Focus IdV del 19 giugno ’12

MAFIA: DI PIETRO, SPIEGAZIONE DEL QUIRINALE NON PUO' ESSERE VERA = Roma, 19 giu. – “Abbiamo bisogno di capire esattamente che cosa e' successo e quali livelli di intervento ci sono stati”. Cosi' Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, in un'intervista a 'Il Fatto Quotidiano' sulla trattativa Stato-Mafia. L'IdV ha gia' annunciato un'interrogazione urgente al ministro della Giustizia per chiarire la vicenda.

MAFIA: DI PIETRO, SPIEGAZIONE DEL QUIRINALE NON PUO' ESSERE VERA (2)= Roma, 19 giu. – Per Di Pietro “Non puo' essere vera la giustificazione addotta dal Quirinale sabato, ovvero che il segretario generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra, scrisse quella lettera al Procuratore generale della Cassazione, per manifestare un'esigenza di coordinamento delle indagini. Il destinatario non poteva essere in quel caso il Pg della Cassazione, ma il capo della Direzione nazionale antimafia. Infatti, il primo ha il compito di eseguire indagini disciplinari, non di coordinamento, che viceversa spetta al capo della Dna”. Dunque le pressioni potrebbero essere state addirittura piu' dirette di quanto sembrava finora, e di quanto ha ammesso indirettamente il Quirinale? “Questo e' un fatto grave. Che ha fatto il Pg della Cassazione quando ha ricevuto la lettera? A chi l'ha trasmessa? E come ci e' entrato il capo della Dna? E' un fatto grave nel fatto grave”. Per Di Pietro “Tutti hanno fatto quadrato intorno alla figura di Napolitano, come se fosse intoccabile, come se fosse illecita qualsiasi ricerca della verita'. L'ultima cosa che voglio e' denigrare e ingiuriare il Capo dello Stato. Da parte mia nessuno scontro, ma una scelta: e' lecito e doveroso da parte delle forze politiche chiedere conto. Stiamo parlando di persone morte ammazzate, di braghe calate rispetto ai mafiosi, di annullamento del carcere duro a circa 200 detenuti”.

FALSO IN BILANCIO: IDV INSISTE, SI APPROVI; SARA' PROVA DEI FATTI = – Roma, 19 giu. – Sul falso in bilancio, arrivato nell'aula della Camera, insieme al Ddl corruzione, gia' approvato, l'Italia dei Valori, con il suo leader Antonio Di Pietro insiste: bisogna ripristinarlo cosi' com'era prima della riforma del '95. “Finalmente siamo alla prova dei fatti”, osserva Di Pietro con chi lo interpella in Transatlantico. “Vedremo chi fa sul serio e chi mistifica la realta' con le parole. Con la corruzione abbiamo avuto la prova che la si vuol combattere solo a parole, nei fatti si e' reso piu' difficile il suo contrasto, non essendoci la concussione per induzione e mantenendo il nebuloso ricorso agli arbitrati per la Pubblica Amministrazione”.

FALSO IN BILANCIO: IDV INSISTE, SI APPROVI; SARA' PROVA DEI FATTI (2)= – Roma, 19 giu. – L'Italia dei Valori, dice ancora Di Pietro – fa una proposta secca: si torni all'art.2621 ante Governo Berlusconi. Una norma, quella, che dava la possibilita' di scoprire la formazione illecita delle provviste per pagare le tangenti. A quella formula bisogna tornare, senza succedanei ne' surrogati come gia' il Pd sta proponendo. Del Pdl non parlo perche' vuole garantire l'impunita'” a chi commette questo reato.

RAI: DI PIETRO ATTACCA PD, LOTTIZZAZIONE CON PARAVENTO SOCIETA' =
Roma, 19 giu. – Antonio Di Pietro ha attaccato il partito democratico per la decisione di chiedere a quattro associazioni i candidati al consiglio di amministrazione della Rai. “Denunciamo la lottizzazione e spartizione che ancora una volta si stanno facendo per il cda Rai, con l'aggravante di una copertura della societa' civile che in realta' viene usata solo come paravento”, ha detto il leader Idv in una conferenza stampa convocata alla Camera all'indomani della candidatura di Gherardo Colombo, suo vecchio collega del pool Mani Pulite, e Benedetta Tobagi.

