Chiudiamo l’AGCOM

CHIUDIAMO L'AGCOM

Alla fine arrivano i nostri, ma vincono sempre i loro. In questi giorni scadono i mandati del Consiglio e del Presidente per l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. L'AGCOM è nata per (non rotolatevi dalle risate) assicurare la corretta competizione degli operatori sul mercato e tutelare il pluralismo e le libertà fondamentali dei cittadini nel settore delle comunicazioni e radiotelevisivo. Chi elegge il consiglio di 5 membri dell'AGCOM? I partiti, nella fattispecie i segretari di partito che dettano la linea ai parlamentari. Nella migliore tradizione inciucista PDL e Pdmenoelle con la mosca cocchiera dell'UDC, decidono di spartirsi le poltrone del nuovo consiglio. Fin qui tutto nella norma della Seconda Repubblica. Il tutto si complica con l'annuncio della auto candidatura a presidente di Stefano Quintarelli, un informatico molto noto e stimato nel settore.

[continua]
IL PARROCO INCONSAPEVOLE

“Non conosciamo e non vogliamo giudicare tutte le motivazioni dell'intervento di Padre Tonino Manca, sacerdote nella comunità dei padri Mercedari di Alghero quando, il 2 giugno, ha deciso di salire sul palco dove Peppe Grillo teneva il suo comizio. Non le conosciamo e non le vogliamo conoscere. Quello che però ci teniamo a precisare, anche di fronte all'ondata di commenti e di filmati che ha invaso giornali e internet, è presto detto: il suo intervento è stato fuori luogo. Padre Tonino – che tra l'altro non è parroco, come erroneamente è stato riportato – ha scelto autonomamente e senza nessun tipo di autorizzazione di essere protagonista del “dialogo” con Grillo; diciamolo: ha rappresentato solo se stesso.

[continua]

Terremoti e fracking
leggi il post

di davide lak (davlak) (Voti: 69)

Ecco un riassunto delle cose che abbiamo scoperto qui sul blog: ho fatto questo screenshot da google earth Le coordinate dell'epicentro le ho prese da questo INTERESSANTISSIMO video:
l'epicentro del sisma del 29-05 dista poche decine di metri da questo:
http://imageshack.us/f/594/appunti02h.jpg/ Tenete presente che però google earth fornisce immagini risalenti al 21 aprile 2011. Silvia M. qui sul blog scrive: “Le persone che abitano in zona sono confuse, confermano che il cantiere è in attività ma non si capisce se si tratta di stoccaggio gas o discarica. Appena mi è possibile, eventualmente posto il video. Non essendo tecnici, non siamo riusciti a capire se effettivamente si tratta di fraking. Al di là di quello che vedete nella foto, c'è dell'altro ma non è stato possibile andare oltre, poichè è sorvegliato.” Ora fate caso a quei due bacini indicati dalle frecce rosse nell'ultimo screenshot e confrontateli con quelli visibili nel seguente video dal minuto 0:30 A questo video sono arrivato seguendo un link su un articolo di Rosario Marcianò, il quale scrive a commento: “questo è un video della ALEANNA RESOURCES azienda di ricerca ed estrazione gas e petrolio, che ha ricevuto dal governo italiano le concessioni di perforazione sul territorio emiliano (e non solo), era presente un filmato (con descrizione in inglese), in cui si descrivono le metodologie di trivellazione adoperate. Tra queste, oltre all'uso di cariche esplosive, anche il famigerato fracking, tecnica bandita in diversi paesi nel mondo poiché causa di forti sismi. La versione in lingua originale cita testualmente il fracking come metodo di perforazione. Seguite i link con calma, se volete capire di che stiamo parlando. Un epicentro a pochi metri dalle trivellazioni…ovviamente, un CASO…

Caro Beppe

di S.I.

La cosa più bella quando si legge in questo blog è che tutte le lettere iniziano con: “Caro Beppe”.
Qualcuno si è chiesto come mai non troviamo: “Gent.mo On.le”, oppure “Ill.mo Cav.re”, “Gent.le Dott.”? Questo significa che chi scrive è vicino a chi legge, ma, soprattutto, chi legge è riuscito a far capire a chi scrive che c'è qualcuno dall'altra parte che è molto vicino ai problemi della gente comune, ai problemi di tutti i giorni, ai problemi seri, al di là del fatto di una vicinanza ideologica; perchè Beppe “è uno di noi”. La gente come noi non vuole vedere parate militari a fronte di gente rimasta senza casa; non vuole vedere spechi di danaro pubblico a fronte di aumento delle accise sul carburante; non vuole vedere stipendi di manager pubblici e parlamentari che sono al di sopra di ogni buona regola a fronte di gente che, quotidianamente, non riesce ad aquistare il latte al figlio, a pagare i contributi inps (obbligatori), specie per quelle ditte completamente “ferme per mancanza di lavoro” o per “incassi che non arrivano”. Non vuole vedere che società di calcio elargiscono cospicue somme milionarie ai giocatori (venduti alle scommesse) a fronte di quella povera gente che ancora vede nel calcio un diversivo, una distrazione rispetto ai problemi di tutti i giorni.
Non vuone vedere che le banche concedono i soldi a chi i soldi già c'è l'ha, a fronte di quella gente che, quotidianamente, si vede chiudere le porte del credito. Non vuole vedere che le banche siano gestite come la bottega sotto casa, che recupera l'etto di mortadella concesso in più a chi potrebbe pagarlo sottraendolo a chi non può pagarlo. Tante cose non si vorrebbero vedere. Caro Beppe, io credo nel cambiamento, ci vuole, oggi è necessario più che mai. Io ci sono.

Riforma del lavoro e pubblico impiego

di M.L.

Per l'ennesima volta, nel processo di riforma del mercato del lavoro vengono tirati in ballo i dipendenti pubblici quale nodo gordiano che strozza l'Italia. Gli esperti in materia, che si spera abbondino nei nostri dicasteri, sanno invece che al pubblico impiego già si applica lo stesso regime di quello privato in materia di licenziamento (art. 52, c. 2, del D.Lgs. n. 165/2001, “T.U. Pubblico Impiego”). Le sole eccezioni a tale livellamento privatistico, è bene precisarlo, sono (art. 3 del D.Lgs. 165/2001): i magistrati ordinari, amministrativi e contabili; gli avvocati e procuratori dello Stato; il personale militare e delle forze di polizia di Stato; il personale della carriera diplomatica e della carriera prefettizia (quest'ultima a partire dalla qualifica di vice consigliere di prefettura); i dipendenti degli enti che svolgono la loro attività in materia di risparmio, funzione creditizia e valutaria, tutela del risparmio, valore mobiliare, tutela della concorrenza e del mercato; il personale, anche di livello dirigenziale, del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, esclusi il personale volontario di leva ed il personale volontario; il personale della carriera dirigenziale penitenziaria; i professori e ricercatori universitari, fino alla disciplina organica della materia. Come si può notare, il grosso del comparto pubblico, che riscuote attorno ai mille euro al mese più tredicesima e premio di produttività, se assunto a tempo indeterminato è licenziabile come un qualunque dipendente di un'azienda con più di quindici dipendenti e pertanto subirà tutti gli effetti della riforma in atto. Cambiano i governi, ma non il vizio di evocare lo spettro del fannullone statale.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: