Le nuove “lavanderie”

A gennaio scorso mentre le ruspe ed i martelli pneumatici di un’impresa, che, in base alle indagini condotte dagli inquirenti, sarebbe riconducibile ad un noto clan camorristico, cominciavano a battere i loro colpi per realizzare un parcheggio privato in una delle più belle e panoramiche zone di Napoli, sul campetto sovrastante si svolgeva una manifestazione che, negli intenti, voleva assestare un colpo al racket, con la creazione di un’area “deracketizzata”. All’iniziativa, secondo le cronache del tempo, partecipavano rappresentanti del mondo sportivo e delle istituzioni. La vicenda rappresenta l’ennesima testimonianza della gravità della situazione napoletana, dove la piovra camorristica ha esteso i tuoi tentacoli in diverse attività imprenditoriale ed anche nei cosiddetti “quartieri bene”. Anzi c’è chi sostiene che alcuni di questi quartieri si siano di fatto trasformati in delle vere e proprie “lavanderie” del danaro sporco. Per questo bisogna ancor più alzare la guardia ed invocare una maggiore attenzione e vigilanza da parte di chi ha responsabilità nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata.

Gennaro Capodanno – Napoli

gennarocapodanno@gmail.com

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