La necessità  di abolire In Italia, le vendite allo scoperto, la trattazione dei derivati che servono solo a creare danni ai risparmiatori e alla produzione, di ridurre le tasse del 10%

L'evasione fiscale è il vero problema strutturale del paese. La distribuzione
del carico tributario grava in gran parte sulle spalle di lavoratori e
pensionati, costretti a pagare circa l'80% del gettito fiscale, pur detenendo
solo il 30% della ricchezza nazionale. Uno squilibrio, alimentato da
un'evasione fiscale record, che non ha precedenti nei Paesi avanzati.
Un panorama esplosivo, in grado di rompere il patto sociale su cui si fonda lo
Sato e di minare la sostenibilità del sistema produttivo.

Mario Draghi non può salvare l’euro da solo . Il 26 luglio ha detto che la BCE
avrebbe fatto quanto necessario per preservare l’Euro, e rafforzato ciò con
una bella frase: “ Credetemi questo sarà sufficiente”. La scorsa settimana
sono seguite dichiarazioni ufficiali “ la BCE può intraprendere acquisti di
titoli dei paesi deboli tesi ad abbassare i costi di finanziamento degli
stessi”. Gli ottimisti sperano che Draghi stia cercando di porre fine all’
incertezza politica che ha caratterizzato la crisi dell’euro. Fino al 2008
molti investitori pensavano che ci fossero grandi salvataggi potenziali
impliciti nella struttura dell'unione monetaria – una vista riflessa nei
rendimenti quasi identici su bond tedeschi, greci, italiani e spagnoli. Questa
fiducia, invece è crollata a seguito di eventi come Irlanda,Portogallo e Grecia
che hanno dimostrato che la BCE non potrebbe sostenere tutto il debito
pubblico indipendentemente dalle circostanze. Se la promessa di incondizionato
e illimitato “sostegno” fosse ripristinata, si sarebbe trovato il genio nella
lampada. Ma quando non si è riusciti ad offrire azioni concrete per allentare
la politica monetaria sia abbassando il tasso di sconto o con l’acquisto di
obbligazioni i mercati europei sono affondati. L’area euro ha molti problemi :
una mancanza di competitività in periferia, una crescita bassa in paesi come
il Portogallo e l’Italia, un sistema profondamente danneggiato delle finanze
pubbliche in Grecia e Spagna, una forza lavoro che non è flessibile per
muoversi dove c’è il lavoro. La maggior parte dei problemi non è risolvibile
solo con la riduzione dei tassi di sconto e dei tassi di interesse su tutta la
linea. Vi è la necessità di abolire, In Italia, le vendite allo scoperto, la
trattazione dei derivati che servono solo a creare danni ai risparmiatori e
al mercato della produzione, di ridurre le tasse del 10% utilizzando i
sistemi tecnologici per eradicare l’evasione e l’esportazione illecita dei
capitali, di sburocratizzare dei mille laccioli che imbufaliscono la vita dei
cittadini e negano il formarsi di nuove attività imprenditoriali. Non farebbe
male diventare meno esterofili e consumare prodotti industriali a km 0,
soprattutto in periodi di recessione . Ma il problema dei problemi è l’
instabilità politica . La BCE sembra imbrigliata e non abbassa il tasso di
sconto, le liti politiche tra chi chiede risorse perché ne ha bisogno e chi
le nega perché le ritiene sprecate impediscono delle decisioni rapide. Ecco
perché dal guado ci dobbiamo tirar su da soli. Ma certo non lo potrà fare chi
vuole mantenere privilegi, vitalizi, stipendi da capogiro, pensioni d’oro
gabellando il reddito fisso. E non è poi cosi necessario spendere, tanti e
tanti miliardi, in infrastrutture in questi periodi di magra. Infrastrutture
che non servono e che vengono illustrate come motori del rilancio del paese.
Non è poi così vero. La priorità è salvare il sistema produttivo italiano? L’
euro si salva se salviamo il sistema produttivo in generale e quello italiano
in particolare. Ma troppi italiani preferiscono salvare se stessi e non badano
al l’interesse generale: evasori, esportatori illegali di capitale ecc.

Sig.r PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

c.a. Presidente del Consiglio

Ministro del Tesoro

p.c. Presidente del Senato

p.c. Presidente della Camera

p.c. Presidente Consob

Banca D'Italia

Oggetto : DERIVATI-TAGLIO ALLE SPESE-EVASIONE-CORRUZIONE-EURO

L'economia reale del mondo sta pagando le conseguenze di un capitalismo
sfrenato, lasciato a briglie sciolte. Una finanza che ha perso il ruolo
legato all'economia e che è ormai fine a se stessa. Basti far riferimento al
caso dei mutui sub- prime americani: che non sono stati l'UNICA causa della
crisi. La radice del problema è da ravvisare, anche, in tutte quelle operazioni
di breve termine e movimenti speculativi che hanno distrutto il capitale
sociale, che continuano a inoculare veleno all'interno del sistema, annullando
la fiducia ovunque. Le dimensioni sono drammatiche e la situazione peggiorerà
, se verrà lasciato che le operazioni speculative proseguano al ritmo di 3.000
miliardi $ giorno.
L'Italia deve agire sulle cause della crisi mediante :

REGOLAMENTAZIONE FINANZA:
Servono norme per vietare le vendite allo scoperto dei titoli di stato e
delle azioni, come avviene nei grandi paesi europei (v.Germania). Oggi la
libertà di azione avvantaggia solamente la speculazione creando forti scossoni
alla stabilità economica . Positivo in un mercato degno di questo nome
prevedere l’eliminazione dei derivati, toxic bond , cds ecc. La finanza
creativa non lascerà scampo se non si attuano scelte appropriate. L'Italia
ha uno spread di circa 440 p.b. rispetto ai bund. Questa differenza porta
ad esborsi enormi rispetto alla situazione finanziaria reale. Lasciando gli
scommettitori liberi, il governo rincorrerà sempre i problemi con soluzioni
che peggiorano, nella stragrande maggioranza, le condizioni delle persone a
reddito fisso.

SALVARE LE BANCHE?
Quegli istituti che hanno lavorato per creare bolle ( valori eclatanti,denaro
virtuale; che genera aumento dei prezzi ed inflazione ) che alla fine
scoppiano, dovremmo salvarli? Essi hanno lavorato contro la società , drenando
denaro e risorse reali e lasciando in carenza di liquidità le attività
quotidiane. Esse hanno pregiudicato la vita di migliaia di imprese ; tante
hanno chiuso pur avendo commesse e fatture da incassare , ma non avevano
disponibilità di liquidità per pagare fornitori, contributi e tasse. Troppe
banche si sono dedicate alla speculazione , utilizzando anche i risparmi dei
cittadini per tali attività. E quando le cose andavano bene i profitti venivano
girati in dividendi. I dirigenti si riservavano stipendi e bonus stratosferici,
mentre quando le cose vanno male si chiedono ai cittadini più tasse e il taglio
di servizi, del welfare ecc per salvarle .

Questi istituti vanno trattati alla stregua di qualsiasi azienda che non crea
utili : vanno messi in liquidazione vendendo gli sportelli ad altre banche o
nazionalizzandoli a costo zero.
Non è ammesso salvare, con le tasse, chi ha dimostrato solo di essere “
CROUPIER DELLA FINANZA” ! Con le loro attività hanno pregiudicato il lavoro ai
cittadini pregiudicandone attività, risparmio e futuro. I cittadini non hanno
nessun dovere morale o interesse economico per salvarle : il fallimento di una
banca ogni tanto è salutare per l’economia di mercato. I politici anziché
salvarle, dovrebbero scrivere le regole per evitare il tip-tap delle vendite
allo scoperto e per eliminare i derivati o finiremo come la GRECIA e la
Spagna . Ormai siamo nudi di fronte al mondo e non abbiamo scudi a difesa come
spesso ci vogliono far credere.