RAI: DI PIETRO ATTACCA PD, LOTTIZZAZIONE CON PARAVENTO SOCIETA' (2)=
Roma, 19 giu. – “Fino a quando la Gasparri resta vigente ci sia almeno un metodo di selezione trasparente e con la possibilita' di tutti di verificarne la trasparenza”, ha insistito Di Pietro, “e' come si facesse un concorso e si decidesse chi ha vinto senza fare l'esame”. Nello specifico, ha assicurato, “non abbiamo nessuna preclusione sulle candidature individuate, ma vogliamo che siano scelte con una valutazione comparative tra tutti e 300 i curricula che sono arrivati. Noi contestiamo il fatto che i partiti non facciano un passo indietro; non e' sufficiente che scelgano personalita' di prestigio”. “Il Pd, seppure in via delegata, ha scelto di individuare due candidature fuori da una regolare competizione in cui tutti possono partecipare. Sul piano metodologico e' stato doppiamente un errore, prima di tutto perche' hanno legittimato la possibilita' del Pdl di scegliersi i suoi quattro Lanzichenecchi, poi perche' hanno illuso i cittadini che la politica faceva un passo indietro e 300 persone che hanno mandato un curriculum”. A questo l'Idv non si presta e non indichera' un suo candidato. “L'unico modo di denunciare l'immoralita' della decisione e' di non partecipare”, ha sottolineati.

RAI: DI PIETRO A ZAVOLI, INDICARE CRITERI SCELTA CURRICULA SENZA CAMBIAMENTI NON INDICHIAMO NOMI E NON PARTECIPIAMO AL VOTO – ROMA, 19 GIU – ''Occorre stabilire una griglia di criteri che consentano un esame ed una selezione delle candidature piu' adatte a ricoprire l'incarico di componenti del cda della Rai''. Lo chiede il leader Idv, Antonio Di Pietro, che ha inviato una lettera in tal senso al presidente della Vigilanza Rai, Sergio Zavoli, dopo l'arrivo di 272 curricula. ''Diciamo no alla logica spartitoria – prosegue Di Pietro in conferenza stampa -. Senza cambiamenti, non indicheremo nomi e usciremo dall'aula al momento del voto''.

RAI: DI PIETRO A ZAVOLI, INDICARE CRITERI SCELTA CURRICULA (2)
– ROMA, 19 GIU – Nella lettera a Zavoli, Di Pietro propone alcuni criteri di scelta: raccogliere l'appello di 'Se non ora quando' e garantire che nel cda della Rai siano presenti almeno quattro donne; escludere candidature portatrici di conflitto di interesse; escludere candidature di parlamentari in carica o di persone che ricoprano incarichi di partito; escludere candidature di persone il cui precedente operato in Rai possa essere controllato dal cda; escludere candidature di persone che abbiano avuto incarichi in Autorita' di garanzia che hanno, a vario titolo, competenze sulla Rai; puntare su presenze che per prestigio culturale o per competenze in materia siano in grado di rilanciare il ruolo del servizio pubblico nei nuovi settori tecnologici disegnati da Internet. Nel citare il criterio dell'esclusione di candidature portatrici di conflitto di interesse, Di Pietro ha citato come esempio quello di Luigi Gubitosi, il manager indicato per la carica di direttore generale Rai dal premier Mario Monti, perche' – ha ricordato ''ex amministratore delegato della Wind''.

MAFIA. CASO MANCINO, DI PIETRO: CHIEDO COMMISSIONE D'INCHIESTA Roma, 19 giu. – Antonio Di Pietro deposita alla Camera dei Deputati la richiesta di una commissione di inchiesta sui rapporti Stato-mafia, all'indomani della pubblicazione delle intercettazioni tra l'ex presidente del Senato Nicola Mancino e alcuni alti esponenti della magistratura e delle istituzioni. “Posto che dall'insieme delle telefonate intercettate viene fuori un rapporto 'strano-strano' e non necessariamente a rilevanza penale – dice il leader Idv alla Camera – a prescindere da questa rilevanza, noi vogliamo dare una valutazione politica a questi comportamenti. Domani, comunque, depositeremo formalmente una richiesta di commissione di inchiesta”.

MAFIA: DI PIETRO, CASCELLA NON SI NASCONDA DIETRO UN DITO – ROMA, 19 GIU – ''Non ignoriamo affatto l'articolo 104 del dlgs n.159 2011 sulle attribuzioni del Pg della Cassazione, invitiamo Cascella o chi per lui a non nascondersi dietro a un dito'': cosi' Antonio Di Pietro leader di Idv in una intervista a Radio Radicale risponde al twitter del portavoce del Quirinale, Pasquale Cascella. ''Quella norma – aggiunge – prevede che il procuratore generale della Cassazione ha un diritto dovere di vigilanza nei confronti di tutti i magistrati, e quindi anche del procuratore nazionale antimafia, ed e' una cosa. Pero' invito a rileggere tutte le intercettazioni intervenute tra il cittadino comune Nicola Mancino, ex presidente del Senato ed ex vicepresidente del Csm, da una parte con il procuratore generale della Cassazione nella quale Mancino chiedeva di intervenire presso il procuratore nazionale antimafia che rispondeva 'a disposizione', e dall'altra con il consigliere giuridico del Presidente della Repubblica D'Ambrosio in cui veniva chiesto espressamente di intervenire per fermare attivita' istruttorie che riguardavano possibili confronti che ci dovevano essere di li' a poco, e quel consigliere giuridico non solo dava indicazioni su come doveva agire e si doveva fare, non solo gli leggeva la lettera che per conto del Presidente della Repubblica veniva scritta al procuratore generale della Cassazione, ma addirittura faceva ben presente che il Presidente della Repubblica teneva ben a cuore la situazione e che si stava interessando ad essa. Spiegazioni devono darle loro, non io''.

