Poche parole per esprimere un mio personale giudizio politico sui rapporti fra Casini e Bersani. Se quest’ultimo non ha ancora capito che all’esponente dell’UDC (partito sciolto, anche se per il momento pare di no ?) non gliene frega niente del centro-sinistra, ciò sta a significare che Bersani porterà il Partito democratico allo sfacelo definitivo, ancor prima delle prossime politiche. A mio avviso non si può prestare fiducia a chi, come Casini, ha supportato per troppi anni il governo dell’arcoriano per poi andarsene in quanto aveva annusato che le cose non si mettevano bene per tutti e due e, tanto meno, si può rinnovare fiducia a chi continua anche adesso ad ammiccare con gli Alfani, i Cicchito e compagnia bella per il semplice fatto che, tenendo aperte due strade, potenzialmente ci può essere un posto sia da una parte che dall’altra.
C’è anche da chiedersi perché Casini non tolleri Antonio Di Pietro che, tutto sommato, si atteggia a paladino della legalità, sia pur con scarsa diplomazia rispetto a certi arpioni della politica fra i quali io annovero tout court anche lo stesso Casini. Non sarà che il ricordo di mani pulite, istituzione che ha mietuto diverse vittime anche fra i vecchi suoi amici della D.C. durante la rivoluzione giudiziaria di Di Pietro, gli crea un qualche turbamento sul quale preferisce defilarsi in tempo reale, e cioè prima che gli venga in mente qualcosa di strano, tanto per adoperare un eufemismo ? Infatti, se Casini accetta Vendola (se vuoi anche otturandosi il naso) non capisco perché non voglia Antonio Di Pietro che, a mio avviso, finora è stato l’unico esponente politico coerente fra tutto l’arco costituzionale della Repubblica. Sicuramente più di Casini !
La verità è che le potenzialità dirette ed indirette di Di Pietro gli danno troppo fastidio rispetto agli obiettivi di potere che l’esponente dell’UDC spera di raggiungere per cui è cosa buona e giusta eliminare il fastidio…altro che balle !
In questo baillame, Pierluigi Bersanise non vuol trovarsi con un pugno di mosche in mano, deve stare molto attento in quanto, il tempo che rimane rispetto alle politiche, gioca tutto a suo svantaggio nel senso che Casini, fra strategie e tattiche, ora come ora, da arpione della polita quale è, mira solo al depotenziamento di tutti i partiti, compreso il Partito Democratico col quale ha un qualche accattivante tratto in comune; e ciò, allo scopo di portare maggior consenso in UDC e diventare unico leader, molto verosimilmente anche nel centro-destra, sfruttando e svuotando il centro-sinistra, dando una mano ai suoi amici Alfani, Cicchiti, Fini e Schifani…. Infatti, a Casini, non gliene frega niente centro-destra o centro-sinistra, a lui interessa solo la migliore posizionatura… in vista di altri passi verso Palazzo Chigi o addirittura Quirinale.
Vorrei concludere dicendo che uomini come Casini ce ne sono anche troppi in questo parlamento e che sarebbe opportuno si defilassero per sempre. E ciò, per il bene degli Italiani in quanto, uomini della specie (ma ce ne sarebbero diversi altri da elencare) non sono altro che elementi di grave turbativa presente e futura danno della governabilità. Lasciamo stare il passato…
ARNALDO DE PORTI