Andrea Bertozzi, nuovo Console Generale d’Italia di Ginevra

Andrea Bertozzi, nuovo Console Generale d’Italia di Ginevra, approda nella Città di Calvino con la consapevolezza dell’importanza del suo impegno, personale e professionale, con una grande Circoscrizione dove ha competenza per i Cantoni di Ginevra, Vaud e Friburgo.
Sicuro delle sue capacità acquisite da una lunga esperienza professionale, il Console Bertozzi ha le idee chiare di come migliorare i servizi consolari volte a soddisfare le esigenze dei connazionali.

Il Console Generale Anrea Bertozzi, ha gentilmente concesso questa intervista alla SAIG di cui vi proponiamo.

Signor Console, ci racconti di lei e della sua esperienza professionale.

Vorrei innanzitutto approfittare di questa intervista per mandare un cordiale saluto a tutta la collettività italiana nella circoscrizione del Consolato Generale di Ginevra. Per quanto mi riguarda, sono nato a Roma e provengo da una famiglia di varia origine regionale: i miei quattro nonni erano nati il Emilia-Romagna, Umbria, Calabria e Veneto. Insomma, una famiglia molto “italiana”.

Mi sono laureato in giurisprudenza a Roma e dopo il servizio militare sono entrato, poco più di 20 anni fa, nella carriera diplomatica al Ministero degli Esteri. La prima fase del mio lavoro è stata molto “latinoamericana”. Ho lavorato infatti in Ambasciata in Bolivia ed Uruguay, sede quest’ultima ove ho avuto modo di conoscere a fondo la straordinaria e vitale realtà di una delle collettività italiane più grandi al mondo. Tornato a Roma, mi sono occupato per tre anni delle tematiche relative all’immigrazione ed agli stranieri in Italia. Ripartito per l’estero, ho passato 4 splendidi anni in Giappone, ove ho diretto l’Ufficio commerciale dell’Ambasciata. Ancora a Roma, dal 2009 e sino a qualche giorno fa, sono stato a capo dell’Ufficio che tratta le politiche settoriali dell’Unione Europea, ivi incluse quelle di carattere economico-finanziario e relative alle note recenti vicende che hanno interessato l’area Euro. Come potete immaginare, è stato un periodo molto impegnativo, non facile per l’Unione Europea e per l’Italia. Sono convinto tuttavia che da questa fase l’edificio europeo uscirà più solido di prima.

Che impressione ha di Ginevra?

Non avevo mai visitato Ginevra in precedenza. La mia prima impressione (e come è noto, c’è solo un’occasione per avere una prima impressione) è ottima. Il clima decisamente estivo dei miei primi giorni ha certamente aiutato, ma la sensazione è quella di essere in una bella città, verde, molto ben organizzata, ordinata, vivace, internazionale. Sono certo che, anche da un punto di vista personale, la mia famiglia ed io ci troveremo benissimo.

Da un anno ormai, la giurisdizione della Circoscrizione consolare di Ginevra, comprende cinque cantoni della Svizzera, come intende assolvere il suo compito su questo vasto territorio che comprende quasi tutta la Svizzera Romanda?

E’ certamente una sfida. Il Consolato si trova a dover gestire una nuova realtà: la collettività è praticamente raddoppiata e si trova ora in un territorio molto esteso. Questo significa che dobbiamo procedere a qualche “aggiustamento“ per tenere conto di una situazione diversa rispetto al passato. Ho avvertito al riguardo qualche criticità, su cui rifletteremo con attenzione. Conto molto sulla collaborazione di tutti, ed in particolare dei COMITES – con alcuni dei quali sono già in contatto – per continuare a migliorare i servizi offerti dal Consolato. Per parte mia, intendo visitare presto le realtà locali incluse nella circoscrizione, al fine di raccogliere eventuali ulteriori elementi utili a migliorare il servizio.

Quali sono le sue priorità e gli obiettivi del suo mandato a Ginevra?

La priorità è senz’altro quella di fornire un servizio sempre più efficiente per i connazionali, oltre che quella di svolgere un’azione di promozione dell’Italia sul piano commerciale e culturale. In questa prospettiva, mi piacerebbe stabilire quanto più possibile un “filo diretto” di comunicazione. Chi vuole scrivermi potrà farlo al seguente indirizzo: console.ginevra@esteri.it.

Colgo qui l’occasione per sottolineare un aspetto che mi sta molto a cuore. L’informatizzazione dei servizi consolari ha avuto una rapidissima e positiva evoluzione in questi ultimi anni. Occorre quindi trarne pieno beneficio in termini di qualità e rapidità dei servizi. Inviterei quindi tutti a consultare il nostro sito web, sul quale continueremo a pubblicare le informazioni relative alle pratiche da avviare in Consolato. In tempi di risorse limitate, umane e finanziarie, sono infatti convinto che l’utilizzazione delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie sia uno strumento prezioso per migliorare il rapporto tra il Consolato e l’utenza.

Mi ricollego poi a quanto detto in precedenza sulle sfide da raccogliere, che diventano di conseguenza anche obiettivi da raggiungere. In questo impegnativo compito posso contare su una ottima squadra di collaboratori e su due elementi di grande conforto: l’eccellente lavoro fatto dal mio predecessore, Alberto Colella, e la sensibilità e l’esperienza sulle tematiche concernenti le nostre collettività all’estero dell’Ambasciatore a Berna, Carla Zuppetti.

In qualità di Provveditore agli studi, cosa pensa dei corsi di lingua italiana ?

Sono arrivato in piena estate, ma mi sono reso conto dell’importanza che rivestono i corsi di lingua italiana in questa circoscrizione consolare. la pausa estiva non mi ha permesso ancora di avere un contatto diretto ed approfondito con insegnanti ed enti gestori ed Autorità locali. Se mi permette faccio dunque riserva di darle tra qualche tempo una risposta più approfondita sulla realtà dei corsi che ci riguardano più direttamente. Sul piano generale, la lingua è l’anima di un Paese, l’elemento forse più qualificante della sua originalità storico-culturale. E’ anche per questo che l’Italia ha sempre profuso uno sforzo straordinario per assicurare l’insegnamento dell’italiano all’estero.

Il ruolo delle rappresentanze delle collettività italiane, nella maniera del possibile, hanno il dovere di collaborare con le istituzioni ed i suoi rappresentanti per facilitare il compito tanto complesso di quest’ultimi. La SAIG (Società delle Associazioni Italiane di Ginevra) le augura un buon lavoro e una piacevole permanenza a Ginevra.

C. Vaccaro

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