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On. Antonio Razzi (Popolo e Territorio). Il question time e la risposta del ministro in tema di concessioni demaniali marittime con finalità  turistico-ricreative

Roma, 19 luglio 2012. Il tema di forte attualità e di grande interesse da parte degli operatori del settore, è stato oggetto di un question time da parte dell’on. Antonio Razzi. Sono sicuro, ha detto Razzi, che il governo provvederà a non danneggiare tutti quei detentori di concessioni i quali hanno investito ingenti capitali nella ristrutturazione e nel miglioramento delle strutture turistico-ricreative. Il settore, ha precisato, è, da un punto di vista economico, assai nevralgico. Rappresenta il punto di forza del paese. Le strutture recettizie turistiche che ospitano un grande afflusso di turisti ogni anno rappresentano una voce di entrata fondamentale nell’economia del pese. Bisogna stare attenti, questa la preoccupazione di Razzi data l’incertezza delle decisioni in materia, a che non vengano sospesi gli investimenti e venga spento l’entusiasmo a continuare a lavorare e meglio nel settore. Infatti, i concessionari non possono vedere cambiare le regole di assegnazione delle licenze demaniali senza la certezza di un periodo che assicuri loro il ritorno ed il recupero di quanto investito. Il turismo balneare rappresenta circa il 30 per cento dell'intero comparto, lo ha affermato anche il ministro nella sua risposta. C’è da stare molto attenti ha concluso.

(Intendimenti del Governo in relazione all'esercizio della delega di cui alla legge comunitaria 2010 per il riordino della disciplina delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative – n. 3-02394)

PRESIDENTE. L'onorevole Razzi ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-02394, concernente intendimenti del Governo in relazione all'esercizio della delega di cui alla legge comunitaria 2010 per il riordino della disciplina delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta immediata).

ANTONIO RAZZI. Signor Presidente, signor Ministro, la materia delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative è governata dalla «direttiva servizi» del 2006, in combinato con l'articolo 1, comma 18, del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25, per quanto riguarda la determinazione dei criteri e delle modalità di affidamento delle concessioni medesime, ed in combinato con l'articolo 11 della legge n. 217 del 2011 (legge comunitaria 2010), che delega il Governo alla stesura di un decreto legislativo di revisione e di riordino della materia in oggetto.
Signor Ministro, le chiedo se non si ritenga opportuno ed urgente avviare un confronto con le regioni e con gli altri livelli istituzionali sui contenuti di eventuali provvedimenti normativi nella materia in oggetto e se si sia avviato un confronto con la Commissione europea o se si abbia intenzione di avviarlo al fine di valutare la necessità di escludere le concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative dall'applicazione della «direttiva servizi».

PRESIDENTE. Il Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport, Piero Gnudi, ha facoltà di rispondere.

PIERO GNUDI, Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport. Signor Presidente, mi sia consentito un breve quadro sulla tematica delle modalità di affidamento delle concessioni demaniali marittime. La Commissione europea aveva, a suo tempo, attivato una procedura d'infrazione comunitaria riguardante la sussistenza di meccanismi anticoncorrenziali Pag. 2nell'assegnazione delle concessioni demaniali marittime in Italia. Tale procedura è stata chiusa grazie alla disposta eliminazione del diritto di insistenza dal testo dell'articolo 37 del codice della navigazione.
Con il medesimo provvedimento normativo si è anche prevista, in accordo con la Commissione europea, una forma di proroga delle concessioni con finalità turistico-ricreative sino al 31 dicembre 2015, in vista di un riordino di revisione del quadro normativo in materia di rilascio di concessione di beni demaniali marittimi. Con la legge comunitaria 2010, come ricordava l'onorevole interrogante, di recente approvazione, si è altresì approvata una delega al Governo finalizzata alla revisione e al riordino della legislazione relativa alle concessioni demaniali marittime da esercitarsi entro il 2013.
Il turismo balneare rappresenta circa il 30 per cento dell'intero comparto. Esso ha, quindi, un'importanza fondamentale e il provvedimento di riordino che stiamo preparando per le concessioni demaniali, non dovrà penalizzare il settore, anzi dovrà rappresentare un quadro normativo più certo, che favorisca gli investimenti.
L'intervento normativo sul quale si sta lavorando, e per il quale è stata trasmessa una prima bozza alle altre amministrazioni statali concertanti, intende, per un verso, far sì che la disciplina di riordino sia coerente con le esigenza di tutela della concorrenza di matrice europea e, al contempo, la riforma intende preservare le funzionalità del settore.
Mi sono ben chiare le esigenze e le preoccupazioni degli operatori economici di questo delicato settore, moltissimi dei quali vi lavorano e impegnano risorse ed energie che non vanno disperse e che in svariati casi hanno contribuito alla salvaguardia di preziosi tratti della costa marittima italiana. Il Governo avrà cura di coinvolgere le Commissioni parlamentari competenti, le regioni e gli enti locali, nonché tutte le categorie interessate, nell'iter di adozione del decreto legislativo, come previsto dalla legge n. 217 del 2011.

PRESIDENTE. L'onorevole Razzi ha facoltà di replicare.

ANTONIO RAZZI. Signor Presidente, signor Ministro, sono parzialmente soddisfatto di quello che lei ha precedentemente detto. La questione che si pone è di grande importanza; dobbiamo essere assai attenti a non danneggiare quelle imprese che hanno investito capitali nel miglioramento delle strutture demaniali, a carattere turistico, in loro concessione. Dobbiamo essere ragionevoli; questa non è una questione né politica, né ideologica; qui è necessario salvaguardare gli interessi dei tanti che si sono impegnati economicamente per un lungo periodo al solo scopo di migliorare i servizi di accoglienza. Ciò senza contare che questa incertezza intorno alle concessioni demaniali turistico-ricreative non ha prodotto altro che paura nei concessionari i quali non sono invogliati negli investimenti. Dobbiamo stare attenti, signor Ministro, questo è un settore al quale l'intera penisola è interessata, è un fiore all'occhiello, un cespite importante nelle voci dell'economia nazionale. L'Europa stessa, forse ignara, anzi, certamente, ignara dell'importanza nazionale del settore, non può e non deve prescindere da situazioni e prassi locali che hanno posto in essere meccanismi economici di grande portata. Cambiare le regole in una fase intermedia, all'improvviso, metterebbe in crisi l'intero settore per un tempo la cui durata non è facilmente prevedibile. Su questa tematica il mio gruppo Popolo e Territorio ha presentato una proposta di legge, che vede come primo firmatario il presidente Moffa, atta a risolvere, in via definitiva, le problematiche che rischiano di colpire le oltre trentamila piccole e medie imprese attualmente operanti nel settore (Applausi dei deputati del gruppo Popolo e Territorio).

On. Antonio Razzi
Via Uffici del vicario, 21
00186 Roma
Tel. +39-06/67608166 Fax +39-06/67608750
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