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FOCUS IDV DEL 13 GIUGNO 2012

ESODATI: DI PIETRO, OGGI MOZIONE DI SFIDUCIA A FORNERO ROMA, 13 GIU – ''In un Paese civile e in uno Stato democratico e' inammissibile che un ministro in carica menta al Parlamento e al Paese e che, per le sue menzogne, debbano morire di fame centinaia di migliaia di famiglie''. Lo ha detto Antonio Di Pietro.Se Fornero “non vuole assumersi le sue responsabilità gliele facciamo assumere noi: oggi depositiamo una mozione di sfiducia con altre forze politiche perche' si inizi a mandare a casa questo governo per dare al paese un governo politico che si occupi di cittadini e non di banche''.

CRISI: DI PIETRO, MONTI HA RIEMPITO DI VUOTO IL NULLA – ROMA, 13 GIU – ''Il discorso del premier Mario Monti ha riempito di vuoto il nulla''. Lo afferma il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro, commentando l'intervento del premier in Aula alla Camera sulla crisi. ''Monti ha descritto – dice Di Pietro – un Paese delle meraviglie in un'Europa delle meraviglie che non c'e'''.

CORRUZIONE: DI PIETRO, TESTO SEVERINO AUMENTA POSSIBILITA' – ROMA, 13 GIU – ''La differenza tra la nostra proposta e quella del ministro Severino sta in questo: noi proponevamo di combattere la corruzione e di rompere il patto di omerta'. Lei, in questo modo e con questo provvedimento, sta aumentando ancor di piu' la possibilita' di commettere reati, di commettere violenza per induzione e di farla pure franca''. Lo dice nell'Aula della Camera Antonio Di Pietro, leader di Idv, annunciando il no del suo gruppo parlamentare alla fiducia sul ddl anticorruzione.

Corruzione/ Di Pietro: Con questo ddl governo favorisce l'omertà. Nessuno parlerà più Roma, 13 giu. – Il ddl anticorruzione su cui il governo ha ottenuto la fiducia in Aula alla Camera favorisce “l'omertà”. Lo ha detto il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, in Aula alla Camera. “Vorrei rivolgermi – ha esordito l'ex pm – al ministro di Grazia e Giustizia, però non so se devo rivolgermi al ministro o all`avvocato Severino, e io stesso non so se devo parlare come parlamentare o come ex Pubblico ministero. Siamo qui a discutere di due specifici articoli di legge su concussione e corruzione: il 317 e il 319 del codice penale”, articoli, ha ricordato Di Pietro, “grazie ai quali fu fatta l'inchiesta Mani Pulite”. “Noi – ha proseguito – dobbiamo lasciare l`articolo 317 così com`è, per permettere al magistrato, di volta in volta, guardando al caso in questione, se l`induzione è una costrizione ambientale `cui resisti non potest`, e non far sì che i pagamenti avvengano per induzione, cioè tutte le volte che anche chi dà il denaro deve rispondere come chi lo riceve. Anche perché così, cosa ottenete? Solo l`omertà processuale, perché nessuno parlerà più. Perché la persona che non poteva fare a meno di pagare non potrà nemmeno chiedere giustizia, altrimenti verrà condannato. Perché avete trasformato, per legge, la concussione per induzione in corruzione per induzione”.

CORRUZIONE: DI PIETRO A SEVERINO, GRAVE CANCELLAZIONE CONCUSSIONE PER INDUZIONE Roma, 13 giu. – “All'inizio degli anni '90 ci fu un'inchiesta chiamata Mani Pulite che ha permesso di scoprire migliaia di reati contro la pubblica amministrazione. Quei reati li abbiamo potuti scoprire grazie agli articoli 317 e 319 del codice penale. Lei, oggi, ci propone un disegno di legge che si qualifica cosi': disposizioni per la repressione della corruzione. Lei sta dunque mandando un messaggio ben chiaro: 'i reati finora previsti contro la corruzione non vanno bene, ora vi indico io quali sono quelli giusti'”. Lo dice Antonio Di Pietro durante il suo intervento in Aula rivolgendosi al ministro della Giustizia Paola Severino. “Veramente -prosegue- le fattispecie di reato che permettevano di combattere la corruzione c'erano. Con l'art. 13 lei propone una cosa molto semplice: partendo dal titolo, 'combattere la corruzione', si arriva alla proposta, che e' l'eliminazione del reato di concussione per induzione. Lo so bene cosa dicono alcuni che non eliminiamo alcunche'. Col cavolo che non si elimina alcunche'!. Si aggiunge qualcosa di deplorevole. Il reato di concussione diverge dalla corruzione solo per l'elemento soggettivo tra chi da' e chi riceve denaro, uno e' la vittima e l'altro l'autore del reato”. “Lei -dice ancora- trasforma entrambe le parti in colpevoli. Tutti e due rispondono del fatto commesso, sia chi da' denaro sia chi lo riceve. Quindi, ogni volta che la concussione non avviene per violenza o minaccia, ma avviene per induzione, in quel caso non deve rispondere solo chi induce, ma anche chi e' indotto. Ma io vi sfido, nelle migliaia di carte accumulate in questi vent'anni, a trovare un atto di concussione per violenza o minaccia! Il pubblico ufficiale e il politico non si comportano cosi'. Guardano in faccia, sorridono, inducono ''spintaneamente'' il datore di denaro a rendersi conto che o mangia quella minestra o salta dalla finestra. Quindi di volta in volta bisogna vedere se e' l'imprenditore che ha messo in tasca i soldi al politico. Ma lo deve decidere il magistrato. Perche' lo volete decidere voi, per legge?”. “Noi -dice Di Pietro intervenendo in Aula rivolgendosi al ministro Severino- dobbiamo lasciare l'articolo 317 cosi' com'e', per permettere al magistrato, di volta in volta, guardando al caso in questione”.” Anche perche' cosi', cosa ottenete? Solo l'omerta' processuale, perche' nessuno parlera' piu'. Perche' la persona che non poteva fare a meno di pagare non potra' nemmeno chiedere giustizia, altrimenti verra' condannato”.”Perche' -prosegue- avete trasformato, per legge, la concussione per induzione in corruzione per induzione. Invece, voi dovevate lasciare la possibilita' che il magistrato guardasse, di volta in volta, come stanno i fatti per poter decidere che i due stavano in un regime di parita' e, come tale rispondevano tutti e due, o uno era in una soggezione psicologica senza minacce e senza violenza”. “Lei, -conclude- in questo modo e con questo provvedimento, sta aumentando ancor di piu' la possibilita' di commettere reati, di commettere violenza per induzione e di farla pure franca”.

