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Anisakis: attenzione ai prodotti della pesca destinati ad essereconsumati crudi

. Raccomandazioni del Ministero della Salute Il Ministero della salute con nota 0024111 del 05.07.2012 richiamal'attenzione sulla necessità di garantire la corretta gestione delrischio sanitario legato alla presenza di Anisakis, intensificando icontrolli ufficiali in ambito di vendita e somministrazione diprodotti della pesca destinati ad essere consumati crudi opraticamente crudi. L’Anisakis (Pseudoterranova decipiens) è un nematode parassita dicolore biancastro i cui sintomi possono essere riconducibili areazioni di tipo allergico (anafilattiche), forti dolori addominali,febbre, nausea, vomito e generale debilitazione. Altri parassiti ches’insediano con modalità analoghe nell’apparato gastrointestinale sonoil verme trematode Clonorchis e dal cestode (verme piatto)Diphyllobothrium. Il Reg CE 853/2004 modificato dal Re. CE 1279/2011, prevede che glioperatori del settore alimentare che immettono sul mercato osomministrano prodotti della pesca e molluschi cefalopodi che vannoconsumati crudi o praticamente crudi (marinati, salati o trattati inmaniera tale da non garantire l'uccisione del parassita) sottoponganotali prodotti a trattamento di congelamento per 24 ore a -20°C o a -35°C per 15 ore . Nonostante la legge, al di là della circostanza che il congelamento faperdere, almeno parzialmente alcune caratteristiche organolettiche, ènoto però che tale procedura non elimina batteri e vibrioni chesarebbero annientati solo dalla cottura a temperature anche elevate. Secondo Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, aiconsumatori di pesce crudo e sushi non restano che due scelte: ocontinuare a rischiare sulla propria pelle o mangiare consapevolmentepretendendo dai ristoratori, quantomeno di consumare prodottidecongelati nel rispetto della legge italiana.

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