Ordine degli Avvocati di Roma: Inopinabile attacco alla reputazione dell’intero Ordine degli avvocati di Roma nella persona del suo Presidente Mauro Vaglio

Roma, 30 giugno 2012. E’ apparso sul Corriere della Sera un articolo a firma di Giulio De Santis dal titolo roboante “Bufera sull’ordine degli avvocati” il cui catenaccio chiude – Il Presidente fa ottenere una consulenza al suo socio in affari -.
Il Presidente dell’ordine degli avvocati di Roma avv. Mauro Vaglio ha provveduto a chiedere immediata smentita al direttore del quotidiano per non aver usato la diligenza del buon padre di famiglia nel verificare la fondatezza della notizia.
L’illazione è gravissima , ha detto il Presidente Vaglio, perché incurante della dignità, in spregio della verità dei fatti ed in offesa della reputazione personale e collettiva di tutto il consesso. Ma sgomenta finanche dichiararlo, ha continuato, l'impreparazione giuridica in tema di appalti di chi ha ritenuto di condurre questo attacco indiscriminato.
Il Consiglio dell’ordine aveva infatti deliberato all’unanimità l’affidamento della comunicazione ad un consulente, persona di fiducia del Presidente per rinomata conoscenza e professionalità per un incarico delicato quale quello dell’immagine dell’intero Ordine. La nomina, perfettamente nell’alea della legittimità giuridica, poteva essere diretta e prescindere da qualsiasi bando di gara dato il badget limitato a soli 24 mila euro.
Non si tratta qui di difendere solo sé stessi ma l’intero ordine da avversari imprudenti e temerari cui però non è possibile e neanche lecito permettere di infangare il lavoro dell’Ordine, la cui trasparenza è assoluta, ha concluso Vaglio.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy