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RIFORME DELLE RAPPRESENTANZE ITALIANE ALL’ESTERO RISPEDITE AL MITTENTE

E’ un po’ come quando il sottoscritto riceva la posta indesiderata e scrive sulla busta “Return to sender”. Cari rappresentanti italiani all’ estero, la cuccaragia e’ finita adesso ballatevi sta samba. Rinviati definitivamente il rinnovo dei Co.mi.tes e le relative riforme al 2018 ( e si’ perche’ voi credete veramente che chi non e’ stato capace di riformarli sino adesso lo fara’ in un anno?) Per chi non lo sapesse I Co.mi.tes, sono l’unici organi democratici eletti all’ estero dalle nostre comunita’, mentre i Cges e le Circoscrizioni sono organi aggiunti dopo il 1989 e nominati dai partiti e da questi finanziati e strumentalizzati. So che qualcuno non e’ d’accordo con questa mia analisi, ma purtroppo e’ la cruda realta’. Sin dal 2009 sono stato coinvolto, per via di un mio provvedimento legislativo di commune necessita’[ P. n. 599], prima assegnato alla terza commissione affair esteri e poi da questa assorbito e abbinato al testo di Tofani, gia’ passato al Senato, oggi fermo alla Camera. Adesso qualcun’ altro dira’, ma gli istituti di democrazia diretta in Italia ultimamente sono praticam,ente caduti in disuso; ed io aggiungo:”Hanno sempre avuto una scarsa attenzione dalle Camere, figuriamoci poi dalle Commissioni o dai parlamentari ” Detto cio’, vengo al provvedimento, redatto in 5 articoli, 1) Abolizione dei Cgies. 2) Elezione diretta del Presidente dei Comites. 3) Indipendenza decisonale e completo discatto dai Consolati. 4) Sedi spostate nei Consolati a diretto contatto con gli utenti. 5) Provvedimenti disciplinary nei confronti dei Co.mi.tes., “disattenti” o disinteressati alle comunita’”, dopo il terza richiamo prevederne la chiusura.E’ inutile ricordare che questi comitati dovrebbero essere in toto spolitizzati!!! ( I will say no more. Ma sara’ difficile )
Carmine Gonnella ( Progetto Pie) Londra / Italy

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