Da qualche anno, da quando cioè è iniziata la crisi dei partiti politici, che tradizionalmente raccoglievano i voti degli elettori moderati, in Italia c’è stato un fiorire di nuovi raggruppamenti che cercavano di ereditare gli elettori, purtroppo non anche le idee, dei partiti che andavano sciogliendosi.
I tentativi più numerosi sono stati quelli tesi a sostituire con nuovi soggetti politici quei partiti che, grazie alla capacità di mantenere un vasto consenso democratico di area moderata, hanno garantito democrazia e sviluppo al nostro paese sino ad arrivare allo scenario politico contingente con due Poli senza ideali e politici senza vocazione.
Ricercare oggi i motivi che hanno determinato la crisi di questi partiti è ormai compito degli storici e non di chi, come noi, intende condividere con i propri concittadini un progetto politico fortemente proiettato al futuro del nostro paese nel rispetto dei vincoli ideologici che, sempre più debolmente, rappresentano oggi il confine su cui si gioca la divisione fra PDL e PD e loro derivati.
Questa situazione di crisi dei partiti cosiddetti moderati a livello nazionale, generata dal forzato
accorpamento nel duopolio, ha portato ad una quasi totale perdita di punti di riferimento chiari e riconosciuti, in particolare per gli elettori che hanno mantenuto nel loro intimo le fedi ideologiche.
Questi cittadini vogliono riconoscersi in un’area votata al dialogo e non al muro contro muro del duopolio, ad un ferreo confronto senza scontri, e chiedono di operare con autorevoli e credibili argomenti e senza essere costretti all’assenso costante per poter restare a certi tavoli in balia della mancanza di ideali e nelle condizioni di essere solo comparsa in ogni trattativa.
Conseguentemente a ciò, in tutti gli ambiti partitici si sono generati i piccoli soggetti e soprattutto in occasione delle elezioni amministrative, sono andate creandosi varie liste civiche nate attorno a persone di particolare carisma o a gruppi di persone attive nel sociale, nell’imprenditoria, nelle professioni e nel volontariato che hanno raccolto consistenti consensi proprio perché, nell’esperienza civica, non viene richiesta una condivisione di schieramento, cosa che convince sempre meno gli elettori, ma si coinvolge il cittadino nella redazione e successiva condivisione di
un programma amministrativo ben definito e rappresentato da persone inserite nella realtà locale a
prescindere dalle loro intime convinzioni filosofico-politiche del bipolarismo. Tutto ciò è da considerare positivamente finchè le liste civiche operano nei propri paesi o province cercando di risolvere i problemi locali. A lungo andare però ciò si rivelerà insufficiente perché gli eletti nei vari Consigli Comunali e Provinciali avranno bisogno di punti di riferimento sovraccomunali e sovrapprovinciali ed inoltre saranno oggetto di inevitabili condizionamenti per la mancanza di un “quadro politico di riferimento unitario” dovendo ricorrere ad interlocutori istituzionali regionali e di governo centrale che il più delle volte non sono in grado di farsi carico delle problematiche che si sottopongono oppure non rispecchiano la propria visione della gestione.
Di qui la necessità di unire esperienze, persone, raggruppamenti, liste civiche, partiti, movimenti, associazioni, ecc. in un livello politico superiore ed unitariamente organizzato al Centro Destra che abbia a cuore la difesa e lo sviluppo del nostro Paese e che persegua volontà comuni di gestire anche il territorio,
concentrandosi sulle necessità reali slegato dalla logica bipolare e che pone a condizione la condivisione dei Programmi ma non la perdita delle identità. In questo senso si inserisce l’assoluta necessità di trovare un’ampia rappresentatività in un nuovo soggetto politico moderato e convintamente Democratico che sappia confrontarsi con tutti con dignità, lealtà ed autorevolezza.
Il TERZO POLO DI CENTRO DEMOCRAZIA CRISTIANA, che oggi proponiamo con convinzione nel nome e con il simbolo, capeggiato dalla D.C. si avvia verso la seconda fase, fissata per l’autunno, per poi proiettarsi verso la grande Assemblea Costituente di fine anno, si edificherà, in un lavoro di squadra, con un programma condivisibile che dirà in forma coesa ed unanime, No:
 alla politica urlata, alle facili promesse pre-elettorali impossibili da mantenere;
 all’inutile muro contro muro del duopolio dopo il fallimento del bipolarismo;
 agli equivoci per cavalcare le emozioni creando ad “hoc” figure di circostanza per gestire i rapporti a seconda delle esigenze.
