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Creeremo un network trans-nazionale-intercontinentale con sedi in tutto il pianeta. Con le nostre forze e senza chiedere aiuti

di Melo Cicala Presidente di “INSIEME per gli italiani”

Domande ai nostri avversari politici:

1. perché non volete che gli italiani all’estero votino in Italia per corrispondenza senza venirci?
2. perché non condividete l’idea di un congresso intercontinentale di tutti i movimenti italiani all’estero sotto un’unica bandiera ed un’unica lista elettorale per il 2013?
3. perché non condividete l’idea che due mandati parlamentari consecutivi siano sufficienti per gli eletti all’estero? Perché non volete rifiutarvi di votarli per la terza volta per fare posto ad energie nuove?

Come si può prescindere dalla televisione come mezzo di comunicazione? Eppure oggi (nel momento in cui scriviamo) non esiste una televisione trans-nazionale dedicata agli italiani all’estero. Ma non solo dedicata agli italiani nel mondo certo. Non esiste nel momento in cui si parla di Stati Uniti d’Europa, di un mondo immerso in una tecnologia che porta il computer in tasca e dove l’informazione rappresenta il veicolo culturale necessario allo sviluppo ed alla vita di relazione di ogni giorno e di tutti nello stesso tempo. L’Italia non va avanti in questo senso, ma se ciò non bastasse, possiamo dire che invece fa passi indietro da giganti ignorando colpevolmente e sconfessando al tempo stesso, le chiacchiere dei politicanti quando vanno a parlare nelle piazze. Verrebbe allora di dire: “ ce la facciamo noi una televisione trans-nazionale-continentale che serva allo scopo”. Mettere su un vero e proprio network viaggiante nella rete e con la rete utile a tutti e con le sole nostre energie e professionalità che sono veramente tante. Una vera e propria impresa di carattere e caratura mondiale. Ciò significa investire in una attività di informazione televisiva ( vedi web tv) scevra della cappa dei partiti e libera dai loro diktat demagogici che, lo vediamo ogni giorno in Italia a partire dalla lottizzazione della RAI e dalle difficoltà di eleggere finanche il consiglio di amministrazione, non vogliono una corretta informazione né si preoccupano di pianificare organigrammi e palinsesti validi. Un network così concepito potrebbe avere un successo veramente formidabile se si pensa alla universalità dell’informazione proveniente da ogni parte della terra e senza l’impiego di inviati, senza spese di viaggi e di soggiorno. Redattori sparsi in ogni dove già situati in loco forti della conoscenza di più lingue che, con l’ausilio delle tecnologie (skype) metterebbe in comunicazione tutto il mondo. Sembrerebbero, anche a noi che scriviamo, delle banalità. Ma nessuno finora le aveva mai accolte neanche sotto forma di ipotesi. INSIEME lo fa ed aspira, in un progetto ambizioso ma possibile, a realizzarle con una pianificazione progettuale già pronta nelle linee generali. Noi di INSIEME siamo orgogliosi di essere i primi ad aver fatta propria una cosa del genere e saremo fieri quando questa sarà realizzata sotto la nostra egida. L’iniziativa può essere tranquillamente posta in essere perché gli italiani all’estero sono tanti e vivono di risorse proprie. Essi hanno il denaro, essendo tanti, e le capacità per riuscire. E poi non è detto che altri network non siano incentivati a dare la loro collaborazione, compreso quelli italiani di madre patria. Tutto sta a provarci. Ma a quel punto, e questo nei migliori auspici, a cosa serviranno le collaborazioni di altri network?

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