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Garavini (Pd): “Rilanciare il modello sociale europeo”

Alla Casa d’Italia di Zurigo, l’intervento di Laura Garavini sulle politiche sociali

“Il modello sociale europeo non è morto. La sfida consiste nel difendere i diritti duramente conquistati, e semmai riuscire ad esportarli, anche là dove i lavoratori non vengono rispettati. Tanti lavoratori italiani, nei diversi paesi europei, sono testimoni del fatto che il modello sociale europeo è un grande patrimonio da difendere con forza e da rilanciare, anche in Italia”. Lo ha detto Laura Garavini, deputata PD eletta nella Circoscrizione Europa, all’evento organizzato a Zurigo dall’Associazione ‘Lavoro & Welfare’ e dal Partito Democratico.

‘Il modello sociale europeo alla prova della crisi’: questo il tema al centro del dibattito, a cui hanno partecipato i deputati PD eletti in Europa, la presidente del Pd Svizzera, Anna Rüdeberg, il segretario Michele Schiavone, come pure esponenti del mondo politico e sindacale elvetico e il presidente dell'Associazione Lavoro & Welfare, Giovanni Battafarano.

“La competizione globale non può essere l’alibi per un’asta al ribasso. Al contrario, deve servire a migliorare la condizione sociale dei lavoratori”, ha aggiunto Laura Garavini. Partendo dall'esempio della VW, dove diversi italiani emigrati sono componenti del Consiglio di fabbrica, la deputata ha quindi illustrato l'esperienza industriale tedesca. “È una cultura industriale basata sul dialogo, sul partenariato sociale che garantisce pace sociale, permette ai lavoratori di conseguire buone condizioni di lavoro e stipendi alti e ai sindacati di perseguire un notevole influsso nelle aziende. In Europa ci sono ottimi esempi di come sia possibile sviluppare una buona tutela dei diritti sociali e previdenziali”, ha proseguito Garavini, “garantendo al contempo un alto livello di produttività e competitività delle aziende”.

“Non possiamo lasciare che gli interessi economici e finanziari prevalgano sui diritti dei lavoratori”, ha concluso la deputata PD. “Dobbiamo difendere il nostro modello sociale. Un’Europa unita, giusta e solidale non solo garantisce pace sociale, ma è anche la base per una crescita economica fondata sul lavoro”.

Roma, 26 giugno 2012

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