INFRASTRUTTURE E IMMOBILI: non si può spendere su beni che non servono,
almeno per i prossimi anni (visto che ci sono sei milioni di abitazioni
invendute , centinaia di nuovi opifici vuoti e infrastrutture utilizzate
al 70% delle potenzialità). Il provvedimento più importante che il governo si
appresta a varare riguarda infrastrutture fisiche come fosse una priorità. Che
beneficio arreca ad un’impresa risparmiare mezz’ora fra Orte e Venezia se poi
deve attendere dieci anni per la risoluzione di una causa civile, più di un
anno per essere pagata da un’amministrazione pubblica . Un dipendente deve
aspettare due anni per sapere se potrà essere reintegrato nell’azienda in cui è
stato licenziato. Ad un paese post industriale come l’Italia non servono
autostrade, ma misure per la protezione del territorio e la manutenzione
ordinaria e straordinaria di quelle esistenti. Le priorità sono altre , servono
infrastrutture di altro tipo : una giustizia veloce, certezza del diritto,
regolamenti snelli, un’amministrazione pubblica che faccia il suo dovere senza
imporre enormi costi ai cittadini e alle imprese, un’università che formi
capitale umano e buona ricerca e una lotta efficace alla criminalità
organizzata. Certo, più strade non dovrebbero impedire di fare queste riforme,
ma quando si progettano infrastrutture lo si fa perché bloccati da mille
“vincoli” non si riesce ad attuare le vere riforme. Più facile costruire
strade . Purtroppo non è ubriacandoci di asfalto e traverse ferroviarie che il
paese ricomincerà a crescere. Senza contare che con tassi sul debito pubblico
al 6% non ci si può indebitare ulteriormente per non incorrere in un default
sul medio periodo (5 anni). Per crescere servono delle banche che utilizzano il
risparmio dei cittadini nell’economia e non nella speculazione, servono tagli
fino al 70% sugli stipendi dei manager pubblici, immettere nel mercato dei
fondi immobiliari immobili e terreni dello stato, non utilizzati, senza
svenderli.
Il valore complessivo di questi beni diviso in quote su cui tutti possono
deciderne l’acquisizione : diversamente dai titoli di stato esse hanno una
garanzia reale e la liquidità generata può essere girata al 50% per la
diminuzione del debito . Non servono complesse manovre, aste ecc che alla
fine arrivano solo a svendere il patrimonio senza renderlo immediatamente
disponibile . Detto fondo deve essere trasparente, disponibile, liquido e alla
portata di tutti; prevedendo che le quote sia possibile comprarle anche
con titoli di Stato.
Si congelino le nuove infrastrutture, come deciso per il ponte di Messina e
si provveda alla diminuzione delle tasse. Alle imprese costruttrici si
riservino, durante questo periodo, l’ultimazione delle infrastrutture iniziate
, le attività di manutenzione ordinaria dell’ esistente e attività minori
quali marciapiedi, acquedotti, piste ciclabili, parchi pubblici, difesa del
territorio; con costi standardizzati alla media europea.
Siano rivisti tutti i piani di programmazione di edilizia abnormi ( rammento
quelli veneti, tipo Veneto City –Tessera City, Padova CiTy) che
danneggiando la società civile economicamente, sottraendo beni non
riproducibili quali la terra fertile e il paesaggio. La mancanza di liquidità
(quella disponibile delle banche è indirizzata per l’acquisto di titoli di
Stato e non per l’attività produttiva e di consumo ritenute troppo rischiose) ,
la depressione in atto, l’immenso patrimonio disponibile che non trova
acquirenti, hanno creato una bolla immobiliare. Questa esploderà con
conseguenze gravi, per i territori che vogliono immolarsi a tali monumenti di
finanza speculativa ; con un’unica certezza quale la sparizione di aree
agricole e di paesaggi incontaminati. Donando ai comuni rivieraschi smog,
difficoltà agli spostamenti, rischio idraulico e tante negatività
ampiamente conosciute. La liquidità deve essere destinata ad accelerare i
motori dell’industria in via di spegnimento per questa carenza, alla ricerca
e a produzioni ad alto valore aggiunto. Benissimo le premesse per il recupero
dell’area di Porto-Marghera. Ma se gli investimenti si concentrano su questa
area, ben difficile poter pensare di esercitare duplicazioni a Dolo , Tessera o
altrove.