CORRUZIONE. DI PIETRO A PATRONI GRIFFI: SI PASSI SUBITO AI FATTI – Roma, 13 giu. – “Il ministro Patroni Griffi ha affermato che l'incandidabilità dei condannati deve entrare in vigore dal 2013. Ci auguriamo si passi subito dalle parole ai fatti, anche se io sono scettico. Avete mai visto un tacchino che si fa la festa da solo per Natale? Non dimentico, infatti, che sugli scranni di questo Parlamento siedono tantissimi condannati e indagati per reati gravi, con i rispettivi avvocati. Noi dell'IdV abbiamo sempre chiesto un Parlamento pulito, proponendo emendamenti e disegni di legge con alcune semplici regolette, per farlo diventare un luogo degno di un Paese civile, ma nessuno ci ha mai dato ascolto. Chiediamo da tempo che i condannati non possano essere candidati e i rinviati a giudizio per reati gravi non debbano ricoprire incarichi di governo, né locale né centrale, e qualora fossero indagati nel corso del mandato il loro incarico dovrebbe cessare. Ma tutto questo, fino ad oggi, è stato archiviato nei cassetti delle Commissioni”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

RAI. DI PIETRO: MEGLIO CANDIDATI ASSOCIAZIONI CHE LOTTIZZAZIONE – Roma, 13 giu. – “L'Italia dei Valori, che non ha mai partecipato ad alcuna spartizione, ribadisce con fermezza e determinazione: la politica deve restare fuori dalle nomine del Cda Rai. Ciò per l'elementare principio che soggiace alle regole democratiche: non ci deve essere nessun collegamento tra controllato e controllore, altrimenti rimarrebbe sempre il dubbio che il controllato si è scelto il proprio controllore. Ciò premesso, di fronte alla forca caudina e al ricatto di dover mantenere l'attuale Cda o peggio che questo venga nominato dai soliti noti, meglio scegliere il male minore. Questo è rappresentato dalla proposta di Bersani, cioè quella di rimettere la scelta dei nomi ad associazioni culturali, movimenti di opinione, rappresentanti d'interessi diffusi, certamente di qualità e di sicuro spessore morale e professionale. I curricula dei candidati devono essere visibili a tutti i cittadini in modo che la selezione avvenga attraverso criteri di massima trasparenza”. Lo afferma il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, commentando le dichiarazioni di Bersani sulla Rai.

GOVERNO. DI PIETRO: MOZIONE CON PD E UDC? NOI NON C'AZZECCHIAMO Roma, 13 giu. – Italia dei Valori non converge sulla mozione a sostegno del governo a cui lavorano Pd e Udc. Lo spiega alla Camera il leader del partito Antonio Di Pietro. “Che c'azzecchiamo noi?”, risponde Di Pietro al cronista che chiede lumi. “Noi siamo all'opposizione di questo governo. E anzi, per aiutare la soluzione della crisi noi pensiamo che bisogna liberarsi di questo governo”, aggiunge l'ex pm.

AMBIENTE: DI PIETRO, GOVERNO IMPONGA A ENI BONIFICA CROTONE – CATANZARO, 13 GIU – Il leader di Idv Antonio Di Pietro, si rivolge con un'interrogazione, al ministro dell'Ambiente chiedendogli ''se rientra fra gli intendimenti del Governo adottare provvedimenti urgenti al fine di preservare la salute dei cittadini e l'integrita' ambientale delle aree contaminate del crotonese''. ''Dopo la chiusura da parte di Eni di alcune grandi fabbriche di Crotone come Pertusola Sud, Montedison e Enichem (oggi Syndial) nel 1999 – sostiene il leader di Idv – non e' stata avviata la bonifica dei siti industriali e sono state, altresi', smaltite in modo illegale le scorie di produzione. Risulta che – grazie anche al lavoro svolto da 'Fabbrikando l'Avvenire', un'associazione per la cura e la protezione dell'ambiente e dagli operai delle fabbriche crotonesi, in questi giorni sono in corso a Crotone due processi penali nei confronti di Syndial, con i suoi dirigenti accusati di omicidio plurimo colposo aggravato dalla colpa cosciente e di disastro ambientale per aver smaltito illegalmente elementi tossici come arsenico, antimonio, cadmio, vanadio, piombo, rame e zinco – come riscontrato con relazione tecnica di Environ Italy srl – che hanno causato la morte per mesotelioma pleurico e abestosi di alcuni cittadini adiacenti agli stabilimenti industriali''. ''Le indagini svolte dalla Procura della Repubblica di Crotone, sfociate in un procedimento penale – afferma ancora Di Pietro – hanno acclarato l'esistenza di vaste discariche non autorizzate di rifiuti tossici e nocivi, a seguito dello smaltimento di scorie di produzione all'interno dello stabilimento Pertusola Sud, sotto i piazzali degli istituti scolastici e della questura nonche' nel mare. E' in continuo aumento il numero di decessi per malattie tumorali tra gli abitanti di Crotone''. Secondo Di Pietro, ''in un territorio dove importanti sono gli interessi dell'Eni soprattutto nel campo dell'estrazione di gas metano, con nove postazioni che assicurano il 15% della produzione nazionale, non si registra alcun intervento del Governo che imponga all'Eni un'integrale bonifica delle aree contaminate, cosi' da salvaguardare la salute dei cittadini e creando, al contempo, nuove prospettive di sviluppo e di occupazione''.

LAVORO: BELISARIO, BENE NAPOLITANO SU OCCUPAZIONE, FORNERO DA SFIDUCIARE = Roma, 13 giu. “Mentre il Presidente della Repubblica chiede che la piena occupazione torni obiettivo della politica, il ministro del lavoro e' ancora impegnata a contare gli esodati col pallottoliere”. Lo afferma il presidente dei senatori dell'Italia dei valori Felice Belisario. “Il vero problema dell'Italia -aggiunge- e' avviare piu' giovani al lavoro, ma fino a quando avremo un ministro come Elsa Fornero capace piu' di fare danni che di trovare soluzioni, questo non sara' possibile. Il ministro del Lavoro non e' piu' credibile, non resta che sfiduciarla per voltare pagina, a meno che spontaneamente, non voglia togliere l'incomodo”.

