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IL SEMIPRESIDENZALISMO E IL PREMIO DI MAGGIORANZA AL PARTITO CHE VINCE, POTREBBERO DIVENTARE UN AGGRAVANTE PER SOVRANITA’ PARLAMENTARE E POPOLARE

“Che siano liste bloccate, uninominale o con preferenze non cambierebbe niente a livello legislativo”.

L’ abbiamo detto, ridetto e lo diciamo ancora una volta il premio di maggioranza e’ il male assoluto del porcellum. L’ elezione del Capo dello Stato a suffragio universale e diretto e’ solo fumo negli occhi. Se dovesse prevalere il disegno legge dellla rinnovata alleanza PDL/Lega, avremo sempre un parlamento delegittimato e inefficace, con la possibilita’ visto l’ aumento del “partito” degli astenuti, che sara’ una piccola oligarchia a decidere la politica del Paese. Se non si ripristina in toto l’ articolo 94 della Costituzione ( vedi sotto) nelle prossime legislature avremo dei governi, che saranno in grado di legiferare solo con decreti leggi e questioni di fiducie, come hanno fatto dal 1970 in poi. A mio modesto parere le proposte di modidiche del sistema elettorale in discussione in parlamento ( si fa per dire) allontanerebbero di piu’ il cittadino dal legislatore. Sia l Capo dello Stato, siano i governi la fiducia se la devono meritare e non imporla. ( I will say no more. Si fa per dire)

Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.

Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale.

Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia.

Il voto contrario di una o di entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni.

La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione.

Carmine Gonnella ( Progetto Pie) Londra Italy

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