TAGLI ALLE SPESE:
Il rientro del debito deve, in particolar modo, concentrarsi su CONSISTENTI
tagli di spesa; auto blu, spese per la politica ,contributi ai partiti,
contributi ai giornali, spese per l’esercito , troppo onerose per le condizioni
del paese. Le risorse umane, in eccedenza nell’esercito e nei ministeri ecc ,
siano utilizzate per ricalibrare le necessità di personale in altre strutture
con carenze (polizia, finanza, tribunali), e se non reimpiegabili vengano
gestiti con le stesse regole utilizzate per il settore privato. Sarebbe
ingiusto, a pochi mesi da una manovra sulla previdenza (per niente equa) dover
vedere migliaia di persone lasciare il posto con prepensionamenti o incentivi
.

EVASIONE FISCALE E CORRUZIONE :
La maggior parte delle operazioni oggi avvengono al di sotto dei mille euro,
limite deciso dal governo per la tracciabilità . Quindi non ci potranno
essere risultati rilevanti nella lotta all’evasione . Le misure in atto non
fanno altro che controllare, ricontrollare chi le tasse è già obbligato a
pagarle in cerca di errori che portano solo a multe salate per errori formali
di lieve entità e a spese per i pensionati che sono stati obbligati a aprire
un c/c.
Serve una tracciabilità corta al di sotto dei 250 euro e l’efficientamento
tecnologico della struttura di controllo, affinché l’evasione venga
contrastata . Utile prevedere che le persone fisiche detengano gli scontrini
fiscali e le fatture per un paio d’anni e l ‘ ammontare indicato sulla
denuncia dei redditi. Consentendo delle detrazioni fiscali alla consegna di
tale documentazione. Eradicare l'evasione fiscale è una priorità , quanto
tagliare privilegi, sprechi, spese , per questioni di equità e visto il
momento in cui si chiedono sacrifici ai cittadini: senza dimenticare di
contrastare la corruzione, che, spiega la Corte dei Conti , costa allo Stato
decine di MLD.

PREVIDENZA
Provvedere al ricalcolo degli assegni previdenziali in erogazione, che
superano i 4000 Euro. Applicando il calcolo contributivo retroattivo e
garantendo per il 2012 la cifra max. di cui sopra. Aumentando di 30 Euro
mensili le pensioni al minimo.

BANCHE
Nei mercati l’accumulazione del valore monetario dipendeva dalla produzione
industriale di beni e servizi (secondo la formula Denaro-Merce-Denaro). Oggi
gli speculatori (con l’utilizzo di algoritmi e una finanza creativa-virtuale)
gestiscono un sistema di accumulazione particolare in cui il Denaro produce
Denaro senza dover passare attraverso la produzione di alcunché; creazione
fittizia di denaro. Ma ricordando che nulla si crea e nulla si distrugge,
tutto si trasforma. Il risparmio fonte di sudore, di lavoro, di sacrifici , il
risparmio reale con i meccanismi matematici viene spostato nelle caselle
virtuali e piano piano, talvolta anche molto velocemente esso cambia di tasca.
Lasciando ai risparmiatori tasche vuote e futuro incerto. Il risparmio quale
ammontare per i periodi di crisi , per la vecchiaia o per mandare a scuola un
figlio sparisce come le puntate fatte sul gioco delle tre carte.
Le banche tornino a fare da supporto all’economia reale utilizzando la
liquidità nei settori di produzione e di consumo, prendendo le distanze dai
prodotti derivati-mutui sub-prime ecc.
Alla Banca Centrale Europea deve essere chiesto di far scendere il tasso di
sconto allo 0,25% e di riallineare l’Euro in rapporto ai parametri economici
dei paesi che compongono l'Unione Monetaria; la maggior parte dei quali si
trova in difficoltà estrema per l'incapacità di sostenere i debiti in essere e
per la difficoltà a produrre in un mercato depresso . Il valore dell'Euro
dovrebbe attestarsi leggermente al di sotto del dollaro.

AUMENTO DEL PIL

Lo stato e le amministrazioni provvedano al pagamento, dopo sessanta giorni,
dei debiti contratti con le imprese per forniture, servizi e costruzioni
infrastrutturali resi per dare loro ossigeno, provvedendo immediatamente per
gli arretrati.