Riforme/ Idv: Proposta maggioranza strampalata, tardiva e confusa Belisario: Facciamo unica cosa che serve, dimezzare parlamentari Roma, 13 giu. – “La riforma costituzionale proposta dalla maggioranza è in realtà una riformaccia strampalata, tardiva e confusa, che va bloccata perché non serve al Paese e aggiunge solo confusione a confusione”. Lo ha detto intervenendo in Aula il capogruppo dell`Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. “La Costituzione – ha aggiunto – si può modificare, lo prevede essa stessa, ma non è possibile farlo senza aprire una consultazione approfondita e non è pensabile che la Carta sia manomessa e arbitrariamente devastata da questo Parlamento privo della necessaria autorevolezza. Un Parlamento di nominati, non eletto con un sistema proporzionale puro come accadde invece nel 1946, pieno zeppo di condannati in via definitiva, di rinviati a giudizio, di inquisiti, di inseguiti da ordini d`arresto”. “L`unica modifica che andrebbe approvata ora, per dare risposta alla richiesta che arriva forte dagli italiani, è il dimezzamento del numero dei parlamentari, e invece – ha detto ancora Belisario – si propone una riduzione striminzita, per la serie `vorremmo ma non possiamo`. Il resto – dai superpoteri al presidente del Consiglio all`introduzione del voto bloccato, dalla sfiducia costruttiva alla beffa del bicameralismo eventuale – è solo il confuso risultato di spinte diverse, di mediazioni e di compromessi per accontentare tutti e scontentare gli italiani. Siamo ancora in tempo per fermarci con una resipiscenza operosa, per fare l`unica cosa che serve, ossia il dimezzamento del numero dei parlamentari. Solo così – ha concluso – faremmo davvero un favore al Paese”.

INDUSTRIA: BELISARIO, GOVERNO CHIARISCA SU EX MISTER DAY – POTENZA, 13 GIU – ''A che punto e' il decreto di attivita' sostitutiva per la reindustrializzazione dello stabilimento ex Mister Day di Atella, in provincia di Potenza?'': lo ha chiesto il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, in un'interrogazione al ministro del Lavoro. ''Dopo la chiusura del sito decisa nel 2008 dal gruppo Vincenzi – ha aggiunto il parlamentare – lo scorso autunno la Eco Sun Power, azienda lucana che opera nel settore della produzione di motori per il recupero energetico di macchine rotanti, ha presentato un progetto di reindustrializzazione che e' gia' stato approvato e finanziato dalla Regione Basilicata e che prevede non solo il riassorbimento dei 113 ex dipendenti dello stabilimento Mister Day in cassa integrazione straordinaria ma anche la creazione di 500 posti di lavoro entro cinque anni. L'attivita' di formazione dei lavoratori e' gia' iniziata, manca ancora pero' il via libero definitivo del governo al decreto di attivita' sostitutiva. Un ritardo grave e di cui non si conoscono i motivi – ha concluso Belisario – che lascia centinaia di persone e le loro famiglie nella totale incertezza e che accresce le difficolta' di un'area gia' in grande sofferenza per la mancanza di chiarezza del piano industriale della Fiat di San Nicola di Melfi (Potenza) e del relativo indotto''.

CORRUZIONE: DONADI, APPLICAZIONE INCANDIDABILITA' SIA IMMEDIATA = – Roma, 13 giu. – “Vigileremo sull'immediata applicazione della norma sull'incandidabilita'. Il ministro Patroni Griffi ha annunciato che il governo esercitera' la delega per rendere esecutiva l'incandidabilita' dei condannati gia' alle prossime elezioni politiche. Speriamo che non sia l'ennesimo annuncio di un esecutivo che ormai da mesi vive solo di promesse non mantenute”. Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi, ricordando che “l'Italia dei Valori da anni si batte affinche' in Parlamento non possano entrare condannati e indagati per reati gravi. Abbiamo sempre chiesto anche la decadenza per i parlamentari condannati nel corso del proprio mandato. La norma approvata oggi benche' molto indebolita rispetto alla nostra proposta, e' frutto dell'iniziativa politica di Italia dei Valori, che ha presentato proposte di legge fin dall'inizio della legislatura ed emendamenti al testo anticorruzione per impedire ai condannati di essere eletti in Parlamento. Conoscendo la composizione dell'attuale Parlamento – conclude – pieno di condannati e indagati per reati gravi, nutriamo ancora molti dubbi che diventi legge”.

CRISI: DONADI (IDV), MONTI IMBARAZZANTE, NON DICE NULLA – ROMA, 13 GIU – ''La relazione di Monti e' stata imbarazzante. Non ci ha detto letteralmente nulla di nulla, con un esempio da manuale di vuoto pneumatico'': lo dice nell'aula della Camera il capogruppo di Idv Massimo Donadi, dopo l'informativa del Presidente del Consiglio. ''La parte piu' interessante – spiega – e' stata la lettura del Financial Times, tanto le cose piu' importanti le ha gia' dette a 'Abc'. Monti manca di rispetto profondamente al Parlamento e agli italiani. Non puo' permetterselo''.

CORRUZIONE: FAVIA (IDV), CONDANNATI VIA DAL PARLAMENTO SUBITO – Roma, 13 giu – “L'articolo 10 del ddl anticorruzione è incostituzionale, illegittimo e inopportuno. Come si può pensare che chi è condannato per mafia o altri reati gravissimi contro la pubblica amministrazione, anche in primo grado, possa fare l'amministratore pubblico o far parte del Parlamento? Chi è stato condannato per reati gravissimi deve stare fuori dal Parlamento, fuori dalle istituzioni da subito: questo chiede l'Italia onesta” così David Favia, capogruppo IDV in Commissione affari costituzionali alla Camera, è intervenuto in Aula sulla prima fiducia al ddl anticorruzione. “Italia dei Valori aveva chiesto la creazione di una normativa immediata sull'incandidabilità. Ponendo la fiducia, il governo ha impedito una discussione che era necessaria: non ha avuto il coraggio di approvare il nostro emendamento, che mutuava sic et simpliciter il codice etico adottato dalla commissione antimafia, di ridurre la delega almeno a sei mesi, come aveva chiesto Idv, perché altrimenti le nuove norme non si applicheranno alle prossime elezioni. Questa è la prova che a parole tutti sono d'accordo, ma quando poi si tratta di passare ai fatti prevalgono altri interessi che il governo è pronto a proteggere, tutelare e coprire” ha spiegato Favia. “Era dovere del Parlamento approvare un'incandidabilità immediata dei condannati in primo grado per reati gravissimi, come aveva chiesto Italia dei Valori. Spiace che il governo si sia prestato a questo ricatto” ha concluso il capogruppo IDV in Commissione Affari costituzionali.