MAFIA: INTERROGAZIONE IDV,PRESSIONI A TOGHE INCHIESTA TRATTATIVA? = Roma, 19 giu. – Gli interventi effettuati nei mesi scorsi “da sedi esterne alla giustizia” presso il procuratore generale della Cassazione per le indagini sulla cosiddetta trattativa tra Stato e mafia, hanno “sortito degli effetti”?. E' quanto, in sostanza, chiede Antonio di Pietro nell'interrogazione a risposta immediata rivolta al ministro della giustizia all'indomani della pubblicazione sui media delle intercettazioni tra l'ex presidente del Senato, Nicola Mancino, e alcuni alti esponenti della magistratura e delle istituzioni. Per “prime le piu' alte istituzioni dovrebbero tutelare e rispettare l'indipendenza della magistratura, e non fare pressioni su di essa, che deve poter agire “senza speranza e senza timore”, sottolinea il testo a firma Di Pietro – Palomba.

MAFIA: INTERROGAZIONE IDV,PRESSIONI A TOGHE INCHIESTA TRATTATIVA? (2)= Roma, 19 giu. – L'interrogazione e' stata depositata oggi. Questo il testo: “premesso che sono passati vent'anni dalla stagione delle stragi di mafia culminate con la morte dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: ma la piena ed integrale verita' e' ancora oscurata da una ragnatela di collusioni, silenzi e comportamenti omertosi; quella stagione non puo' assolutamente essere archiviata in nome e nel rispetto di molte vittime di tanta barbarie, della nostra storia e dei principi tracciati dai nostri padri costituenti; la magistratura, attraverso diverse procure della repubblica, pur tra molte difficolta' sta meritoriamente indagando se ci fu una trattativa tra Stato e Mafia e quali ne furono i contorni, tema in merito al quale e' vitale per la nostra democrazia conoscere gli eventuali responsabili; altrettanto essenziale per la nostra democrazia e' sapere se c'e' chi vuole mantenere -soprattutto all'interno delle istituzioni- quella pagina di storia ancora oscura, sia omettendo di dare le informazioni, sia frapponendo ostacoli alle indagini; recentemente la stampa ha dato notizia di interventi, effettuati da persone indagate, presso le pia' alte sedi istituzionali, volte a chiedere interventi sulle indagini in corso presso la Procura generale della Corte di Cassazione; dalle stesse notizie di stampa, e segnatamente da Il Fatto quotidiano, si apprende anche che il procuratore della repubblica di Palermo, dottor Messineo, ha rifiutato di assentire gli atti dei sostituti procuratori incaricati dello svolgimento delle indagini in questa materia, cosi 'lasciandoli soli', come ha commentato parte della stampa”.

MAFIA: INTERROGAZIONE IDV,PRESSIONI A TOGHE INCHIESTA TRATTATIVA? (3)= – Roma, 19 giu. – Un Paese, si legge ancora nel testo dell'Idv, “puo' considerarsi libero e democratico quando non ha segreti e quando le istituzioni concorrono alla ricerca della verita', affinche' i cittadini possano sapere e capire tutto cio' che e' accaduto nella loro storia. Cio' tanto piu' vale trattandosi di un tema cosi' grave come la mafia, che insanguina il Paese e accumula risorse sottraendole all'economia pulita, organizzazione criminale che potrebbe essere accostata allo Stato solo per la spietata lotta e non per trattative e collusioni; a questa indagine, portata avanti con enormi difficolta' dalla magistratura, lo Stato per primo dovrebbe prestare tutta l'attenzione senza lasciare il benche' minimo sospetto di volonta' di intralcio, ne' attraverso ordini, ne' attraverso interventi persuasivi di efficacia corrispondente all'altezza della sede da cui provengono, dato che per prime le piu' alte istituzioni dovrebbero tutelare e rispettare l'indipendenza della magistratura, e non fare pressioni su di essa, che deve poter agire 'senza speranza e senza timore'. L'indipendenza, infatti, e' garanzia che la legge e' effettivamente uguale per tutti, senza porti franchi per ex potenti, neppure qualora si ritenga di doverli mettere al riparo dalle indagini pensandosi che possano a loro volta essere portatori di conoscenze che devono rimanere nascoste: che, quindi, la verita' deve poter essere cercata senza guardare in faccia nessuno, neppure i potenti passati o presenti, per il debito che lo Stato ha verso se stesso, verso la giustizia, e verso quei servitori delle istituzioni che persero la vita in quei primi mesi del 1992, anche affinche' il loro sacrificio non sia stato vano”. Per questo si chiede “se gli interventi effettuati nei mesi scorsi da sedi esterne alla giustizia presso il procuratore generale della Cassazione in merito alle indagini sulla cosiddetta trattativa tra lo Stato e la mafia, abbiano sortito degli effetti ed abbiano avuto un seguito e, pertanto quali siano le ragioni per le quali il procuratore della repubblica di Palermo, dottor Messineo, non abbia voluto assentire gli atti dei sostituti inquirenti”.

