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La chiusura del Tribunale di Lamezia Terme

LA CHIUSURA DEL TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME

Se doveste tagliare un Tribunale (un fatto insensato in un Paese che ha bisogno di velocizzare la macchina della Giustizia), da dove iniziereste? Da un comune il cui consiglio comunale è stato sciolto due volte per mafia? Da un tribunale situato nell'epicentro della 'ndrangheta? Concentratevi! La risposta non è il tribunale di Montepulciano, né quello di Sulmona e tanto meno quello di Ivrea. Verrà chiuso infatti il tribunale di Lamezia Terme. Non siamo su “Scherzi a parte”, siamo in Italia!

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VALLE D'AOSTA: L'AUTONOMIA DEGLI SPRECHI!

Lassù sulle montagne della Valle d'Aosta, la lobby del cemento e delle grandi opere devastanti continua ad ingrassarsi con milioni di euro sottratti alle risorse per il lavoro, la salute e i servizi sociali più che nel resto dell'Italia. La realizzazione del Parco archeologico di Saint-Martin De Corléans ad Aosta è emblematico dello scempio dei beni culturali e del malgoverno. Oltre 50 milioni di euro tra spese di costruzione e di arredamento (preventivati 13 milioni circa) per un'orrenda opera di cemento e tralicci di acciaio che soffoca un'area archeologica megalitica di pregio a livello europeo. Concorsi truccati, errori nella progettazione, perizie suppletive, stani sub appalti e nessun controllo. Un dossier inviato alla Magistratura e alla Corte dei Conti e l'apertura di un'inchiesta oltre ad altre iniziative di carattere patrimoniale contro alcuni personaggi sono già stati avviati”.

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Il vilipendio ai tempi di Internet
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di Marco Ghiacci, Milano (Voti: 144)

Non ha mai lavorato. Ci costa 240 milioni di euro all'anno. Incassa uno stipendio folle. Ha una pensione degna di un faraone egizio. Se si becca qualche vaffa se lo tenga! E nel frattempo magari smetta di ricordarci ogni giorno che i partiti sono “tramite necessario tra cittadini e politica”, che ci si deve “astenere dall'antipolitica” (come la chiama lui). I partiti servono solo a lui e a quelli come lui!
Marco Ghiacci, Milano 31.05.12 14:31|

#Chiomonte: c'era una volta un campo di lavanda

di M.M.

Il 3 luglio 2011 la polizia ha devastato un campo di lavanda nella zona “cantiere tav” e fino ad oggi non ho avuto neanche una telefonata da chi ci governa per chiedermi almeno scusa. Sono incazzato nero, ho sempre pagato le tasse ma per cosa se nessuno mi risarcisce?Cosa posso fare?

Menù del giorno: “Terremotati alle accise”, e sei servito

di A.L.

Sono un terremotato… scriverlo suona strano, una parola così lontana che ancora non riesco a declinare, perché da sempre, qui, in Emilia, i terremotati erano altri, e per noi non poteva che esser così, cresciuti nella placida credenza che una sorta di cuscinetto d'argilla ci proteggesse da qualunque scossa. Invece eccoti il terremoto …e che terremoto, bisogna dire! Non solo spazza via il mito che questa terra fosse a prova di sisma, ma insieme ne spazza almeno altri due, per noi comuni mortali:
1_che ad una forte scossa non ne faccia seguito, di lì a poco, una altrettanto forte (mentre il 29 madre natura ha giocato in mezz'ora un poker di scariche che hanno atterrito tutti);
2_che il terremoto sia un evento puntuale (qui la terra si muove tutto il giorno, da più di 10 giorni, senza soluzione di continuità).
Puntuale invece è il rincaro benzina per riparare alle conseguenze del terremoto, come se l'auto non fosse il primo rifugio per chi subisce un terremoto, auto che per un terremotato è insieme:
mezzo per ottenere generi di prima necessità, mezzo per prestare soccorso, mezzo per raggiungere luoghi più sicuri, letto, caricabatteria del telefono ecc…ecc…Non è che per caso saremo proprio noi terremotati a pagare, in tutti i sensi, il prezzo del terremoto?

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