. Non si può tacere che il Comune di San Giovanni in Fiore fece causa alla srl San Vincenzo De’ Paoli, dopo la suddetta cessione, ma concesse parere favorevole all’accreditamento della struttura, malgrado i locali in questione fossero suoi. Peraltro, nel parere è scritto che la srl San Vincenzo De’ Paoli esercita l’attività dal 1946, il che è evidentemente non vero, in quanto questa società esiste dal 2006.
Il Comitato invita la politica a svolgere un consiglio comunale in cui si affrontino i problemi di legalità che interessano l’Abbazia florense e nel quale si risponda concretamente all’improrogabile esigenza di recupero dello straordinario monumento.
Il Comitato pro Abbazia florense

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