Anziani in pensione cercano casa da custodire durante il periodoestivo.

In Italia spopola l'home sitting. Ferragosto è arrivato e milioni di vacanzieri, nonostante la crisi econ l’occhio attento al portafoglio, hanno lasciato le proprieabitazioni di residenza per godersi qualche giorno di meritato relax.E così per evitare di lasciare incustodita la propria dimora abitualeiniziano ad essere tanti gli italiani che le affidano, spesso con irelativi animali domestici, ad anziani in pensione, che in cambiodella propria presenza e di qualche lavoro di giardinaggio si fannoqualche euro in più rispetto alla insufficiente pensione o si godonouna villa o una residenza di lusso, ma anche il comune appartamento dicittà. Si tratta, infatti, di un fenomeno che sta prendendo sempre più piedein Italia quello che già da tempo e conosciuto come “home-sitting” invirtù delle esperienze maturate da anni in paesi europei come laFrancia e la Gran Bretagna ma già prima in Nord America negli USA edin Messico. L’home-sitter oltreché a fare da custode e garantire la presenza h 24nella casa può svolgere lavori di ordinaria manutenzione egiardinaggio e la sua permanenza in assenza dei proprietari è unottimo dissuasore contro il fenomeno dei furti d’appartamento che inquesti periodi conosce i picchi più alti rispetto al resto dell’anno. Secondo quanto è dato sapere, tale opportunità offerta a chi si vuolespostare per qualche giorno ha procurato un vero e proprio boom inquesto periodo anche in Italia, della domanda di pensionati che siprestano a tali fini per il vantaggio di un compenso minimo o per lasola possibilità di una vacanza in un altro posto rispetto a quelloabituale, magari in una residenza di lusso con piscina, sauna eidromassaggio. In altri Paesi, come nella vicina Francia in particolare tra la riccaCosta Azzurra e la Provenza la richiesta di home-sitter è così altache sono nate delle vere e proprie agenzie specializzate nell’incontrotra domanda e offerta selezionando le persone giuste a seconda deicasi. Tali società sono collegate alle associazioni che si occupano dellaterza età e richiedono alcuni requisiti specifici e referenze perpoter diventare home sitter: tra questi il certificato di domicilio,l’assicurazione di responsabilità civile e addirittura il certificatopenale. Mentre i proprietari che vogliono affidare la casa per tempimedio-brevi spendono in media fra 90 e 160 euro a periodo: un costorelativamente basso tenendo conto dei semplici ed ordinari servizi chericevono in cambio. Per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”,l’assenza di agenzie analoghe in Italia e di una normativa ad hocoltreché ad essere una lacuna è un vulnus per i diritti degli anzianiche rischiano di non avere alcuna tutela nonostante l’importanteservizio reso. La crescita del fenomeno e la necessità di offriregaranzie di protezione a tali categorie di lavoratori, perché comunquedi impiego si parla, c’impongono come associazione a difesa deidiritti di tutti, specie delle fasce più deboli della popolazione, dichiedere una speciale attenzione anche a questi lavori occasionali checoinvolgono lavoratori già oltre la soglia della pensione.

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