AUTO: DR; IDV, PASSERA HA CAPITO INCONSISTENZA DEL GRUPPO ANCORA SENZA STIPENDIO DIPENDENTI IMPRENDITORE MOLISANO – CAMPOBASSO, 19 GIU – ''Il Ministro dello Sviluppo economico ha finalmente preso atto dell'inconsistenza dell'offerta del'imprenditore molisano Di Risio, restano pero' ancora troppi dubbi intorno alle sorti dello stabilimento di Macchia di Isernia (Isernia) i cui lavoratori sono senza retribuzione''. Cosi' l'on. Antonio Di Pietro in merito alla tentata acquisizione dello stabilimento di Termini Imerese da parte dell'imprenditore molisano, patron della Dr Motor. Una questione che l'Italia dei Valori segue da tempo: il 17 aprile 2012 Di Pietro aveva inviato una lettera al ministro competente e poi aveva presentato due atti di sindacato e un esposto a nome dell'Idv, a seguito del quale – informa una nota – la Procura di Isernia ha aperto un fascicolo sull'imprenditore Massimo Di Risio, intenzionato da tempo ad acquisire lo stabilimento di Termini Imerese. ''A lungo – si legge nel testo – abbiamo chiesto copia del piano industriale per fare chiarezza su eventuali garanzie finanziarie''. Un piano industriale che non e' mai arrivato. Ora, alla luce delle dichiarazioni rilasciate alcuni giorni fa dal ministro Passera sull'affidabilita' dell'imprenditore molisano, Di Pietro e' tornato ad interrogare il governo chiedendo un intervento in merito alla sorte dei lavoratori dello stabilimento di Macchia d'Isernia che sono da mesi senza stipendio e che non possono continuare a pagare le colpe degli imprenditori e i tempi della politica.

BIOETICA, IDV: RATIFICARE LA CONVENZIONE DI OVIEDO. PRESENTATA MOZIONE Roma, 19 giu – “Sono passati undici anni da quando l'Italia ha avviato le procedure per la ratifica definitiva della convenzione per i diritti dell'uomo e la biomedicina, firmata a Oviedo il 4 aprile del 1997. Da allora solo silenzi e rinvii per non portare a termine un iter legislativo che potrebbe finalmente, anche nel nostro Paese, rendere valide le dichiarazioni anticipate di trattamento. Per questo, sulla scia di quanto richiesto qualche settimana fa dal Comitato nazionale di bioetica, abbiamo presentato una mozione per chiedere al governo di provvedere, in tempi celeri, all'adozione dei provvedimenti necessari per dare pienamente seguito alla convenzione di Oviedo. E' necessario consentire la sua piena e intera esecuzione, predisponendo anche la disciplina occorrente per l'adattamento dell'ordinamento giuridico italiano ai principi e alle norme della convenzione”. Lo affermano in una nota Antonio Di Pietro, presidente dell'Italia dei Valori, e Antonio Palagiano, responsabile nazionale sanità del partito. “Sappiamo bene che la bioetica non è certo un tema gradito al nostro Parlamento, basti pensare alla legge sul testamento biologico, in discussione dal 2008 e che mai, a nostro avviso, vedrà una fine. Ma presentare questo atto – concludono gli esponenti dell'Italia dei Valori – significa mettersi al fianco dei cittadini italiani, tutti, e garantire loro gli stessi diritti alla salute di tutti i cittadini europei”.