CORRUZIONE. IDV: NO FIDUCIA, CONDANNATI VIA DA PARLAMENTO SUBITO Roma, 13 giu. – “I condannati per gravi reati devono stare fuori dalle istituzioni da subito”. Lo dice David Favia, per contro dell'Idv, durante le dichiarazioni di voto in aula alla Camera sulla fiducia chiesta dal governo sull'articolo 10 del ddl anticorruzione che delega il governo sulla incandidabilita' dei condannati in via definitiva in parlamento. L'esponente Idv, annunciando la contrarieta' del suo partito alla fiducia, sottolinea che il governo “poteva almeno ridurre a sei mesi la delega” perche' altrimenti le nuove norme non si applicheranno alle prossime elezioni. L'Italia dei valori, conclude Favia, era per stabilire l'incandidabilita' anche il primo grado per i reati piu' gravi come quelli di mafia.

CORRUZIONE: IDV, NO A FIDUCIA GOVERNO MONTI = – Roma, 13 giu. – L'Italia dei valori votera' contro la fiducia posta sul ddl corruzione “perche' non condivide le politiche di questo governo” che sono “lontane dalla gente”. Lo ha detto nell'aula della Camera, dove hanno preso il via le dichiarazioni di voto sulla prima delle tre fiducie poste dall'esecutivo, David Favia intervenendo sull'articolo 10 del provvedimento, che delega il governo a disciplinare le incandidabilita' e il divieto di ricoprire cariche elettive e di governo a seguito di sentenze definitive di condanna per delitti non colposi. Almeno il governo avesse avuto il buon senso di ridurre a sei mesi” il tempo della delega, ha aggiunto Favia sottolineando che la disciplina prevista non si applichera' alle prossime elezioni politiche e ricordando che l'Idv sostiene l'incandidabilita' da subito anche per coloro che abbiano riportato una sentenza di condanna in primo grado per reati gravissimi.

MAFIA: IDV, GOVERNO SI ATTIVI SU RIVELAZIONI BONAVENTURA – ROMA, 13 GIU – ''Il governo si attivi immediatamente per capire quanto c'e' di vero nelle dichiarazioni del pentito Bonaventura. Si tratta di rivelazioni molto gravi, che, se fondate, aprono uno scenario pericolosissimo per il Paese''. Cosi', in una nota, il vicepresidente dei deputati dell'Italia dei Valori, Antonio Borghesi, il quale, in riferimento alle parole di Bonaventura su una possibile nuova cupola mafiosa, che vedrebbe insieme ''ndrangheta e quello che rimane della vecchia Cosa nostra', annuncia un'interrogazione parlamentare. ''Se le informazioni fornite dal pentito sono attendibili – si legge nell'interrogazione – chiediamo al governo di sapere come intende agire per fermare questo eventuale nuovo progetto che mirerebbe a creare un nuovo clima di terrore e metterebbe a rischio la vita di molte persone''.

Corruzione/ Idv: Testo non e` sufficiente, sul contrasto arranca Alla Camera è stata persa buona occasione Roma, 13 giu. – “Sull`inserimento della corruzione nel settore privato, Italia dei Valori è pienamente d`accordo. Non siamo certo secondi nel chiedere strumenti efficaci di lotta alla corruzione, tanto che il nostro emendamento 14.57, a prima firma Di Pietro, prevede proprio l`inserimento della corruzione nel settore privato, in attuazione della convenzione penale sulla corruzione fatta a Strasburgo nel 1999. Il testo su cui oggi ci viene chiesta la fiducia, però, non prevede misure sufficienti, non ci convince e sarebbe stato migliorabile se il governo avesse evitato di porre la fiducia”. Lo ha affermato Federico Palomba, capogruppo Idv in commissione Giustizia alla Camera. “Noi diciamo no sia al testo nel suo contenuto e sia all`aspetto politico di questa richiesta di fiducia – ha proseguito Palomba – Il governo ha dovuto tenere conto dei condizionamenti dei partiti che lo sostengono e siamo legittimati a pensare che l`anticorruzione abbia costituito oggetto di accordi e che la fiducia rappresenti lo strumento per tenere in piedi, contemporaneamente, il testo ed il governo con l`implicita minaccia del `tutti a casa`. Noi di Italia dei Valori crediamo, però, che la giustizia non possa essere terreno di incursione partitica”. “Siamo costretti – ha concluso il dipietrista – ad esprimere un giudizio di complessiva insoddisfazione sul testo e ci rammarichiamo per il fatto che una grande occasione per contrastare duramente ed efficacemente la corruzione non sia stata colta appieno. Mentre la corruzione fila via come una Ferrari, il contrasto ad essa arranca su una berlina. Peccato per ciò che avrebbe potuto e dovuto essere ma non sarà”.

MAFIA: ORLANDO (IDV), SOLIDARIETA' AD ASSOCIAZIONE LIBERA – PALERMO, 13 GIU – ''Siamo vicini ed esprimiamo la nostra solidarieta' all'associazione 'Libera' per i diversi gravi atti intimidatori di cui e' stata vittima negli ultimi giorni''. Lo afferma il sindaco di Palermo e portavoce nazionale dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando. ''Gli incendi dolosi che si sono verificati in alcuni appezzamenti del Mezzogiorno, nei terreni sottratti alle mafie e gestiti da 'Libera', – prosegue – destano preoccupazione e, allo stesso tempo, testimoniano l'ottimo lavoro che sta compiendo l'associazione in difesa della cultura della legalita'. Tutte le istituzioni devono far sentire la loro voce contro questi ignobili atti criminali in modo che nessuno si senta solo nella quotidiana battaglia contro tutte le mafie''.

CONFERENZA RIO, TRA I RELATORI UN CONDANNATO PER DISASTRO AMBIENTALE UNA INTERROGAZIONE DELLA SENATRICE DELL'IDV PATRIZIA BUGNANO – Roma, 13 giu – Può un personaggio condannato per un disastro ambientale fare da relatore alla Conferenza mondiale sullo Sviluppo Sostenibile in programma a Rio de Janeiro dal 20 al 22 giugno prossimo? Lo chiede con una interrogazione ai ministri dell'Ambiente e degli Esteri la senatrice dell'Italia dei Valori Patrizia Bugnano. Il personaggio in questione è Stephan Schmidheiny, uno dei due ex dirigenti della Eternit condannati dal tribunale di Torino a 16 anni per disastro ambientale doloso e omissione volontaria delle cautele antinfortunistiche, il quale parteciperebbe alla Conferenza di Rio come fondatore del World Business Council for Sustainable Development, il Consiglio mondiale per lo sviluppo sostenibile. La sen. Bugnano chiede di sapere se, considerato che l'Italia è tra i Paesi presenti nel comitato preparatorio della Conferenza, “non si ritenga doveroso chiarire quali siano le ragioni per le quali sia stata prevista la partecipazione di Stephan Schmidheiny”. E, nel caso in cui trovi conferma la presenza del suddetto personaggio “quali urgenti iniziative si intendano assumere, in coordinamento con le autorità giudiziarie dei Paesi interessati, per assicurare l'esecuzione della sentenza di condanna”.

