Il teologo coraggioso ha fatto lo gnorri

“Servono quindi le cliniche dell’anima. Che poi i santuari, sempre, ovunque e in ogni momento, lo siano, su questo non ho una competenza appropriata per dirlo. C’è poi da dire che Lourdes non è solo una clinica dell’anima, ma anche una potenziale clinica del corpo” (Interviste su Lourdes – San Paolo Edizioni, pag. 121). Chi riconoscerebbe in queste parole il teologo abituato a parlare schietto e a dire quello che pensa? Eppure così ha risposto ai due giornalisti autori del libro citato, che lo interrogavano su Lourdes. Sarebbe giusto avesse detto che santuari come quello di Lourdes, costruiti su inconsistenti apparizioni di strane Madonne poco evangeliche, su illusioni e mistificazioni, non hanno ragione di esistere. Ma non l’ha detto. Avrebbe dovuto rispondere chiaro e tondo, giacché lo ha scritto, che lui non crede ad interventi divini nelle vicende umane, e quindi alle guarigioni miracolose. Ma non lo ha fatto. Perché? Io una spiegazione ce l’ho. Il teologo, negando alcuni dogmi non teme la disapprovazione della Chiesa cattolica, ma negando le apparizioni di Lourdes o di Fatima, o di cento altre Madonne, teme di dispiacere a milioni di fedeli. Conviene lasciarli nell’ignoranza. E così il teologo ha fatto lo gnorri, il finto incompetente. Peccato.

Renato Pierri

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P.S. Il teologo, per chi non avesse capito, è Vito Mancuso.

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