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DIRITTI FONDAMENTALI E PLURALISMO RELIGIOSO

A Milano istituito un Albo per le comunità di fede senza Intesa

Soddisfazione di Giuseppe Platone, pastore della Chiesa valdese di Milano:

Un “patto” a favore dei diritti e dei doveri di tutti,

per la promozione del dialogo interreligioso e della libertà di culto

Roma, 11 luglio 2012 (NEV-CS24) – Il neoistituito “Albo delle organizzazioni e delle associazioni religiose” del Comune di Milano, è stato salutato con favore da Giuseppe Platone, pastore della Chiesa valdese di Milano, nonché segretario del Consiglio delle chiese cristiane di Milano (CCCM) e membro del Forum delle religioni del capoluogo lombardo: “E' un dato molto positivo, grazie al quale nella nostra città si va a colmare in parte il vuoto legislativo dovuto all'assenza di una legge organica sulla libertà religiosa in Italia. E' a tutti gli effetti una iniziativa per la promozione del dialogo interreligioso e per il sostegno del diritto alla libertà di culto”.

Il provvedimento, approvato con una delibera dalla Giunta comunale il 6 luglio, si riferisce alle comunità di fede che non sono titolari di un’Intesa con lo Stato e ha l’obiettivo di avviare le procedure per un rapporto trasparente e riconosciuto tra l'Amministrazione comunale e i rappresentanti di culti religiosi. Al momento dell’iscrizione all’Albo i vari soggetti sottoscriveranno un Protocollo di intesa dove saranno esplicitati i diritti e i doveri delle parti al fine di garantire un ordinato svolgimento del culto nel rispetto dell’ordinamento giuridico italiano. Le realtà cittadine iscritte all’Albo potranno richiedere la messa a norma dei luoghi che usano per l’esercizio del culto oppure beneficiare della destinazione di strutture o spazi, sia pubblici che privati, per lo svolgimento delle attività di preghiera.

“Con questa decisione si darà attuazione al diritto di libertà religiosa anche nella sua dimensione associativa e pubblica, e che pertanto investe la questione dell'edilizia di culto”, ha tenuto a sottolineare Platone, per il quale la delibera è “espressione di una politica nuova, frutto di una riflessione portata avanti tra le varie comunità di fede presenti a Milano, il Forum delle religioni e l'Amministrazione comunale. Un traguardo raggiunto anche e soprattutto grazie alla particolare sensibilità della vicesindaco Maria Grazia Guida, che in questi mesi ha aperto dei tavoli sul tema della libertà di culto e dei diritti delle minoranze religiose”. In questo ultimo anno, infatti, si contano una quarantina di incontri tra l'amministrazione comunale e le comunità buddista, ebraica, induista, musulmana, ma anche ortodossa romena e russa, nonché con le varie denominazioni protestanti della città, valdesi, battisti, metodisti, luterani, evangelicali, e pentecostali.

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