IL CARINALE BAGNASCO DICE SOLTANTO OGGI QUANTO HO SCRITTO IO ORMAI DA DIVERSI ANNI… NON SI POSSONO CHIUDERE LE STALLE QUANDO I BUOI SONO SCAPPATI

Mi fanno specie le parole dell’alto prelato del Vaticano secondo cui è necessario rifondare lo stato e la politica. Posso capire che, a suo tempo e nella sua posizione, per Bagnasco non fosse particolarmente riconducibile al suo ruolo quello di esporsi a 360 gradi sia nei confronti dello stato che delle istituzioni, per cui, in questa difficile realtà congiunturale, non mi resta che concedergli qualche attenuante a suo favore.

Egli dice, papale papale :

“Quando per interessi economici, sull'uomo prevale il profitto, oppure, per ricerca di consenso, prevalgono visioni particolaristiche e distorte, le conseguenze sono devastanti e la società si sfalda perché, superando prospettive ideologiche, è necessario tenere ben saldo il legame con quei valori che fanno parte della nostra storia e ne costituiscono il tessuto profondo: tessuto che a qualcuno sembra talmente acquisito da non aver bisogno di attenzione e di presidio alcuno, e da altri è guardato con sospetto o insofferenza come se fosse un intralcio al progresso”.

Con tutto rispetto per il Cardinale vorrei ricordare che, non soltanto su questo quotidiano on line, ma anche su altri di tipo cartaceo, avevo detto che, rebus sic stantibus, sarebbe stato necessario da molto tempo mettere tutto in discussione perché altrimenti, di questo passo, le visioni particolaristiche e distorte per raggiungere un obiettivo, finiscono per inquinare tutto, come ha fatto il berlusconismo che, a mio parere, ha seminato storture sociali, legali, giudiziarie, istituzionali, ma anche di costume, il cui prodotto tuttora in incubazione dopo la mala-semina, del tutto avversa al bene comune, continuerà a svilupparsi ancora per lungo tempo. E ciò, soprattutto a danno delle nuove generazioni.

Il problema sta nel fatto che non esistono più le condizioni per mettere tutto in discussione e che, per farlo, il Paese rischia grosso…lascio a chi mi legge capirne il senso.
Ne è prova provata che, mai come durante questi ultimi anni, la politica ha assunto un ruolo talmente irricevibile da parte della società, tanto da diventare quasi un fastidio quotidiano per la coscienza collettiva.
Mi vien anche da pensare che, se il Vaticano oggi si espone in maniera tanto forte, per bocca di Bagnasco, debordando come non mai dalla gestione del potere spirituale, ciò stia a significare a tutto tondo che anche il Vangelo secondo Matteo andrebbe messo in discussione, soprattutto quando dice ::
“Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre….”

Provate a dire questo ad un cassintegrato oppure ad un disoccupato…che stanno cercando un lavoro per guadagnare il pane con il sudore della fronte. E mi fermo qui… per non mettere in imbarazzo il Vangelo secondo Matteo, anche se queste parole vanno lette in un contesto estensivo di altra natura.

ARNALDO DE PORTI

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