Roma, 4 giu . – “I sogni della gente infranti in pochi minuti, amarezza e impotenza. Questi sentimenti e questa disperazione dovrebbero farci riflettere in questa giornata di lutto. Migliaia le persone sfollate che oggi non hanno più un tetto, un amico, la loro stessa dignità. Vi prego di pensare al loro stato d’animo e al fatto che da oggi il loro unico rifugio sarà il ricordo. So cosa significa essere considerati con quella terribile parola, è uno stato d’animo che rompe la propria identità, non permettiamo che accada anche questo”. Queste le parole della senatrice del Movimento associativo italiani all’estero, Mirella Giai, nella giornata di lutto nazionale per le vittime del terremoto in Emilia Romagna.
“Il nostro territorio va salvaguardato non solo in virtù della gente che lo abita e dei disastri che possono accadere e sconvolgere vite ma per il territorio stesso. Pensiamo a tutte quelle opere che sono rimaste in piedi per secoli e che in un attimo vengono rase al suolo. Noi abbiamo la responsabilità di salvaguardarle, perché sono parte del nostro patrimonio artistico e culturale. Se la terra trema è un fatto geologico “naturale”, forse anche imprevedibile nella sua devastazione ma bisogna impegnarsi affinché non diventi una consuetudine di morte e distruzione. Dobbiamo imparare a convivere con questi fenomeni cercando di limitarne i danni. La vera sciagura – conclude la Giai – è non occuparsi di fatti del genere”.