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La questione umanitaria dei residenti del Campo Ashraf poterbbe trovare una reale e pacifica soluzione in seguito alla coraggiosa proposta della signora Maryam Rajavi

Care/Cari deputati

La questione umanitaria dei residenti del Campo Ashraf poterbbe trovare una reale e pacifica soluzione in seguito alla coraggiosa proposta della signora Maryam Rajavi. Nonostante che il governo iracheno non mostri ancora l’intenzione giusta per rispondere alle richieste di carattere umanitario essenziali dei rifugiati iraniani in Iraq, la Presidente del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana ha chiesto, il 23 agosto , di effettuare il trasferimento di un sesto gruppo di 400 persone a Camp Liberty. Ora si deve chiedere fermamente al rappresentante del Segretario dell’ONU, Martin Kobler e al governo americano di premere sul governo iracheno di non ostacolare il corso del trasferimento, garantendo le richiste minime.
I successi del trasferimento dei residenti dal Campo Ashraf al campo Liberty sono frutto di un immane lavoro svolto da Maryam Rajavi, ma siamo, purtruppo ancora a meta strada. Dobbiamo chiedere al Segretario dell’ONU e alla Navi Pillay alto Commissario delle Nazione Unite per i Diritti Umani e al Antonio Guterres Alto Commissariato delle Nazione Unite per i Rifugiati di intervenire a con i loro comunicati appoggiano la proposta di Maryam Rajavi e chiedano al governo iracheno di esaudire le richieste dei rifugiati iraniani. Bisogna che il governo iracheno decida per la soluzione della questione dei chiedenti asilo iraniani in Iraq, anzicche ubbedire gli ordini del dittatore iraniano, Khamenei. Nel caso di collaborazione del governo iracheno la questione potrà trovare una soluzione anche in una sola giornata.
Le richieste sono: il fornimento dell’energia elettrica con il trasferimento dei generatori, in particolare i 6 principali, l’installazione del sistema idrico e il relativo rodaggio. La possibilità di vendere i beni e i patrimoni dei residenti, vista che sono privi di altri redditi. Il governo iracheno non può bloccare tutto per alcuni mezzi di trasporto, autobotte, rete di fognatura o molini per spostare i carichi. Le richieste dei chiedenti asilo iraniani in Iraq sono davvero il minimo per potere condurre una vita digntosa.
Ecco il comunicato del CNRI sulla posizione della presidente Rajavi:
Maryam Rajavi:
Come gesto di buona volontà, il residenti di Ashraf daranno inizio al 6° convoglio
Ci si aspetta che gli Stati Uniti confermeranno pubblicamente i loro impegni di affrontare la questione della rimozione dalla lista come sottolineato dal Segretario Clinton, della sicurezza e incolumità dei residenti ed un reale sforzo per risolvere le questioni umanitarie
Maryam Rajavi, Presidente eletto del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana ha dichiarato: “Come gesto di buona volontà, i residenti di Ashraf daranno inizio alla partenza del 6° convoglio di 400 residenti da Campo Ashraf a Camp Liberty il 23 Agosto”.
Ha aggiunto: “I residenti si aspettano e prevedono che il completamento del convoglio 6 verrà seguito da una dichiarazione pubblica da parte del Governo degli Stati Uniti che riconosca la collaborazione dei residenti di Ashraf e ripeta e confermi l'impegno degli Stati Uniti a:
(i) affrontare la questione della designazione di FTO (Organizzazione Terroristica Straniera) e della rimozione da questa lista, come sottolineato dal Segretario Clinton il 29 Febbraio 2012, riconoscendo che la decisione della Corte di Appello Federale del Distretto di Columbia richiede che il Segretario di Stato prenda una decisione riguardo alla designazione di FTO dell'OMPI (MEK), per il 1° Ottobre 2012;
(ii) un reale sforzo di risolvere le restanti questioni umanitarie a Liberty, che influiscono materialmente sulla vita quotidiana dei residenti, compresi i meccanismi sostenibili per fornire acqua ed elettricità; e
(iii) salvaguardare la salvezza e l'incolumità dei residenti fino a che non si trasferiranno in paesi terzi fuori dall'Iraq, pienamente cosciente del fatto che questo risultato, universalmente auspicato, non potrà realizzarsi velocemente senza la rimozione dalla lista.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
17 Agosto 2012
Mahmoud Hakamian

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