I prodotti dei paesi asiatici stanno invadendo i nostri mercati con
prodotti iper – competitivi . E’ una partita persa pensare di poter aumentare
il PIL se non si attuano idonee misure per diminuire i prezzi dei nostri
prodotti e aumentare la qualità. *Ci si può arrivare con l’aumento della
produttività, la sburocratizzazione, la diminuzione delle tasse, la diminuzione
del prezzo dell’energia e la diminuzione del costo del lavoro (eliminazione
degli scatti di anzianità).

LIBERALIZZAZIONI : l’utilizzo delle autostrade deve essere libero , togliendo
pedaggi e caselli come contropartita alle enormi tasse pagate e alle accise
sui carburanti. Prevedendo solo per i mezzi stranieri un ticket in rapporto
ai giorni di permanenza in Italia.

IMPOSTA SUL PATRIMONIO
Con un debito che supera i 1945 miliardi di euro non sarebbe controproducente
introdurre un’imposta sui patrimoni che superano 500.000 euro (l’1% darebbe un
gettito di 60 miliardi).

CAPITALI ESPORTATI
Si arrivi a definire norme per la tassazione dei capitali, illegalmente
esportati, con paesi come la Svizzera. Tassazione che deve essere consistente
vista la dubbia provenienza di detti capitali.

GIOCHI D’AZZARDO
Il gioco per tante persone è diventata dipendenza. Una malattia sociale che
sta rovinando parecchie famiglie . In un paese che vuole ritenersi civile essi
andrebbero aboliti e vietati.

LAVORO ( i salari italiani sono tra i più bassi in Europa e da parecchio tempo
congelati , non è poi così urgente toccare l’articolo 18).
Serve l’unificazione dei contributi e il pagamento deve essere posto
completamente a carico dei lavoratori. Ottimo un contratto unico per l’accesso
al lavoro con durata triennale (stesse regole da adottare per il settore
pubblico). Ma finito questo periodo di prova e apprendistato con conferma dell’
assunzione esso deve essere regolato dall’articolo 18 dello S. dei lavoratori.
Si provveda a stracciare tutte le leggi che hanno da sempre agevolato il
lavoro precario. CASSA INTEGRAZIONE E MOBILITA’ dovrebbero gestire periodi
corti ( max. di 3 mesi), questa misura deve essere posta a carico del datore
di lavoro che non potrà avvalersi durante questi periodi di prestazioni in
straordinario o di collaborazioni esterne.
Dal 19 83 ad oggi tutte le aziende si sono liberate del personale in eccesso
con le regole attualmente in vigore, ma spesso sono state solo delle
scremature per togliere dal ciclo produttivo persone che per vari motivi
anzianità o malattia ecc perdevano una quota di energia giovanile.

Il governo deve attuare tutte le misure per diminuire il debito , non
erogare aiuti alle imprese, o mettere a cantiere delle infrastrutture dal
valore strategico inesistente: in un momento i cui la domanda generale di
traffico merci sta scendendo e quello trasportato in treno si avvicina allo 0 .
Molte aziende stanno chiudendo per carenza di domanda, di liquidità e per
problemi di concorrenza ( siderurgia-chimica di base ecc sono settori decotti,
le nostre produzioni devono essere ad alto valore aggiunto; idrogeno,
farmaceutica, fibra carbonio ecc ). Quelle sane hanno già acquistato un
biglietto di sola andata per spostarsi all’estero o ci stanno pensando. Se non
cambiano le regole e le condizioni * non potranno restare.
Ringraziando per l’interessamento e riscontro, porgo distinti saluti

