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Ad Aquileia di scena l’antico

Di Carlo Di Stanislao

Nell'estate del 2009 gli archeologi scoprono un arcosolio intatto nelle rovine del palazzo del regno di Qatna e le telecamere filmano questo sensazionale ritrovamento.
I resti del palazzo hanno più di 3.500 anni. Oltre duemila reperti – tra i quali gioielli, armi, ceramiche, oggetti d'arte e un vasto archivio di tavole di terracotta – raccontano la misteriosa storia di una fiorente metropoli, crocevia di nuovi commerci nel secondo millennio a.C., tramontata poi a causa di un grande incendio intorno al 1340 a.C. Le ricostruzioni virtuali ci porteranno indietro di cinque millenni.
Tutto questo nel “corto” 'Qatna, la scoperta della tomba del Re' del regista tedesco Simone Schillinger, che, presentato da Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva, chiuderà la terza edizione della rassegna sul cinema archeologico in programma ad Aquileia dal 25 al 27 luglio.
Sempre nella giornata conclusiva, sarà proposto 'Ramsete II, il Grande viaggio' dei registi francesi Valerie Giriè e Guillaume Hecht per la consulenza scientifica di Christian Leblanc e, successivamente, il pubblico decreterà a chi andrà il Premio Aquileia: un prezioso mosaico realizzato per l'occasione dalla Scuola mosaicisti di Spilimbergo, sempre in provincia di Pordenone.
Tra gli altri film in concorso quest’anno, il racconto dell’incendio di Roma al tempo di Nerone, la grandiosità di Leptis Magna, il mito e la realtà archeologica del tesoro di Priamo e, per la prima vola, tre filmati realizzati interamente con le più avanzate tecniche di computer grafica.
Tutti i documentari scelti fra i capolavori della produzione internazionale, che saranno proiettati, da domani, sul mega schermo allestito per l’occasione in piazza Capitolo, davanti alla grandiosa Basilica dei Patriarchi, che, nonostante i vari interventi posteriori, mantiene le splendide forme del XI secolo, con una facciata a doppio spiovente, si apre allo spazio antistante attraverso una bifora ed un portico.
Abitata dalla preistoria, comune romana nel nel 181 a.C., Aquileia fu capitale della X regione augustea e metropoli della chiesa cristiana.
Con Cividale del Friuli e Udine è stata una delle capitali storiche del Friuli ed oggi, assieme a Ravenna, il borgo con poco più di 3.000 abitanti, è il più importante sito archeologico dell'Italia settentrionale.
Ad inaugurare questa terza edizione sarà il celebre critico Philippe Daverio, celebre volto di Rai3, ideatore e conduttore di “Passepartout”, che, con la sua arguzia ammiccante e la sua sconfinata conoscenza della dimensione artistica dell'umanità, parlerà del rapporto tra arte antica e contemporanea.
Fra gli altri ospiti illustri, giovedì 26 luglio Fabrizio Paolucci, direttore del Dipartimento Antichità Classica della Galleria degli Uffizi di Firenze, farà compiere viaggio in esclusiva fra i tesori della galleria d'arte più famosa del mondo, ma anche un viaggio nella vita e fra i tanti misteri della famiglia Medici.
Infine, l’ultima sera, venerdì 27 luglio, il professore Nicola Bonacasa, direttore della missione dell'Università di Palermo a Sabratha e Leptis Magna, da decenni un protagonista dell'archeologia libica, parlerà della riapertura dei cantieri italiani di scavo e della situazione nel paese nordafricano dopo la guerra civile e la fine di Gheddafi.
Il programma completo e tutti gli aggiornamenti sono scaricabili dal sito www.fondazioneaquileia.it

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