A Marcinelle per mantenere vivo il filo della memoria dei nostricaduti. Narducci

(Unaie): un forte plauso alla decisione dell’Unesco,le miniere di Marcinelle come patrimonio dell’umanità. (Marcinelle, 8 agosto 2012) – “Come sempre sarò a Marcinelle perrendere omaggio ai minatori periti nel tragico incidente consumatosi56 anni fa e celebrare, sul posto, assieme a tutto il mondo delleassociazioni, provenienti dal Belgio e dall’Italia la Giornatanazionale del sacrificio e del lavoro italiano nel mondo”. Con questeparole, alla vigilia della sua trasferta in Belgio, Franco Narducci,parlamentare eletto all’estero, ha voluto ricordare il ruolostraordinario svolto dall’associazionismo italiano negli anni delgrande esodo dopo la seconda guerra mondiale. Non solo accompagnandoidealmente i nostri emigrati ovunque nel mondo, ma anche con i serviziofferti e con il soccorso prestato nei casi dolorosi delle grandisciagure come quelle minerarie. “E proprio a Marcinelle resta indissolubilmente legato il ruolo digrandi associazioni come le Acli e quelle a carattere regionale, perl’aiuto prestato alle famiglie delle vittime e la cristianacondivisione del loro dramma” ha sottolineato Narducci, presidentedella più grande associazione italiana a carattere provinciale eregionale, l’UNAIE (Unione nazionale associazioni immigrati edemigrati), nonché ex presidente delle Acli Svizzera. La “Giornata nazionale del sacrificio” 2012 ha un carattereparticolare – ha sottolineato con soddisfazione Narducci – perchél’Unesco ha inserito nella lista dei beni “Patrimonio dell’umanità” leminiere di Marcinelle, dove l’8 agosto 1956, persero la vita 262minatori, di cui 136 italiani (60 erano abruzzesi, dei quali 22 diManoppello, piccolo centro in provincia di Pescara)”. La motivazione dell’Unesco riguarda l’eredità delle miniere dellaVallonia, in grado di “esibire un importante interscambio di valoriumani, in un dato momento storico e all'interno di un’area culturaledel mondo, tramite gli sviluppi architettonici e tecnologici,artistico monumentale, la pianificazione urbana e il designpaesaggistico”. Va ricordato al riguardo che la miniera a Bois duCazier – ora patrimonio dell’umanità – fu salvata dalla prospettiva didivenire un supermercato, grazie anche all’opposizione ostinata degliex-minatori, che in tal modo intesero difendere un pezzo di storiadell’emigrazione italiana. “Recandomi a Marcinelle per contribuire a mantenere vivo il filo dellamemoria, desidero esprimere, a nome di tutte le associazioni aderentiall’UNAIE, piena soddisfazione per la decisione dell’Unesco, convintoche la memoria deve diventare cultura diffusa e patrimonio condivisosoprattutto oggi che viviamo in un momento di crisi economica edell’Europa Unita, alla cui costruzione contribuì anche il sacrificiodi quei minatori italiani, scambiati con sacchi di carbone”.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy