. Segnalati diversi casi Sono molteplici le segnalazioni pervenute allo “Sportello dei Diritti”in merito a diversi casi di infezioni cutanee contratte da bambini eadulti villeggianti nelle zone balneari. Non si tratta di epidemie odi fatti solo e sempre connessi all'inquinamento delle acque marine,alla scarsa pulizia delle spiagge o ancor peggio di quella personale,fattori comunque determinanti per l'insorgere ed il diffondersi ditali fastidiosi problemi, ma il più delle volte, per quanto é datosapere da chi ci ha provveduto a segnalare i casi, di “impetigine”.Queste patologie dell'epidermide che colpiscono soprattutto la cutepiù delicata come quella dei bambini, sono ormai un leit motiv deipiccoli rischi connessi alle vacanze al mare. L’ impetigine si manifesta con arrossamenti, bollicine o vescichetteche si formano sulle zone scoperte del corpo (viso, braccia, gambe) maanche sul tronco, per esempio nei casi in cui si sta troppo in costumeda bagno. É una infezione batterica molto contagiosa, facile dacontrarre sulla spiaggia a causa della folla e della presenza difattori inquinanti sia della sabbia che delle acque marine, e anche senon è una patologia grave va affrontata con l’aiuto competente di unmedico e mai con “il fai da te” o con cremine passate dalla vicina diombrellone. Solo gli esperti possono consigliare i farmaci adatti e,se è il caso, gli antibiotici. Per prevenire l’impetigine sonosufficienti le regole più elementari dell’igiene: sciacquarsi e far ladoccia spesso, soprattutto farla dopo essere usciti dal mare. Evitaredi grattarsi troppo, se punti da un insetto, per non lasciare la pelleferita scoperta e buona preda dell’attacco batterico. Infine, nonfiniremo mai di ripetere di essere attenti a stare troppo al sole. Stare esposti nelle fasce orarie più calde o comunque per molto tempoé sempre dannoso, indipendentemente dagli effetti immediati e dall'etàanche se i più piccoli sono ancora più a rischio, ma in caso diattacco batterico la pelle già infiammata è un accesso “comodo”all’organismo. L'ampia diffusione dei contagi specie nei periodi clou delle ferieagostane ha indotto Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello deiDiritti” ad allertare e far ricordare le semplici regole su descrittea chi si reca in vacanza presso le località balneari nostrane che inquesti ultimi giorni di agosto dopo aver subito le ondate di turistidei giorni scorsi non sempre presentano sufficienti livelli di puliziaper non dire che sono oggettivamente sporche. Ma é sempre giusto far presente che fenomeni di tal tipo, speciequando raggiungono ampia diffusione non dipendono solo dalleaccortezze che utilizzano i vacanzieri. Pertanto, é corretto ricordare ai Sindaci, in quanto anche AutoritàSanitaria e all’ASL per quanto di competenza di voler adottare tuttiquei provvedimenti consequenziali atti a garantire l’ igiene delle spiagge che sono sotto la loro custodia al fine diprendere le opportune misure di profilassi per evitare la diffusionedei contagi.