Alcol e guida: pesante condanna per chi non riesce a soffiare nell’etilometro

Mano pesante della Giustizia per l’automobilista ubriaco che nonriesce a soffiare per la seconda volta nell’etilometro dopo esserestato sottoposto al primo esame che aveva verificato un’alta presenzadi alcol. A sottolinearlo è Giovanni D’Agata, fondatore dello“Sportello dei Diritti” in un momento, quale quello delle ferie diferragosto, in cui s’intensificano i controlli sulle strade italiane equotidianamente vengono sorpresi dagli agenti di polizia stradalemigliaia di cittadini alla guida in stato di ebbrezza o sottol’effetto di sostanze stupefacenti specie nelle vie contigue a localie discoteche. Nel caso in questione, la IV sezione penale della Corte di cassazione,con la recente sentenza n. 27940 del 12 luglio 2012 ha confermato lacondanna per la sanzione più grave prevista dall'articolo 186 letterac) del codice della strada che attualmente prevede l'ammenda da euro1.500 a euro 6.000, l'arresto da sei mesi ad un anno, nonché lasanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente diguida da uno a due anni e la confisca del veicolo se lo stessoappartiene all’automobilista sorpreso in tale stato. Sulle strade nostrane accade, infatti, soventemente che colui che sitrova alla guida accetti di sottoporsi al controllo dell'etilometrosalvo poi pentirsi quando viene sorpreso in stato di ebbrezzaall’esito del primo soffio nell’alcol test, con conseguentecomportamento inadeguato per l'effettuazione del secondo esameobbligatorio che dev’essere praticato a distanza temporale di almenocinque minuti dal primo. Nella fattispecie, in particolare, l’automobilista fermato dallapolizia in pesante stato di ebbrezza alla prima prova conl'etilometro, ma che non era riuscito a ripetere il controllo, erastato condannato in sede d’appello per la violazione del citatoarticolo 186 lettera c) ed aveva proposto ricorso per Cassazioneavverso tale decisione. Il collegio di piazza Cavour ha confermato la condanna inflitta insecondo grado. “La guida sotto l'influenza dell'alcool”, infatti, così recita iltitolo dell’articolo in questione, attualmente prevede tre diverseipotesi sanzionatorie proporzionali alla quantità di alcol assunto.Com’è noto, però è ancora possibile che gli agenti di polstradaaccertino lo stato di alterazione in base ai sintomi rilevati. Equesto non determina necessariamente l'individuazione dellafattispecie sanzionatoria più leggera, peraltro attualmentedepenalizzata. La decisione in commento, spiega Giovanni D’Agata, è un’ulterioreconferma che mettersi alla guida in stato di ebbrezza o sottol’effetto di sostanze stupefacenti è un pericolo per gli altri e perse stessi anche quando si è fortunati a non provocare incidenti. Non resta che consigliare a quei gruppi di giovani che comunque non nevogliono fare a meno, di procedere ad una turnazione nel mettersi allaguida individuando preventivamente chi dovrà essere il conducente perla serata che dovrà mantenersi completamente sobrio.

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