XVIII Festival Internazionale della Chitarra a L’Aquila

Di Carlo Di Stanislao

Si parte sabato 1° settembre, alle 21, in quel luogo della cultura che vuole ostinatamente resistere che è il MU.SP.A.C., in Piazza D’Arti a L’Aquila, con un concerto-evento che vedrà protagonisti Christina Schorn alla chitarra, Ivan Mancineli alla marimba e il Quintetto d’Archi dell’ Orchestra Benedetto Marcello, diretto dal maestro Pasquale Veleno.
La serata, intitolata “Re-Play”, con sottotitolo “Nuove Musiche”, sarà la prima dell’ampio ed innovativo programma del XVIII Festival Internazionale della Chitarra, evento curato dal maestro e concertista di fama internazionale Agostino Valente, realizzato dalla Società Aquila dei Concerti Barattelli, dalla Associazione Festival Internazionale della Chitarra, dalla Associazione Chitarristica Aquilana e dal Conservatorio di Musica A. Casella de L’Aquila.
Il duo del primo concerto è stato più volte in Abruzzo, ad esempio a Vasto nel 2010, dove aveva incantato il pubblico con partiture di Brad Hufft, Vito Palumbo, Raffaele Bellafronte, Helmut Jasbar, Terry Riley e Balz Trumphy.
Poi una lunga e trionfale tournèe americana ed ancora un recital nella Sala Barocca del Palazzo dell'Antico Municipio di Vienna, al prestigioso Wiener Gitarrefestival.
E nel 2011, a Teramo, con il locale Quintetto d’Archi della Orchestra Benedetto Marcello del maestro Veleno, per inaugurare la stagione concertistica dello scorso anno, con musiche di compositori italiani quali Luigi Pizzaleo, Luca Lombardi, Stefano Taglietti e stranieri, come Rudolf Kelterborn, Balz Trümpy ed Helmut Jasbar.
Dopo questo primo assaggio, il festival aquilano proseguirà, il 4 settembre, sempre alle 21, nella splendida chiesa di S. Giuseppe Artigiano, in via Sassa, con l’Ensambre 05 (composto da Massimo Felici, Maurizio Grandinetti, Daniele De Pascalis e Nando De Modugno), che si produrrà nel recital “Portraits” di John Cage e Sophia Gubaidolina, un’opera che è incentrata su un famoso assioma di Cage: “tutto quel che suona è musica”, con una partitura apparentemente anarchica ma in realtà coinvolgente, dinamica, sempre sorprende ed estremamente innovativa.
Si continua il 6 settembre, nella chiesa di San Panfilo di Villa Grande di Torninparte, sempre alle 9 di sera, con il concerto (musiche di Bach, Scarlatti e Villa-Lobos), di Adalisa Castellaneta, la cui intensa attività concertistica l’ha condotta ad esibirsi in noti centri musicali in Italia e all’estero, suonando per importanti Festivals e Società di concerti, tra i quali: il Festival di Lubiana, l’International Festival “Kiev Summer Music Evenings”, il Festival Arena di Verona (inaugurazione), Festival della Valle d’Itria ed Euromusica.
L’artista, con temperamento fervido e ben formato, sostenuto da una tecnica strumentale ineccepibile e soprattutto un suono pieno, robusto, calibrato e carico di espressività, presenterà un programma vario e ben articolato, sia sul piano tecnico che interpretativo.
E si continua, sabato 8 alle 21, ancora al MU.SP.A.C., in Piazza D’Arti, con Pablo Montagne: chitarrista, improvvisatore, compositore, virtuoso della chitarra elettrica e grande allievo di L.Candelori, I.DeAngelis e M.Vallois, che presenterà il suo concerto “The Sharp Edge”, sul ruolo alchemico e trasformativo della musica ed insieme, in parte, tributo al rock, reinventato in ambito stilistico e coniugato con i classici.
Infine, domenica 9, in chiusura, nell’Aula Magna del Conservatorio Casella, alle 21, “Recital” di Carlo Marchionne (che durante i giorni del Festival terrà presso lo stesso Conservatorio anche una Master-Class), considerato uno dei maggiori chitarristici oggi presenti nel panorama internazionale, con una formazione che spazia dalla musica classica al flamenco, al jazz, e che gli consente di trovarsi a suo agio tra i più svariati stili musicali.
Vincitore di numerosi premi in concorsi nazionali ed internazionali (Ancona 1979/80, Parma 1981, “Mauro Giuliani” 1982, “Ville de Sabié” 1985, Gargnano 1989, “N. Paganini” 1991, “Città di Latina” 1992), nel corso della sua carriera si è esibito (da solista, con orchestra e in svariate formazioni da camera) per numerosissimi festival in tutta Europa (Italia, Spagna, Francia, Olanda, Inghilterra, Repubblica Ceca, Germania, Austria, Russia, Ucraina, Polonia, Romania, Svezia, Croazia).
Nel 1997, in occasione del 200 anniversario della nascita di Franz Schubert, ha trascritto e inciso, insieme con il tenore C. Rosel, l’intero ciclo Die schöne Müllerin e del suo primo CD da solista (Telemann: 12 Fantasie per violino, Kreuzberg Records) la stampa specializzata ha scritto semplicemente “… this is a disc in an hundred …”; frase che faccio mia per dire “questa edizione ti fa onore” per ringraziare l’organizatore Agostino Valente, capace di mettere in piedi un programma tanto ricco e prestigioso, in un momento di così grande difficoltà e non solo economica, con una assenza totale di contributi da parte dei vari enti, tanto da impedire la replica, anche sulla costa teramana, della manifestazione, come invece accudato nei due anni precedenti.

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