Orlando
MASIERO

Orlando Masiero
Fiesso D'Artico
Via Piove 34
VENEZIA
3889453925

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AUTOSTRADE… ABOLIRE I PEDAGGI.
Assistiamo in questi giorni alle proteste vibrate degli autotrasportatori per
i costi enormi che sono costretti a sopportare, che li stanno portando sul
lastrico. I costi per i mezzi, il costo altissimo del denaro , il gasolio
lievitato come l’ oro e i pedaggi autostradali elevati hanno compresso la
loro competitività. E i concorrenti stranieri, che dispongono di molte
agevolazioni, ormai li stanno mettendo fuori mercato. Visto le altissime accise
sui carburanti pagate , a compensazione, sarebbe opportuno che lo stato
rendesse libero tutto il sistema stradale eliminando il PEDAGGIO da qualsiasi
autostrada italiana. Questa sarebbe una liberalizzazione con dei risvolti
positivi economici,per la salute e per tutto il sistema viario italiano.
Vedremmo sparire in un sol giorno le migliaia di camion, autoarticolati, mezzi
pesanti che mandano in tilt le statali e le provinciali, che attraversano i
centri storici dei paesi ecc., per risparmiare qualche decina d’euro sul
pedaggio.
E’ comprensibile che l’opportunità verrebbe sfruttata anche da migliaia di
utenti che dovendo percorrere brevi tratti utilizzano le strade normali per
non perdere tempo per prendere il biglietto e dover pagare all’uscita. Una
decisione in tal senso , renderebbe fluido il traffico urbano e andrebbe ad
implementare l’uso delle autostrade. Una cartina di tornasole per capire se le
potenzialità sono sfruttate appieno o se servono altre infrastrutture. Questo
consentirebbe all’autotrasporto di diminuire consistentemente i costi e di
poter velocizzare prese e consegne delle merci. Gli stranieri dovrebbero,
invece, contribuire con un quid per il mantenimento delle infrastrutture all’
ingresso in Italia, rapportato ai giorni di permanenza e al mezzo. Nei
centri abitati tornerebbe un po’ di aria sana e il traffico sarebbe più
scorrevole. Se i l denaro delle accise non fosse sufficiente ricordiamo l’
erosione di bilancio per i costi abnormi nelle costruzioni e manutenzioni delle
infrastrutture. Applicando i costi standard per la manutenzione sarebbero
risparmiati decine e decine di miliardi.
Il governo purtroppo sta disegnando il progetto al contrario. Studia quale
potrebbe essere il prezzo dell’Anas , ove potesse mettere a pedaggio alcune
autostrade oggi gratuite ovvero allungare le concessioni in vigore con congruo
pagamento da parte dei concessionari . Tante tasse e pochi risultati dovuti
agli sprechi che non vengono mai messi in discussione: CASTA DEPUTATI IN
RIVOLTA CONTRO I TAGLI AI VITALIZI !

I.M.U.
I Comuni sono in difficoltà per la gestione ordinaria dei bilanci visti i
robusti tagli portati dai vari governi , che poco hanno curato l’effettiva
sostenibilità.
Ora sarebbe opportuno togliere qualche gabella, vista l’eccessiva tassazione
sui soliti soggetti. Si potrebbe cominciare con l’addizionale comunale sull’
IRPEF, tanto per dare un segno e destinare in toto l’IMU ai comuni come unico
ingresso ; non necessitando di altri trasferimenti. In pratica passare tutta
la partita fiscale sugli immobili.
Ogni comune si regolerà di conseguenza, ci sarà un rapporto diretto
amministratori-cittadini ma soprattutto sarà chiaro – finalmente – dove in
Italia IMU la si paga sul serio e dove invece la si evaderà.
Soprattutto verrebbero a galla le ingiustificate discriminazioni negli attuali
trasferimenti statali, visto che ci sono città che , calcolati i trasferimenti
per ogni abitante, ricevono per ciascun cittadino fino a CINQUE volte più di
altre. Ricordiamoci poi che se i Comuni per il “Patto di stabilità” hanno i
soldi in cassa ma sono obbligati per legge a non pagare i loro fornitori .
Questo distrugge l'economia delle aziende, non fa risparmiare nulla e peggiora
solo la crisi di tutti.
Perché nel calcolo del “Patto di stabilità” non si escludono gli investimenti
“virtuosi” (per esempio quelli nelle politiche ambientali e di risparmio
energetico, i bandi per il lavoro dei giovani, parte degli investimenti
sociali) ? Non sono sprechi ma degli investimenti seri e necessari… perché
bloccarli indiscriminatamente ?

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