CRISI, BUGNANO (IDV): PASSERA MANTENGA IMPEGNI SU PA, BASTA FARSE Roma, 13 giu – “Passera è venuto in commissione a recitare la solita farsa. Il ministro dello Sviluppo ha consegnato un documento che riporta notizie già ampiamente conosciute, certificando ancora una volta l'inadeguatezza di questo governo nell'assumere iniziative concrete sui debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle pmi”. Lo dichiara a margine dell'audizione del ministro Passera, il capogruppo Idv in commissione Industria al Senato, Patrizia Bugnano. “A distanza di mesi – aggiunge – stiamo ancora aspettando il recepimento della direttiva europea sui ritardi nei pagamenti della Pa che il ministro aveva assunto come uno dei suoi primi impegni. Purtroppo siamo abituati ad attendere inutilmente che dalle parole si passi ai fatti. Il Paese, però, non può più aspettare. Il ministro Passera – conclude Bugnano – si decida a occuparsi di sviluppo, oppure è meglio che torni a occuparsi di altro”.

ASILO BORGOMANERO: CARLINO (IDV), ESCLUDERE I BAMBINI IMMIGRATI, ATTO IGNOBILE – Roma, 13 giu -“Di fronte a certi fatti di cronaca non possiamo restare in silenzio. La scuola è aperta a tutti, recita l'articolo 34 della Costituzione, nessuno escluso. Sempre più spesso, però, i diritti dell'infanzia vengono calpestati e questo non possiamo permetterlo. La missione della scuola in un paese civile è quella di accogliere tutti senza discriminazioni, così come stabiliscono la nostra Carta fondamentale e numerose convenzioni internazionali”. Lo afferma la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'IdV in commission e bicamerale per l'infanzia, a proposito della notizia dell'esclusione di bambini stranieri dagli asili nido di Borgomanero, che aggiunge: “Fatti come questo sono ignobili. Prendersela con i bambini è davvero vergognoso. Un paese civile dovrebbe favorire l'integrazione tra i nostri figli e non escluderne alcuni solo perché figli di immigrati”.

NOMADI. CARLINO (IDV): SENTENZA TUTELA DIGNITA', SALVINI ESCA DAL TUNNEL “La sentenza del Tribunale di Milano stabilisce un principio di civiltà e tutela la dignità delle comunità sinti e rom. Fare propaganda attraverso slogan discriminatori non è solo contrario alla legge, ma è anche controproducente dal punto di vista politico, visti i risultati disastrosi di Lega e Pdl alle Comunali di Milano. La giustizia ribadisce la distanza del centrodestra dalla società civile, che non ha creduto allo spauracchio della 'Zingaropoli' e ha premiato chi si batte per l'integrazione per le diverse culture e la sicurezza di tutti i cittadini”. Lo dichiara la senatrice dell'Italia dei Valori Giuliana Carlino, che conclude: “Per la prima volta in Italia dei partiti politici sono stati condannati per discriminazione, con le sue dichiarazioni Salvini dimostra di non aver capito la lezione: dovrebbe essere lui a uscire dal tunnel dell'intolleranza padana invece che incitare all'odio sociale”.

LAVORO: CARLINO (IDV), 'ESODIAMO' IL MINISTRO FORNERO PER MANIFESTA INCAPACITA' – Roma, 13 giu – “Le esternazioni del ministro del lavoro (che non c'è) sui vertici Inps hanno poco a che fare con l'opportunità politica: per quello che dice, ma ancora di più per quello che ha fatto, Fornero merita solo di essere 'esodata' dal suo incarico, per dimostrata incapacità”. Lo dice la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione lavoro, che aggiunge: “Tra l'ossessione morbosa per snaturare l'art.18 dello Statuto dei lavoratori e la riforma delle pensioni, che ha lasciato senza alcun reddito tantissime persone, il ministro Fornero ha fatto così tanti danni che ora dovrebbe solo dimettersi. Per questo, l'IdV ha presentato alla Camera una mozione di sfiducia nei suoi confronti. Al Paese serve qualcuno che abbia meno supponenza e più buon senso. Bisogna uscire dalla crisi, ma bisogna farlo – conclude Carlino – con un governo politico che guardi a un futuro con meno povertà, più uguaglianza e più giustizia sociale”.

QUOTE LATTE: DI NARDO, FRUSCIO RETICENTE IN COMMISSIONE, SI DIMETTA – Roma, 13 giu – “E' stata francamente imbarazzan te la reticenza con cui il direttore di Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), Dario Fruscio, ha evitato di rispondere alle domande mie e degli altri commissari durante la seconda parte dell'audizione in commissione Agricoltura al Senato”. Lo ha detto il capogruppo dell'Idv nella stessa commissione, Nello Di Nardo. “Ho personalmente chiesto conto a Fruscio sia del contratto di Paolo Gulinelli, direttore generale della Sin, di proprietà al 51% di Agea, e dei numerosi episodi di irregolare gestione con possibili e significativi risvolti di danno erariale; sia dell'inaffidabilità del sistema dei controlli di Agea che, pure, ogni anno, spende 25 milioni di euro; sia del buco di bilancio della stessa Agea che, a quanto risulta, è di 17 milioni di euro; sia, soprattutto, delle numerose e continue irregolarità nella gestione delle quote latte. Ebbene, a queste domande, molte contenute anche in un'interpellanza presentata da Antonio Di Pietro qualche settimana fa, Fruscio non ha dato alcuna risposta. Per questo, per il bene dell'agricol tura italiana, sarebbe necessario che rassegnasse le dimissioni”.

PENSIONI: ENTI; LANNUTTI (IDV),TROPPI INVESTIMENTI AZZARDATI ROMA, 13 GIU – Il patrimonio degli enti previdenziali e' gestito ''senza trasparenza'' e ''le perdite sono sottostimate''. Lo dichiara Elio Lannutti dell'Idv, commentando i dati del ministero del Lavoro sulla consistenza e sulla gestione del patrimonio degli enti pubblici e privati. ''I controlli sono stati lasciati alla buona volonta' e ci sono anche degli enti sotto inchiesta della magistratura. Ci auguriamo maggiore trasparenza e piu' rispetto per i diritti di chi deve andare in pensione. Diritti che spesso sono stati saccheggiati da investimenti azzardati'', conclude il senatore dell'Italia dei Valori.

SPAGNA: LANNUTTI (IDV), UE PRESTA A TASSO 8,5%, E' STROZZINAGGIO – Roma, 13 giu – “Come afferma il Commissario europeo per la concorrenza, le banche spagnole che beneficera nno degli 'aiuti' dell'Eurogruppo dovranno restituire i prestiti con un tasso di interesse dell'8,5 %. Joaquín Almunia pensa di salvare l'Europa applicando condizioni da strozzinaggio? In questo modo le banche saranno messe in condizione di non poter restituire i prestiti e ciò significa prolungare la lenta agonia dell'euro”. Lo dichiara il senatore Elio Lannutti, Capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Finanze. “Mentre si pensa di ricapitalizzare il settore bancario spagnolo fino a 100 miliardi, applicando tassi da usurai, la Bce ha elargito centinaia di miliardi di euro al'1%: altro che investimento dello Stato, la Spagna ci guadagnerà se gli istituti di credito miglioreranno la propria situazione con gli aiuti, mentre in caso contrario ci perderà direttamente il Fondo per la Ristrutturazione Ordinate Bancaria (FROB). Il Commissario Almunia si impegni a rivedere la normativa comunitaria, perché non è pensabile che possano bastare 100 miliardi di euro a salvare il sistema, a fronte di 700.000 miliardi di derivati circolanti, pari a 14 volte il Pil mondiale, denaro dal nulla per attività meramente speculative, senza regole, controlli e sanzioni. L'Europa – conclude Lannutti – deve impedire che l'elite del denaro e della finanza possa continuare a prevalere sui governi”.

RIFORME: LI GOTTI (IDV), SEMIPRESIDENZIALISMO SCELTA GATTOPARDESCA = ROMA, 13 GIU – ''Il semipresidenzialismo proposto dal Pdl sembra una scelta gattopardesca: accettare tutto per non cambiare niente''. Lo ha detto in Aula il senatore IdV, Luigi Li Gotti durante la discussione sulla riforma della Costituzione. ''Si sta facendo di tutto per rendere complessa l'approvazione di un ddl che doveva avere, come obiettivo principale, la riduzione dei parlamentari – aggiunge -. Se la norma non passa con la maggioranza dei due terzi sara' sottoposta a referendum popolare e salta, per la prossima legislatura, la riduzione del numero dei parlamentari''.

Siae, Pedica (Idv): Rimuovere i vertici, esposto per abuso di potere Roma, 13 GIU – “Bisogna cambiare i vertici della Siae, troppo politicizzati e incompetenti, e rispettare i lavoratori”. E' quanto afferma, in una nota, il senatore dell'Idv Stefano Pedica che oggi ha incontrato i lavoratori della Siae in sciopero che manifestavano davanti a Montecitorio. “Si sta procedendo allo smantellamento di una struttura che era il fiore all'occhiello della produzione culturale del paese – osserva Pedica -. I vertici stanno tentando di far credere che la Siae e' in crisi e che e' costretta a rivedere i contratti, ma poi il dg Gaetano Blandini promuove circa 100 dipendenti e nomina tre dirigenti. Presentero' un esposto alla Procura ipotizzando reati che vanno dall'estorsione della firma all'abuso di autorita' non competenti per premiare il personale”.

RIFIUTI. PEDICA: BASTA A POLITICA DELLO SCARICABARILE “MA ANCHE A CHI HA PROVOCATO QUESTA SITUAZIONE DI STALLO”. Roma, 13 giu. – “Come puo' la governatrice Polverini parlare di punto di sintesi tra le istituzioni locali quando da mesi tra Regione, Provincia e Comune continuano a volare gli stracci sul tema dei rifiuti?”. E' quanto si chiede, in una nota, il senatore dell'Idv, Stefano Pedica. “E' ora di dire basta a questa politica dello scaricabarile che in questi anni ha solo saputo prorogare la chiusura della discarica di Malagrotta e beccarsi i richiami della Ue- sottolinea- Oramai mi pare scontato che la scelta del sito di Pian dell'Olmo per la nuova discarica sia saltata, ma e' il momento di dire basta anche a chi ha provocato questa situazione di stallo, vale a dire il trio Zingaretti, Alemanno e Polverini: la smettano di riempirci di parole vuote. Servono i fatti- conclude Pedica- E per cominciare, insieme ai cittadini, mi rechero' alla Procura per presentare un esposto sul Piano rifiuti, che sara' accompagnato da oltre 3 mila sottoscrizioni”.

SIRIA: PEDICA (IDV), ASSAD COME HITLER, VA FERMATO SUBITO – Roma, 13 giu – “E' incredibile che la comunità internazionale non riesca a fermare i massacri di bambini, di donne e di uomini in Siria” ha dichiarato Stefano Pedica, Vice presidente della Commissione Affari Europei e componente della Commissione Affari Esteri al Senato. “E' inaccettabile che i crimini commessi dal regime di Bashar al-Assad debbano continuare nell'indifferenza dell'Europa e del mondo. L'indifferenza di Russia e Cina sulle decisioni ONU di condanna del regime fornisce ad Assad un'ulteriore licenza di uccidere. Quello che preoccupa ancora di più è l'atteggiamento della Russia, che sta inviando elicotteri d'assalto al regime di Assad – ha continuato Pedica – ora capiamo i motivi della ritrosia di Putin a cercare una soluzione politico-diplomatic a, che noi da mesi auspichiamo. Ma non è possibile rimanere indifferenti di fronte alla strage di donne e bambini, usati anche come scudi umani. Secondo il capo delle operazioni ONU di peacekeeping, Herve Ladsous, in quel Paese siamo alla guerra civile e i massacri sono continui. Anche gli osservatori Onu sono stati obiettivo di attacco, e pare che i tentativi di Kofi Annan siano infruttuosi. L'UE deve prendere posizioni decise, con o senza l'ONU: bisogna inviare subito forze di interposizione che garantisca no l'apertura di corridoi umanitari, il grido di allarme lanciato dalle ong che operano nello scenario va subito accolto, ci sono migliaia di feriti che non possono ricevere alcuna assistenza. Bisogna isolare subito Assad e chi lo protegge, Russia e Cina comprese, Paesi che certo non brillano per il rispetto dei diritti umani” ha concluso il Sen. Pedica.