IMMIGRAZIONE: BELISARIO (IDV), IN ITALIA UNA VERA POLITICA DI ACCOGLIENZA – Roma, 19 giu – “Oggi è il Canale d'Otranto il teatro dell'ennesima tragedia in mare. I luoghi dove vengono ripescati i corpi in mare cambiano, ma la storia è tristemente sempre la stessa. Adesso basta!”. A dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “domani si celebra la Giornata mondiale del Rifugiato, appuntamento importantissimo per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle migliaia di persone che fuggono dai loro Paesi per fame, violenza, povertà o perché sono perseguitati politici. Un momento di riflessione importante, ma che resta tale se la politica non si dà da fare. E' impensabile che un Paese civile come l'Italia non abbia mai messo in campo una seria politica di accoglienza e integrazione ma abbia ancora in vigore la pessima legge Bossi-Fini. Siamo il Paese che ospita ancora i Centri di accoglienza temporanea, veri e propri lager a cielo aperto, che pratica i respingimen ti in mare, c'è chi, addirittura, ha proposto l'uso delle armi contro chi cerca disperatamente di arrivare in Italia. Eppure è chiaro – conclude Belisario – che non si è rifugiati per scelta, ma perché si è vittime. Noi dobbiamo garantire a tutti i cittadini una vita dignitosa, è una questione di civiltà e democrazia”.

PONTE STRETTO: BELISARIO “PASSERA PUNTI SU OPERE NECESSARIE” ROMA – “Non ci siamo proprio: dal ministro Passera ci saremmo aspettati una rinuncia totale alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, perche' e' un'infrastruttura faraonica tanto inutile quanto dannosa sotto il profilo ambientale. Limitarsi a dire che non e' un'opera prioritaria non basta: il Ponte non si deve proprio fare”. Cosi' il senatore Felice Belisario, capogruppo dell'Idv a Palazzo Madama, che aggiunge: “Con una crisi cosi' grave, e' chiaro che le vere priorita' dell'Italia sono altre: prima tra tutte la messa in sicurezza del territorio, lotta al dissesto idrogeologico, potenziamento della rete ferroviaria, per non parlare poi dei cantieri aperti sulla Sa-Rc, opera eternamente incompiuta del Mezzogiorno, su cui il ministro Passera ha detto che intende metterci la faccia. Insomma, con le ingenti risorse che servirebbero per la realizzazione del Ponte, si possono finanziare le infrastrutture che servono al Sud per acquistare competitivita' e ridurre il divario con il nord. Gia' da un anno la Commissione Europea ha deciso di eliminare il Ponte sullo Stretto dal novero delle opere da realizzare. Il ministro Passera interviene tardi e male, altro che opera non prioritaria e scelta non definitiva, da lui – conclude Belisario – ci saremmo aspettati una rinuncia completa ed inequivocabile”.

Lusi, Belisario: Voto segreto e' rifugio casta, si autorizzi arresto Roma, 19 GIU- “E' in atto il tentativo di salvare l'ex tesoriere della Margherita, con un blitz in Aula che ribalti il voto della Giunta favorevole all'arresto. L'Italia dei valori vuole che ciascuno ci metta la faccia, ma per la richiesta di voto segreto e' gia' partita la raccolta delle firme. Tra queste sicuramente non mancheranno quelle di chi, in passato, si e' gia' trovato nella stessa posizione di Luigi Lusi: la casta vuole rifugiarsi dietro l'anonimato e favorire cosi' l'ennesimo inciucio trasversale, e' necessario impedirlo e autorizzare la misura cautelare perche' ne va della credibilita' delle istituzioni”. Lo dichiara il Presidente dei senatori Idv, Felice Belisario. –

TENNIS: IDV, FARE CHIAREZZA SU FIT, PARTECIPATE E VIGILANZA INTERROGAZIONE A GNUDI SU BILANCI, CARICHE E ASSUNZIONI – ROMA, 19 GIU – Chiarezza sulla gestione della Fit (la Federazione italiana Tennis), sui suoi bilanci e sui compensi dei suoi manager e di quelli delle societa' partecipate, sulla vigilanza che il Coni dovrebbe effettuare sulla Federazione e sull'associazione che ha gestito gli Internazionali di Tennis di Roma. La chiedono i senatori dell'Idv Felice Belisario e Fabio Giambrone in un'interrogazione al ministro della Sport Piero Gnudi. UN'altra interrogazione, sempre sulla gestione della Federtennis , e' stata presentata nello scorso marzo da una deputata del pdl. La Fit – scrivono nell'interrogazione i due senatori dell'Idv – e' un'associazione che ''opera sotto la vigilanza'' del Coni, ''il 25 per cento delle entrate, pari a circa 7 milioni di euro, e' rappresentato da contributi pubblici e di questi, oltre il 90%, deriva dai versamenti effettuati dal Coni''. I due senatori chiedono quindi se il Comitato abbia autorizzato la costituzione di tre societa' partecipate nel 2007, la FIT Servizi Srl, Mario Belardinelli A.D.S. e Sportcast Srl, che gestisce il canale Supetennis, e il cui costo e' di quasi 4 milioni l'anno, ''interamente coperti con contributi della Federtennis''; inoltre, se si sia ''vigilato sulle procedure di scelta dei soci''; infine, chiedono informazione su ''un'associazione in partecipazione per la gestione degli Internazionali d'Italia'' di cui la Fit ''non trasmette alcuna informazione''. I senatori, che ricostruiscono gli intrecci tre la Federazione e le sue partecipate, sottolineano inoltre come ''la Fit, presieduta da Angelo Binaghi, avrebbe designato come presidente del consiglio di amministrazione'' di una delle societa' Ignazio Fantola, ''congiunto del presidente Binaghi''. L'Idv chiede infine di conoscere i compensi dei manager delle societa' partecipate e di fare chiarezza su 78 assunzioni, due delle quali dirigenziali.

