Al Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma
Avv. Mauro Vaglio
Sua Sede
Piazza Cavour – Palazzo di Giustizia – Roma
E p.c.
Cons. Avv. Antonio Conte
Cons. Avv. Domenico Condello
Cons. Avv. Pietro Di Tosto
Cons. Avv. Donatella Cerè
Cons. Avv. Alessandro Cassiani
Cons. Avv. Isabella Stoppani
Cons. Avv. Mario Scialla
Cons. Avv. Matteo Santini
Cons. Avv. Riccardo Bolognesi
Cons. Avv. Mauro Mazzoni
Cons. Avv. Roberto Nicodemi
Cons. Avv. Fabrizio Bruni
Cons. Avv. Antonino Galletti
Cons. Avv. Aldo Mingheli
Mauro Vaglio
Mauro Milita
Roma, 9 Luglio 2012
La circostanza dell’essere stata io -negli ultimi due bienni- Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma, è, per la fattispecie che mi accingo a rappresentare, irrilevante.
Ugualmente trascurabile, dovrà essere considerato il fatto della conoscenza che accosta le nostre persone.
E’ per questo che, dato il carattere ufficiale che intendo dare alla presente, utilizzerò una struttura formale –per questa mia- in quanto inviata quale semplice iscritta nell’Albo da Lei, Presidente, governato.
La notizia dei Suoi rapporti preesistenti (rapporti di natura, smaccatamente, economica) con il Sig. Mauro Milita, in favore del quale è stato stipulato il famoso (ed ora famosissimo) contratto di “consulenza ed addetto stampa”, ha stordito un po’ tutti.
Ciò che ha reso ancora più inquietante la ricevuta segnalazione, è stato l’aver appreso che Lei, Presidente, da tempo –troppo tempo- intratteneva tali rapporti, addirittura consacrati in contratto di Società che vede il numero di soli due Soci (Mauro Vaglio e Mauro Milita), e che la medesima Società (Sky Clic s.r.l.) abbia la propria Sede in Roma alla Via Costantino n. 10, che è il medesimo indirizzo della Sua abitazione privata: circostanze, queste, che non possono non essere indicative di relazioni che vanno oltre il semplice “intuitus personae” con il quale vorrebbe giustificare la intervenuta designazione, deliberata in adunanza, e motivata da “esigenze” che vengono fatte proprie dell’Ordine, onde dell’Ente pubblico –avente determinate funzioni, che non sto qui a dettagliare (ma che Lei, Presidente, ovviamente ben conosce)- da Lei presieduto.
La stupefacente risposta, inoltre, da Lei data –nella immediatezza della comunicazione dell’Avv. Livia Rossi durante la Assemblea del 28 Giugno 2012- è stata ricevuta da molti come un ripiego dialettico ancor più preoccupante: affermare che “evidentemente l’Avv. Livia Rossi non conosce la differenza tra persona fisica e persona giuridica” , di fronte ad una evidente situazione di conflitto di interessi, ed affermarlo di fronte ad una platea composta da Avvocati, ha dato la percezione di essere –noi, pubblico già incredulo- oggetto di derisione, con l’aggravante che ciò avveniva per fatto del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma.
Affermo con rammarico, tutto questo: un rammarico provocato dal fatto che mai, nonostante l’essere in disaccordo rispetto a talune iniziative dell’attuale Consiglio, avrei immaginato che situazioni private potessero entrare in così stretta relazione con la Istituzione, che è e deve rimanere un baluardo a protezione di ogni iscritto, con eguale considerazione.
Sono un Avvocato Normale, iscritta nell’Albo degli Avvocati di Roma dal 1996.
Come tale desidero ricevere spiegazioni per un comportamento che in alcun modo può essere considerato
-appunto- “normale”, in quanto commesso da persona che –più di ogni altro iscritto- ha l’obbligo di tenere una condotta che -al di là di ogni ragionevole dubbio- possa essere ritenuta senza macchia.
Così stando le cose, sulla vicenda, rispetto alla quale è bene che (come da suo obbligo istituzionale) il Segretario del medesimo Ordine trasmetta gli atti agli Organi preposti per la valutazione delle eventuali responsabilità erariali, penali, ed amministrative, sono qui a porre, a Lei, Presidente le seguenti domande:
1) Secondo quali criteri il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma ha sottoscritto un contratto “di consulenza” avente come parti Organo istituzionale da Lei presieduto, e tal Mauro Milita, Suo socio in affari ? 2) Se è da ritenere “giustificativa” la risposta data dal medesimo Vaglio in Assemblea (risultando, invece, pretestuosa), per quale motivo la Sede della Soc. Skyclic s.r.l. (Milita/Vaglio) è presso la Sua abitazione privata, in Roma alla Via Costantino n 10?
3) Risulta esistere altra Società, riferibile a tal Mauro Milita, Dynamic Solution alla quale fu affidata la gestione del voto elettronico: perché quel contratto ha ricevuto la revoca solo dopo la comunicazione del Consigliere Antonio Conte che contestava un legame tra Lei, Presidente Vaglio, e Mauro Milita?
4) Perché Lei, Presidente Vaglio, con evidenti interessi con la persona di Milita, non si è astenuta –come suo dovere- durante la adunanza che ha deliberato quel contratto di consulenza?.
Le risposte a tali domande dovranno arrivare.
Presidente Vaglio: Lei si è eretto quale difensore degli onesti e dei deboli; oggi è a capo di un Organo disciplinare; ha dichiarato di essere l'unico in grado di “salvare l'Avvocatura dal baratro”.
Tuttavia dovrà CHIARIRE perchè -quale primo atto del Consiglio da Lei presieduto- ha concluso un contratto con il Suo socio.
Lo deve alla Avvocatura che ha dichiarato di voler salvare.
Invio i miei migliori saluti Avv. Cristiana Arditi di Castelvetere