Sì invero:
 ad una politica popolare e sociale; che tenga conto dei valori fondanti della Democrazia Cristiana, con attenzione ai più deboli, anziani, diversamente abili, poveri, donne e giovani;
 ad una politica chiara per perseguire obiettivi utili ai cittadini e non alle lobby;
 ad una più equa distribuzione delle risorse, alla valorizzazione della meritocrazia, effettiva attenzione ai giovani e agli anziani, alle giovani coppie e alle famiglie;
 ad un certo modo di fare politica semplice, al servizio del cittadino, chiunque esso sia. Senza fronzoli inutili e costosi, ma all’insegna della praticità e della concretezza che provengono dall’esperienza di chi ha operato e opera nelle rispettive realtà politiche, sociali ed economiche.
Si ipotizzano pertanto le principali linee guida della D.C. Terzo Polo Di Centro, che dovrebbero essere condivise da tutti coloro che vorranno aderire a questa iniziativa innovativa di aggregazione politica e che sono sensibili e ricettivi per un messaggio di unità e concretezza di obiettivi come quelli che ci accingiamo a divulgare.
Una Coalizione di Centro Destra Federativa che:
1. statuisca stretto legame con le aree territoriali periferiche nel segno della rappresentanza e che rappresenti il territorio ed i suoi abitanti con
la rappresentanza nei collegi elettorali e condi
visione dei problemi del territorio;
2. coniughi la difesa assoluta delle autonomie decentrate e dell’ambiente come base di ogni possibilità di sviluppo sociale ed economico condiviso dai vari partecipanti al cartello politico;
3. attui il superamento della fase politica incentrata sulle distinzioni ideologiche con un impegno al rispetto identitario e ad una nuova politica basata sul confronto e condivisione comune dei reali problemi delle nostre popolazioni;
4. si caratterizzi soggetto politico al di sopra della contrapposizione destra-sinistra, aperto a persone ed idee che condividano e rafforzino principi di libertà, autonomia e operosità nell’interesse di tutti;
5. statuisca il tavolo delle riforme istituzionali aperto a tutte le componenti del sistema politico italiano;
6. coniughi politiche sociali tese alla equa distribuzione delle risorse ed alla equiparazione reddituale delle regioni in Obiettivo 1 e dell’area del Mezzogiorno;
7. attui una politica al di sopra di tutto, una politica trasparente, caratterizzata da lealtà e giustizia sociale;
8. abbia, infine, rapporti chiari e di effettiva partnership con la componente politica, che rappresenta programmi condivisibili per una effettiva gestione comune della cosa pubblica nei suoi diversi aspetti;
9. si proceda ad effettuare tutte quelle riforme utili al paese ed ai suoi cittadini;
10.si affermi un nuovo sistema paese per lo sviluppo delle economie e delle risorse nazionali;
L’elenco degli elementi di condivisione sopra elencati non è certamente né chiuso né esaustivo.
Si consideri, invero, la base sulla quale costruire con il confronto e la partecipazione il futuro del nostro progetto politico, che deve tenere conto della grave crisi economico-istituzionale che attanaglia il paese, che deve mettere in campo tutte le strategie e le risorse per migliorare la qualita’ della vita dei cittadini, che deve abbattere la piaga della poverta’, della disperazione dei giovani e dei meno giovani a trovare un lavoro, della disoccupazione intellettuale e non, della crisi dei valori, cristiani, della famiglia, della solidarieta’, per costruire una societa’ migliore e per dare ai nostri figli una nazione di cui essere orgogliosi di fare parte, affermandoci in Europa quale paese protagonista e non asservito ai poteri economici lobbysti.
Possiamo farcela, tutti insieme sara’ un lungo e faticoso lavoro ma la straordinarieta’ degli italiani esiste e si daranno le risposte per uscire uniti ed insieme dalla crisi nella quale versa oggi il paese e poter riportare la buona politica al servizio dei cittadini.
*****************“UNITI SI VINCE”********************
DEMOCRAZIA CRISTIANA TERZO POLO DI CENTRO
Il Presidente Nazionale
Prof. Dott. Antonino Magistro
Il Segretario Politico Nazionale
Dott. Angelo Sandri
ROMA, 17 AGOSTO 2012