SVILUPPO: BUGNANO (IDV), SU SRL SEMPLIFICATE GOVERNO PASTICCIONE O IN MALA FEDE? – Roma, 19 giu – “Tutto da rifare sulle srl semplificate, norma contenuta nel dl liberalizzazioni che avevamo già fortemente combattuto. Ieri il Consiglio di Stato aveva dato il via libera al modello standard e quindi gli under 35 avrebbero potuto avviare questo tipo di società, oggi però nel dl sviluppo il consiglio dei Ministri ha eliminato tale limite di età e così il modello societario che aveva appena ricevuto il via libera non vale più. Governo pasticcione o in malafede?”. Lo dichiara il Capogruppo dell'IdV in Commissione Industria al Senato, Patrizia Bugnano. “Per l'Italia dei Valori – aggiunge – quello delle srl semplificate è uno strumento inutile, visto che con un capitale pari a zero queste società non avrebbero potuto funzionare, non avendo alcuna possibilità di accesso al credito ed essendo molto pericolose per i creditori in caso di insolvenza. L'Esecutivo ha invece venduto questa norma come una norma per favorire l'imprenditoria giovanile, ma ora ha tolto il limite di età e quindi chiunque potrà costituire una srl a capitale zero: in questo modo il Governo favorisce di fatto il pericoloso fenomeno delle infiltrazioni criminali nei subappalti, che ancora più facilmente potranno costituire srl semplificate senza neanche metterci un euro di capitale, rischio che già a suo tempo avevvmo denunciato. Non e' un caso che questa norma sia stata messa in un provvedimento che incentiva proprio l'edilizia, settore – conclude Bugnano – nel quale le infiltrazioni criminali sono le piu' pericolose”

TURISMO: BUGNANO (IDV), DA GOVERNO SOLO PAROLE, NON CONSIDERA PRIORITARIO IL SETTORE – Roma, 19 giu – “Il ministro Gnudi parla del piano strategico del turismo, mentre il Governo non vara alcuna misura per il comparto. Nel decreto sviluppo, un provvedimento che si occupa molto del settore edilizia, non vi è infatti alcuna misura sulla defiscalizzazi one degli investimenti relativi alle strutture ricettive, che favorirebbe in concreto il comparto turistico. Parlare di azioni strategiche nel turismo e riconoscere l'importanza del settore per la nostra economia, senza poi passare ai fatti come sta facendo il Governo Monti, è davvero poco serio. Meglio sarebbe ammettere che per questo Esecutivo il turismo non è prioritario”. Lo dichiara la senatrice Patrizia Bugnano, Capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Turismo.

LAVORO: CARLINO (IDV), IL REALISMO A POSTERIORI DI MARTONE E' RIDICOLO, COLPO DI CALORE? Roma, 19 giu – “Il realismo a posteriori del vice ministro del lavoro rasenta il ridicolo. Infatti, secondo Michel Martone prima si deve approvare rapidamente la riforma per rispondere ai diktat dell'Europa e solo dopo il governo valuterà come funzionano le istituzioni del mercato del lavoro. E' chiaro che il colpo di calore di questi giorni gli fa dire queste amenità, non ci sono altre spiegazioni: fare ciò che è necessario per risolvere i problemi del Paese solo dopo aver fatto i danni. Adesso che paghino il prezzo più alto i disoccupati, i precari, i giovani, poi si vedrà. Bel modo di governare un Paese in crisi!”. Lo dice Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Lavoro.

