SIAMEG, SPENDING-REVIEW: CONFUSA E INEFFICACE LA NORMA SUI FARMACI GENERICI. URGE MODIFICA – NESSUN RISPARMIO, SCARSA TUTELA PER LA SALUTE DEI PAZIENTI E CAOS SULLE RESPONSABILITA’ LEGALI DELLA PRESCIZIONE

NESSUN RISPARMIO, SCARSA TUTELA PER LA SALUTE DEI PAZIENTI E CAOSSULLE RESPONSABILITA’ LEGALI DELLA PRESCIZIONE (Roma, 31 luglio) – Netta la posizione della “Società Italiana perl’Aggiornamento del Medico di Medicina Generale” (Siameg),relativamente all’inserimento nell’iter di conversione del decretolegge sulla Spending-Review di una norma che obbliga a prescrivere ifarmaci generici quando un medico, “curi un paziente, per la primavolta, per una patologia cronica. Ovvero per un nuovo episodio dipatologia non cronica”. Secondo Cristina Patrizi, segretario generale“Siameg” e responsabile del settore di medicina generale del“Sindacato dei Medici Italiani del Lazio” (Smi): «L’ emendamentoapprovato non sembra essere il risultato di una riflessione congrua ecoerente ma, piuttosto, di un pasticcio dell’ ultimo momentoscollegato sia da qualsiasi ricaduta in termini di risparmio di spesasanitaria, sia dai recenti provvedimenti legislativi in tal senso». Edaggiunge: «Fa paura pensare che la cura dei pazienti e la prescrizionedi un farmaco che ne rappresenta il momento di massima assunzione diresponsabilità professionale, possano essere contenute dentro questepoche righe confuse e approvate da una Commissione tecnica che sioccupa, appunto, di Bilancio». Quindi, Cristina Patrizi, sottolinea:«Dovranno spiegare anche ai pazienti che, da oggi, la scelta dellospecifico tipo di farmaco, di molecola, con determinati eccipienti ebiodisponibilità, non è compito del medico di medicina generale, madel farmacista. Insomma, una pesante intrusione nella responsabilitàprescrittiva della quale si gioveranno solo alcuni produttori delfarmaco generico e che contribuirà ad allontanare i cittadini dai loromedici curanti». Quindi, il Segretario Generale “Siameg”, conclude:«Non è una querelle tra “generico o griffato”. E’ qualcosa di moltopiù pesante che non potrà non sollevare serie e delicateconsiderazioni deontologiche sul ruolo del medico, sullaresponsabilità professionale e sugli assetti stessi del GovernoClinico. Tutti elementi sacrificati sull’ altare di chissà quali altriinteressi». “Siameng” – Ufficio Stampa

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