POSTE, IDV: RISOLVERE CRISI AGENZIE DI RECAPITO RISOLUZIONE PRESENTATA ALLA CAMERA DAGLI ON. MONAI ED EVANGELISTI – Roma, 13 giu- Salvaguardare l'occupazione delle agenzie di recapito postale; prevedere specifici bandi di gara per l'affidamento a piccole imprese di servizi di recapito; un tavolo presso il ministero dello Sviluppo economico tra Poste italiane, agenzie di recapito e ogni altro soggetto interessato per trovare soluzioni tese allo sviluppo del mercato postale: son queste le principali richieste contenute in una risoluzione presentata in Commissione alla Camera dai deputati dell'Idv Carlo Monai e Fabio Evangelisti. In netta controtendenza con l'aumento del processo di liberalizzazione del servizio postale – rilevano i due parlamentari – nell'arco di quasi dieci anni il valore degli appalti affidati da Poste italiane si è profondamente ridotto, passando da un valore di circa 70 milioni di euro all'anno nel 2000, a 58 milioni nel 2008, e a meno di 40 milioni nel 2011. Tale riduzione, pari a circa il 40 per cento del valore complessivo degli appalti affiati da Poste italiane, ha provocato immediate ripercussioni negative, anche per l'occupazione, nei riguardi delle agenzie di recapito che oggi si trovano ad agire ai limiti della sopravvivenza. La risoluzione dell'Idv quindi chiede al Governo di intervenire presso Poste italiane affinchè le gare di appalto per l'assegnazione dei servizi postali vengano avviate sempre e comunque in modo tale da assicurare la partecipazione delle piccole imprese, nel rispetto dei principi sanciti dalla legge del 2011. I due deputati infine ricordano che le agenzie di recapito sono state fin dal 1920 il fiore all'occhiello del sistema postale. E che nel 1999 il Governo ha revocato le concessioni invitando nel contempo Poste italiane a stringere accordi di collaborazione con le agenzie di recapito, che hanno accettato di collaborare rinunciando di fatto a tutta la clientela storica, aiutando le Poste ad aumentare il livello qualitativo grazie alla loro professionalità.

AGRICOLTURA: DI GIUSEPPE (IDV), GOVERNO TUTELI IN EUROPA LA PRODUZIONE ITALIANA DI TABACCO – Roma, 13 giu -“I problemi economici che attanagliano l'Europa intera e in particolar modo l'Italia, devono essere affrontati tenendo in massima considerazione il tema del lavoro, perché solo attraverso lo sviluppo e l'incentivazione della produzione si può ridare slancio all'economia. In quest'ottica va inserita la tutela del settore del tabacco che rappresenta una realtà agricola ed industriale importante per il nostro Paese”. Cosi l'On. Anita Di Giuseppe, capogruppo IdV in Commissione agricoltura. “L'Italia è il primo produttore europeo di tabacco e il decimo a livello mondiale, con numeri di tutto rispetto, sono, infatti, oltre 27.000 gli ettari destinati alla coltivazione, che impegnano oltre 200mila persone nell'intera filiera e le esportazioni di tabacco greggio dall'Italia si assestano sui 218 milioni di euro annui. Le sigarette prodotte in Italia sono 6.000 miliardi all'anno, e nel complesso il valore totale della filiera supera i 18,4 miliardi di euro”, prosegue il deputato Idv. “Fino ad ora il punto di forza della tabacchicoltura italiana è stata l'elevata qualità delle produzioni, ottenute grazie all'ampio ricorso ad operazioni manuali, sia nelle fasi di coltivazione che nelle fasi di raccolta e prima trasformazione, ma dal 2010, la Commissione europea ha avviato un processo di revisione della direttiva 2001/37/CE sui prodotti del tabacco ed oggi i vari provvedimenti all'ordine del giorno dell'Unione Europea, rischiano di penalizzare fortemente questo settore, causando inevitabili conseguenze economiche e sociali, non ultimo il proliferare della vendita illegale ed anche il relativo fenomeno di elusione fiscale. Per questo Italia dei Valori, con la risoluzione presentata, ha voluto impegnare il Governo ad attivarsi presso le istituzioni europee per salvaguardare un comparto di eccellenza che produce tabacco di qualità, ma anche per tutelare la salute del cittadino e la legalità all'intern o dello Stato”, conclude la deputata.

AGRICOLTURA: ZAZZERA (IDV), IL 15/6 A MONOPOLI DIBATTITO PER USCIRE DALLA CRISI – Roma, 13 giu – “Venerdì 15 giugno presso il Victorian Pub di Monopoli (BA) l'Italia dei Valori incontrerà il mondo agricolo per discutere insieme adalcuni degli esponenti più rappresentativi del settore sulle iniziative utili per uscire dalla crisi”. Lo dichiara in una nota l'on. Pierfelice Zazzera (Idv) che introdurrà insieme al commissario regionale Idv on. Augusto di Stanislao l'incontro-dibattito al quale interverranno il Consigliere Comunale Alberto Minoia, il Coordinatore del Tavolo Verde Paolo Rubino, il Coordinatore FIMA Saverio De Bonis, il Presidente ANPA Puglia Angelo Candita, l'analista Chimico Giorgio Cardone e Leonardo Piscitelli del Dipartimento Agricoltura Idv Puglia. L'on. Ignazio Messina del dipartimento Nazionale Agricoltura della Camera concluderà il dibattito – “in occasione dell'incontro che sarà anticipato dalla conferenza stampa prevista alle ore 18.00 – prosegue il dipietrista – sarà presentata la proposta di legge dell'Italia dei Valori sulla moratoria per le aziende agricole esposte con il fisco, l'INPS e le Banche. Abbiamo coinvolto molte aziende del settore operanti sul territorio nonchéi rappresentanti di Coldiretti, Cia, Anga e AIAB Puglia, che hanno garantito la loro presenza. Con il contributo di tutti – conclude Zazzera – noi dell'Idv ci adopereremo per portare in Parlamento iniziative concrete e condivise per aiutare il mondo dell'agricoltura ad uscire dalla crisi che ha travolto il Paese. L'agricoltura rappresenta il volano della crescita, ma non puo' essere piu' tartassata”.

