Segnalazioni di dannisubiti dalla clientela ma non tutti hanno una copertura assicurativaper la responsabilità civile. Governo e regioni legiferino perl'introduzione di polizze obbligatorie
L'ultimo caso é emblematico, quello segnalato allo “Sportello deiDiritti”, di una bambina di tre anni caduta in una botola accanto aduna piscina di un B & b nella zona di Maglie a Lecce, incautamentelasciata aperta, ma che miracolosamente si è salvata da un volo dicirca tre metri riportando “solo” la frattura di un omero, ma fattianaloghi accadono frequentemente, ed il più delle volte,fortunatamente, non appaiono nelle pagine delle cronache nere. Sono tutti luoghi aperti al pubblico, Bed & breakfast, affittacamere,alberghi e residence, ma anche ristoranti e trattorie, e come talil'esposizione al rischio di infortuni o a danni é nelle cose, ma nonsempre, il cliente che ha subito una conseguenza pregiudizievole acausa dell'incuria, negligenza o imperizia o comunque per una condottacolposa del titolare o del gestore riesce ad essere risarcitoadeguatamente ed integralmente per il pregiudizio subito. La colpa è anche della crisi, perché molte attività spesso chiudono ibattenti prima che il cliente – danneggiato riesca ad ottenere ilristoro di quanto dovuto ed anche perché non sempre l'esercente ha lecapacità patrimoniali per far fronte a danni a volte molto piùrilevanti anche del capitale investito o del fatturato. Ed allora, per Giovanni D'Agata, fondatore dello “Sportello deiDiritti” non è dato comprendere perché l'attuale governo dopo averintrodotto con il decreto legge 138/2011, l'obbligo di sottoscrivereuna polizza a garanzia dei rischi professionali per altre categoriequali i professionisti iscritti ad albi o ordini come gli avvocati, imedici e i commercialisti, non lo abbia previsto anche per questo tipodi attività che hanno costante contatto con la clientela e numerosirischi connessi all'esercizio delle stesse. Va però specificato che la normativa nazionale che riguarda inparticolare gli esercizi alberghieri o simili é concorrente con quelladelle regioni che, spiega Giovanni D'Agata, potrebbero autonomamentelegiferare prevedendo l'introduzione dell'obbligo di coperturaassicurativa per la responsabilità civile.