STABILITA’

La stasi estiva è stata breve, anche tenuto conto di una crisieconomica “infinita”.Monti continua a muoversi nell’intricata selvadelle riforme. Quelle che, però, aspettiamo sono ancora in “pectore”.L’Esecutivo “Tecnico” ha più poche carte da giocare e neppurevincenti. Prima delle elezioni, certi problemi strutturali d’Italiahanno da essere affrontati e, possibilmente, risolti. Sotto questoprofilo, il Professore non c’entra; semmai sono i politici che nedovranno rispondere al popolo italiano. Il prossimo esecutivo dovràgestire importanti riforme; non ultima quella del nostro sistemaelettorale. Meglio non fare la parte degli “sprovveduti” non sarebbeopportuno anche per chi rema contro un Governo d’intesa. Quello cheresta difficile è l’aspetto economico della realtà nazionale. Siamoalla deriva e ce ne rendiamo sin troppo conto. Oltre certi limiti,però, sarebbe meglio non inoltrarsi per evitare “trappole” infide chepotrebbero stravolgere le strategie anche dei più impegnati. Sulfronte della stabilità si stanno accentrando le nostre perplessità.Per garantire le premesse per una ripresa ci vuole la coerenza e lacostanza di statisti che proprio ci mancano. Ora che i fatti sononoti, non resta che concretizzare una linea politica che si discostida quella di Monti che, a torto o a ragione, è andato oltre la lineadei precedenti Esecutivi. Insomma, ci chiediamo quando i Partitisaranno in grado di presentare i loro programmi, senza stravolgere ipochi fatti in positivo che ancora ci sono in questo Bel Paese. Se lariforma della legge elettorale vedesse la luce prima delleconsultazioni politiche generali della prossima primavera, allora ogniprevisione sarebbe priva di fondamento. Con differenti prospetticorrelati al Potere Legislativo ed Esecutivo, ogni Partito potrebbeessere non in grado d’adeguarsi e certe alleanze sarebberoimpossibili. Eppure, e lo riproponiamo, la questione della stabilità,resta la realtà in prima linea. In questi mesi, ci auguriamo d’averel’opportunità d’affrontare situazioni meno amare di quelle che stiamosopportando senza la certezza che la strada che stiamo seguendo siaquella giusta. Questa pausa elettorale, che c’è sembrata eterna,dovrebbe, almeno, servirci da monito per evitare altri passi falsi. Laspeculazione è stata, e resta, una delle cause della nostrabancarotta. Gli eventi sono stati la risultante di una somma d’erroriche potevano essere evitati. E’ dall’inizio del nuovo secolo cheabbiamo iniziato a preoccuparci. Mentre Maggioranza ed Opposizioneavrebbero potuto evitare certe relazioni di scontro che non hannofavorito proprio nessuno. Quello che speriamo, sicuri di non essere isoli, è che la Squadra Monti lasci il teatro operativo nazionale.Basta con i “Tecnici”. Asettici ed apolitici. Meglio tornare aldibattito, ma con idee più chiare. Sempre che sia assicurata lastabilità. Altrimenti la XVII Legislatura sarebbe destinata a vitabreve.

Giorgio Brignola

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