MEZZOGIORNO:FORMISANO(IDV),ITALIA PUO'SOLO RIPARTIRE DAL SUD – NAPOLI, 13 GIU – ''Il dato del primo trimestre, che assegna alle piccole e medie imprese del Meridione l'inversione di tendenza con la ripresa della crescita, attesta che la parte di territorio che ancora puo' dare molto in termini di crescita e' proprio il Sud. E conferma, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che la ripartenza dell'Italia non puo' non avvenire che attraverso il Mezzogiorno''. Ad affermarlo, e' Nello Formisano, responsabile Mezzogiorno dell'Italia dei Valori e segretario regionale campano del partito, il quale aggiunge: ''Questo ha spinto l'Italia dei Valori a creare un dipartimento per le politiche del Mezzogiorno che, in tale corrente di pensiero, vuole valorizzare al massimo le opportunita' che il Sud puo' offrire al Paese intero''. Per il prossimo 30 giugno, annuncia Formisano, ''l'Idv sta organizzando un confronto pubblico su questi temi, che si terra' a Bari con la partecipazione del presidente Antonio Di Pietro e dei sindaci di Palermo, Leoluca Orlando; di Bari, Michele Emiliano; e Napoli, Luigi de Magistris''. ''In tale sede – conclude Formisano – siamo certi che ci sara' anche il contributo del Governo che, sulla nuova questione meridionale, dimostra un'inversione di tendenza, almeno sotto l'aspetto dell'attenzione al problema, rispetto al Governo precedente''.

LIBERALIZZAZIONI: RINALDI (IDV), DECRETO PER GIOVANI NON ATTUATO – Roma, 13 giu – “Il decreto Liberalizzazioni varato dal Governo Monti ha introdotto una norma per permettere agli under 35 di avviare un'attività di impresa senza oneri, ovvero le società semplificate a responsabilità limitata. Ad ora, però, trascorsi ben oltre 4 mesi e mezzo dal decreto, dobbiamo registrare che non è possibile costituire questa tipologia societaria a causa dell'inadempienza del Ministero della Giustizia, il quale avrebbe dovuto emanare un decreto attuativo, secondo la norma, entro il 23 maggio”. Lo ha detto Niccolò Rinaldi, eurodeputato e capodelegazione di Italia dei Valori al Parlamento Europeo. “Ho scritto al vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani per sottoporre alla sua attenzione quanto sta vivendo la categoria dei giovani imprenditori, un settore che dovrebbe rappresentare una delle colonne portanti del futuro del nostro Paese – ha continuato Rinaldi -. Spero che Tajani possa intervenire al più presto presso l'esecutivo del nostro Paese affinché il decreto sia attuato nei tempi più rapidi e senza ulteriori ritardi, proprio in nome delle liberalizzazioni che la stessa Europa vuole”.

CRISI: RINALDI (IDV), PECCATO BOCCIATURA EMENDAMENTO 'GOLDEN RULE' = Bruxelles, 13 giu. – “E' un peccato per pochi voti la proposta di scorporare gli investimenti produttivi dal computo del deficit (golden rule) non sia stata approvata come altre significative misure, quali perseguire iniziative legislative per la Tobin Tax o gli eurobond”. E' quanto ha detto il capo della delegazione dell'Idv all'Europarlamento, Niccolo' Rinaldi, dopo il voto dell'Aula di Strasburgo sul 'two-pack', un voto che “dimostra quanta fatica occorre fare per convincere l'Europa a intraprendere la strada tanto della crescita quanto della federalizzazione delle politiche economiche, fiscali e di bilancio”. “Abbiamo comunque fornito ai leader europei risposte strutturate per uscire dalla crisi. Sotto proposta del nostro gruppo politico – ha sottolineato – e' stato adottato uno strumento che ci aiutera' a uscire dalla crisi, ossia un Fondo di redenzione del debito europeo. Questo fondo non e' solo un'espressione di una reale solidarieta' europea ma e' anche il vero 'firewall' di cui l'Ue necessita per ridare respiro ai Paesi soggiogati da eccessivi rendimenti sui titoli del debito, per porre fine al contagio e per ripristinare la fiducia nei mercati”. “Non so se questo e' l'antipasto del prossimo vertice, ma di certo il voto di oggi dimostra comunque che l'Europa puo' essere capace di prendere le giuste riforme – ha concluso Rinaldi – Ora pero' spetta al Consiglio sottoscrivere le nostre proposte, sperando che per una volta non si conceda alle solite costose esitazioni”.

ARMI: ZANONI (IDV), NECESSARIO TRATTATO INTERNAZIONALE RIGOROSO SU COMMERCIO = IL TRAFFICO SIA REGOLAMENTATO, TRASPARENTE E CONTROLLATO A LIVELLO GLOBALE Roma, 13 giu. – “Ci vuole un nuovo trattato internazionale giuridicamente vincolante sul commercio di armi che risolva per sempre le aberrazioni di oggi”. Lo dice Andrea Zanoni, eurodeputato IdV, commentando l'approvazione di oggi da parte del Parlamento europeo a Strasburgo della risoluzione 'sui negoziati relativi al trattato delle Nazioni Unite sul commercio di armi'. “Un commercio delle armi insufficientemente regolamentato, non controllato e opaco – aggiunge Zanoni – si traduce in un commercio irresponsabile che ha provocato inutili sofferenze, ha alimentato conflitti armati, instabilita', attacchi terroristici e corruzione in tutto il mondo”. “La risoluzione dell'eurodeputata finlandese liberale Anneli Jaatteenmaki – si legge nella nota – e' stata approvata a larga maggioranza dal Parlamento (612 favorevoli, 18 contrari e 36 astenuti) e chiede che i negoziati sul commercio delle armi Att del prossimo luglio portino ad un testo globale con norme vincolanti e l'istituzione di una specifica Unita' di attuazione e sostegno. Nonostante la crisi economica e finanziaria – sottolinea la nota – il valore delle esportazioni mondiali ha continuato a crescere e gli Stati membri dell'Ue rappresentano costantemente circa il 30% di tutte le esportazioni e sono tra i principali produttori ed esportatori di armi nel mondo. Per questo motivo – spiega Zanoni – l'Ue ha la diretta responsabilita' di sviluppare un commercio di armi regolamentato, trasparente e controllato a livello globale”. “Bisogna anche allargare la gamma di armi coperte dal trattato a quelle convenzionali, compresi le armi di piccolo calibro e quelle a munizioni leggere – sottolinea Zanoni – nonche' contemplare tutti gli aspetti del commercio compresi i trasferimenti tra Stati, da Stati a privati, i noleggi e i prestiti, i doni, gli aiuti o qualsiasi altra forma di trasferimento. L'Europa, tramite l'Alto Rappresentante Catherine Ashton – conclude l'eurodeputato – deve parlare con una sola voce per regolamentare uno dei commerci oggi piu' anarchici e pericolosi al mondo”.

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