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Saranno magistrati

Cari amici, anche questa volta voglio raccontarvi una storia che sa da un lato potrebbe far sorridere dall’altro, almeno questo è stato il mio stato d’animo, fa rabbrividire e, soprattutto, professionalmente e umanamente indignare.
Sappiamo tutti cosa significa attraversare le porte dell’abilitazione all’esercizio della professione forense: un’abilitazione che, a differenza, di tante altre si svolge come fosse un vero e proprio concorso peccato all’esito senza la certezza di un posto di lavoro. Anzi, c’è stato chi, agli albori di una simile prova, ha anche detto:” Condoglianze, perché d’ora in poi non riuscirai facilmente a lavorare”.
Sarà forse per questo che, al “concorso” per diventare avvocati c’è la possibilità di consultare i famosi codici commentati che per qualcuno sono un conforto concreto, per qualcun altro un effetto placebo! Il concorso in magistratura è tutta un’altra storia, come sappiamo! Beh questo è il concorso blindato, fatto di codici secchi e frequentato da candidati studiosissimi come non mai, giusto?! In definitiva chi sceglie di affrontare un concorso simile si approccia consapevolmente ad un tipo di professione “particolare”!
Bene, eppure, cari amici, anche il concorso in magistratura ha presenze UFO che, causa il loro comportamento, decretano un’atmosfera al limite del terrore che non ha nulla da invidiare al Terrore storico che abbiamo appreso dai libri di scuola.
Infatti, capita che, al concorso per diventare magistrati, si presentino candidati con addosso svariati “bigliettini” (per cosa poi non si sa!), vengono pizzicate dai vigilanti, la polizia penitenziaria, colti sul fatto, e queste persone hanno anche l’ardire di fare scene isteriche fino a dover mettere in moto l’ambulanza. Ma questo è nulla: ci sono anche individui particolari, non con la pelle verde, ma con fattezze umane che non appena vedono avvicinarsi gli uomini in divisa mangiano i loro bigliettini, nascosti nei posti più impensati.
Chissà forse per un attacco improvviso di fame! Magari saranno stati anche gustosi!
Ed ecco che l’aria del terrore si scatena anche contro chi non c’entra nulla: non si va in bagno prima di due ore, non si fanno file al bagno perché si rischiano capannelle tra candidati, se si va in bagno bisogna aspettare che il guardiano (per gli uomini) e la guardiane (per le donne), dopo avere ispezionato il servizio igienico, ti dia l’ok, contando i minuti in cui sei dentro.
Peccato che anche accedere alla toilette è un “sogno”: prima vieni perquisito da capo a piedi, in tutti i modi, come togliere le scarpe, togliere i calzini, svuotare le tasche il tutto con tanto di armi addosso. Un trattamento riservato al migliore dei delinquenti e al peggiore dei detenuti!
Poi c’è la fase “banco”: non ci può nemmeno alzare la testa per girare il collo che il sospetto di sovversione subito avanza e prende forma nei controllori che sono addosso subito come falchi! Ancora il vicino di bagno ha fame e vorresti passare dei biscotti, solo che devi farlo alla presenza del guardiano altrimenti l’onta del passare appunti è compiuta. Vuoi soffiarti il naso? Beh una “precontrollatina” al pacchetto dei fazzoletti di carta è d’uopo perché dentro un innocente pacchetto di tal fatta ci sono armi segrete. E se poi hai bisogno di un fazzoletto di carta, perché l’aria condizionata che c’è sembra il vento del Titanic, e la collega accanto vuole passartene uno, beh anche qui c’è bisogno della presenza e del controllo del guardiano che prende il fazzoletto da una mano e lo passa nell’altra mano!
Poi c’è la fase elettronica: ominidi che con strumenti particolari girano come cercatori di tartufi a cercare “blue toot” o cellulari illegalmente introdotti. La cosa triste è che, aimè, vengono trovati!
Certo se, volendo fare il magistrato, l’approccio iniziale, o meglio a monte, è questo forse non è il “massimo” per coloro che saranno magistrati!

Avvocato Paola Tullio
Responsabile della comunicazione A.T.R.

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