ESODATI, CARLINO (IDV): GOVERNO INDIFENDIBILE, FORNERO SI DIMETTA
Roma, 19 giu – “Sulla vicenda esodati il governo è in una posizione indifendibile sotto qualunque punto di vista. In particolare, è emersa in modo netto tutta l'inadeguatezza del ministro del Lavoro a farsi carico di uno dei più gravi ed imbarazzanti problemi sociali del momento. Per questo l'Italia dei valori ha presentato una mozione di sfiducia nei suoi confronti, per questo chiediamo con forza le sue dimissioni”. Lo ha detto la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo Idv in commissione Lavoro, intervenendo in Aula dopo l'informativa del ministro Fornero. “Siamo al 19 giugno 2012 – ha aggiunto – e la storia degli esodati deve ritenersi tutt'altro che risolta, né, tanto meno, avviata a soluzione. Anzi non vi è neppure la certezza delle sue proporzioni, cosicché anche sui numeri si ha la sensazione che qualcuno, disinvoltamente, abbia barato. Per mesi c'è stata una gravissima e inspiegabile assenza di notizie, una inaccettabile discrepanza nei dati tra ministero e Inps, una gestione del tutto inadeguata del problema dei lavoratori esodati caratterizzata da incertezze, mancanza di trasparenza e una serie di atti e dichiarazioni quantomeno imprudenti per un membro del governo. La verità è che cambiando le regole in corsa non si possono lasciare centinaia di migliaia di persone senza stipendio, senza pensione, senza la speranza di un futuro. Il problema andava individuato prima del varo del decreto salva Italia e comunque, una volta accortisi dell'errore, andava immediatamente risolto. Non è successo – ha concluso Carlino – a questo punto il ministro Fornero si assuma le sue responsabilità e si dimetta”.

MAFIA: GIAMBRONE (IDV), SOSTENERE SEMPRE PIU' LOTTA AL CRIMINE = Palermo, 19 giu.- – “La brillante operazione antimafia che all'alba di oggi ha portato all'arresto di diversi esponenti delle cosche trapanesi, segna un ulteriore successo e si inscrive nell'ambito di un piano generale di lotta al crimine, che va sostenuto con sempre maggior convinzione a livello morale e politico.” – Lo ha detto il senatore Fabio Giambrone, segretario regionale IdV Sicilia, congratulandosi con la squadra mobile di Trapani, impegnata nell'operazione che ha disarticolato la rete delle cosche del trapanese. “Gli arresti di oggi – ha aggiunto Giambrone – confermano l'efficacia dell'azione congiunta di magistratura e forze dell'ordine contro la criminalita' organizzata. Un'attivita' incessante che ha segnato un altro risultato significativo nella battaglia per l'affermazione della legalita'.”

CINECITTA': GIANBRONE (IDV), FERMARE SPECULAZIONE E' DELITTO ALLA CULTURA Roma, 19 giu – “La produzione cinematografica italiana segna un record assoluto, ben 155 film girati nel 2011, è la migliore performance dal 1960. Per questo cementificare Cinecittà è un delitto, la situazione è cruciale e va affrontata subito”. E' quanto afferma capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Cultura al Senato, Fabio Giambrone. “Cinecittà – prosegue – è il fiore all'occhiello della Capitale per la produzione cinematografica. Con la privatizzazione e speculazione edilizia nei terreni di via Tuscolana di proprietà del Ministero del Tesoro, in concessione a Cinecittà Studios Spa, a rischio non c'è solo la questione della cementificazio ne , ma anche un taglio delle maestranze che fino a oggi hanno portato avanti un lavoro artigianale, che negli anni Sessanta dava da mangiare a un terzo dei romani. E' evidente che non siamo di fronte a un grande rilancio, come invece vuole farci credere il manager Luigi Abete, che vuole trasformare Cinecittà in un luna park tematico con tanto di albergo di lusso, ma a un completo svuotamento della funzione produttiva degli studios”. “La Giunta regionale affronti subito la situazione degli studios e blocchi questa operazione delittuosa. Cinecittà è la nostra storia e simbolo del cinema nel mondo, dobbiamo difenderlo – conclude Gianbrone – prima di sentire il suono dell'ultimo ciak”.

MAFIA. LI GOTTI: VICENDA PALUDOSA, NAPOLITANO FACCIA CHIAREZZA
Roma, 19 giu. – “Appare sempre piu' paludosa la vicenda dell'intervento del presidente Napolitano sul Procuratore Generale della Cassazione, dietro sollecitazione di Nicola Mancino. Ora si apprende di una certa attivita' del consigliere giuridico del Quirinale, per verificare la possibilita' di intervento sui Pubblici Ministeri, onde evitare il confronto tra lo stesso Mancino e l'ex ministro Martelli. Cosa c'entra la 'pezza' di asserite preoccupazioni del Colle sul coordinamento delle indagini tra diverse procure, rispetto al fatto di evitare il confronto Mancino-Martelli, in sede processuale, innanzi al Tribunale di Palermo?”. Lo dice il capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Antimafia, Luigi Li Gotti, che aggiunge: “Non e' una bella pagina. L'unica cosa che deve farsi, a mio parere, e' quella di evitare le toppe perche' sono peggio del buco, e dire chiaramente ai cittadini perche' il Presidente della Repubblica ha ritenuto di muoversi e per quali intenti”. “Gli italiani meritano rispetto e non possono dubitare del loro Capo dello Stato, cui piu' volte hanno manifestato affetto. Il presidente Napolitano- conclude Li Gotti- faccia chiarezza, anche se tutto e' stato frutto di cattivi consigli”.

