Anche per noi è venuto il momento di proporre delle riflessioni. Ilnostro ruolo potrebbe essere un tramite per tracciare un nuovo modo dirapportarsi sia a livello locale, che internazionale. Non è piùpensabile lasciare che gli eventi si succedano con la speranza,certamente disattesa, che il “meglio” dovrà, naturalmente, sostituirsial “peggio”. Se ci fossero altre vie per assumere una differentestrategia le avremmo fatte nostre. Di fatto, non ce ne sono. Alloraabbiamo ritenuto di renderci disponibili ad avviare un dialogopolitico, particolarmente costruttivo, con chi intende esserci perpartecipare. Per il passato, avevamo ritenuto che lo scambiod’opinioni si potesse impostare senza particolari prese di posizione.Oggi ci siamo resi conto che non è più proponibile un rapportosimbiotico con le istituzioni. Indipendentemente dal loro livellod’importanza gerarchica o strutturale in genere. Per adeguarci allenecessità che sono venute a maturare in questi tempi di freneticaricerca di un qualche equilibrio socio/politico, ora siamo per unconfronto diretto con chi ritiene d’essere utile al Paese. Prima dellastasi estiva che, in ogni caso, troverà una sua ragion d’esserenonostante i tempi “duri” che siamo costretti a subire, proponiamo,proprio tramite le colonne di questo giornale, una forma di confrontocostruttivo per capire da quale “parte” saranno concentrate le forzemigliori indispensabili per qualificare ogni possibile conciliazionetra politici di ieri e di oggi. Per evitare di sembrare più cheessere, non staremo a programmare gli interventi ed i possibilicontradditori. Il giornale, proprio per com’è strutturato, è aperto atutti nella misura in cui è possibile imbastire un confronto di piùampio orizzonte. Riteniamo che prima di cambiare idea siaindispensabile dimostrare d’averne una. Proprio con quest’assioma, ciproponiamo per una politica dell’ascoltare. Senza interferenzeaprioristiche o, in ogni caso, preventivate. Proprio nel concetto dichiarezza, siamo pronti ad un confronto ideologico ed operativo sulfuturo della Penisola. L’invito è esteso a tutti; senza l’esclusionedi nessuno.
Giorgio Brignola