==RIFORME: PARDI (IDV), PRESIDENZIALISMO E' PASTICCIO TAGLIO DEI PARLAMENTARI? FACCIAMOLO SERIAMENTE ROMA, 19 GIU – ''Questa riforma e' un pasticcio inestricabile. Uno schema sgangherato che, con gli emendamenti presentati all'ultimo minuto per l'Aula, muta anche la ragione sociale della nostra Repubblica. Da parlamentare a presidenziale, questo e' inaccettabile''. Lo afferma in un'intervista al Corriere della Sera il senatore dell'Idv Francesco Pardi. ''Il nostro obiettivo – prosegue a proposito del voto sul ddl costituzionale che comincia in settimana – e' quello di rimandare il testo in commissione perche' su un impianto gia' discutibile fondato su un parlamentarismo edulcorato da un premierato forte ora si innesta uno schema semipresidenziale''. La riduzione dei parlamentari, invece, e' ora che la si faccia ''seriamente'': ''perche' ridurre solo di un sesto i senatori e deputati e' un trucco per giustificare il resto''. Il nodo importante e' anche un altro. ''Quando arriveremo a discutere l'articolo 9 – conclude Pardi – ci accorgeremo che il premier forte e' solo un servo di scena davanti a un presidente della Repubblica che e' il vero capo del governo'' e a quel punto ''vedremo se davvero tiene la maggioranza che ha gia' approvato la riforma dell'articolo 88 con numeri tali da evitare il referendum confermativo''.

LAVORO: MURA, MODIFICHE FUTURE? SI INVENTINO BALLA MIGLIORE – ROMA, 19 GIU – ''Che la maggioranza abbia gia' deciso di dare il via libera all'approvazione del Ddl sul lavoro entro il 28 giugno lo si respira nell'aria, e su questo accetto scommesse. Pero' almeno abbiano la decenza di non far pronunciare al ministro Fornero delle dabbenaggini che sono un insulto all'intelligenza umana''. Lo dichiara Silvana Mura, deputata di Idv, sottolineando che ''quando il ministro concede la possibilita' di effettuare eventuali modifiche alla riforma del lavoro se questa dovesse produrre effetti negativi, ci dovrebbe dire anche quale sara' il periodo di tempo entro cui effettuare il monitoraggio, dal momento che da gennaio il governo rimarra' in carica per gli affari correnti perche' le Camere saranno sciolte per scadenza naturale della legislatura''.

SCUOLA: ZAZZERA (IDV), DAL MINISTRO SOLO PROPAGANDA E NESSUNA SOLUZIONE CONCRETA – Roma, 19 giu – Oggi il Vicepresidente della Commissione Cultura della Camera, On. Pierfelice Zazzera (IDV) ha incontrato i vertici del Ministero dell'Istruzione per discutere sulle emergenze delsettore scolastico. In merito il dipietristadichiara: “Ho parlato con il Capo di Gabinetto dott. Luigi Fiorentino, con il Direttore Generale dott. Luciano Chiappetta e con il Sottosegretario Elena Ugolini per un avere chiarimenti su graduatorie, concorso abilitante e questione abilitandiin Scienze della Formazione Primaria. Ho trovato un muro di gomma che non intende ascoltare il mondo della scuola tra numeri di circolari e linguaggio burocratese. Il Ministero naviga a vista – prosegue Zazzera – senza idee chiare né soluzioni immediate. L'unica proposta del Governo e del Ministero è rappresentato dal concorso che però non sembrerebbe avere ancora il via libera del Ministero dell'Economia. Quindisi tratta solo di un annuncio propagandistico! Questo concorso di cui si ha incertezza persino sui numeri, oltre che sui tempi, non risolverà di fatto alcuna emergenza della scuola. Noi dell'Italia dei Valori – incalza Zazzera – chiediamo al Ministro Profumo di evitare annunci e dissentiamo dall'utilizzo del concorso come soluzione al reclutamento degli insegnanti. L'Italia dei Valori chiede una risposta al taglio delle 90 mila cattedre nelle scuole e ribadisce che il reclutamento degli insegnanti non può che avvenire attraverso l'utilizzo delle graduatorie esistenti al fine di stabilizzare il personale che ha fatto percorsi formativi abilitanti e che attende una cattedra a ruolo”.

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