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Newsletter n. 83

Specialità della professione forense, inviato al ministro della giustizia il parere del professor Capotosti

Il Cnf ha inviato la scorsa settimana al ministro della giustizia, Paola Severino, il parere del presidente emerito della Corte costituzionale, Piero Alberto Capotosti, nel quale si esclude l’applicabilità al Consiglio nazionale forense della norma della legge di Stabilità (articolo 3, comma 5, lett.f, della legge 48/2011; norma che affida a un regolamento governativo l’istituzione di organi di disciplina diversi da quelli cui sono attribuite funzioni amministrative.
Il parere afferma che il Consiglio nazionale forense non può essere destinatario della disposizione in quanto giudice speciale, la cui funzione giurisdizionale è coperta da riserva di legge.
Il Cnf, peraltro, nella lettera di trasmissione del parere al ministro guardasigilli ha sottolineato che la proposta di legge di riforma dell’ordinamento professionale AC 3900, in avanzata fase di esame nel Parlamento, contiene una regolamentazione innovativa del sistema disciplinare degli ordini forensi che, se pur migliorabile, è organica ed in linea con i principi del decreto Cresci-Italia.
Concludendo che sarebbe opportuno e necessario abbandonare anche per i Consigli dell'Ordine l’idea di una normativa delegificata.

Vai alla lettera di trasmissione del parere del professor Capotosti



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Revisione geografia giudiziaria, il Consiglio nazionale forense a Parlamento e Governo: applicare anche al sistema giustizia la spending review. Sui risparmi stimati, conti sbagliati.

Non sono 80 milioni, come stimati dal ministro della giustizia Severino e dal ministro per i rapporti con il parlamento Giarda, i risparmi reali che deriverebbero dalla soppressione dei tribunali sub-provinciali, ma circa la metà (41 milioni). Senza contare i costi (anche ambientali) che invece il Governo ha omesso di calcolare.
Per valutare bene, dunque, i costi e i benefici di una operazione che incide sulla dislocazione degli uffici giudiziari sul territorio, sarebbe opportuno applicare anche al sistema giustizia la spending review, rinunciando ai tagli lineari sulla base della spesa storica e valutando la congruità delle spese in rapporto alla reale efficienza dei tribunali.
Il monito e la richiesta di chiarezza del Cnf sono stati indirizzati oggi con lettera ai presidenti di Senato e Camera, ai presidenti delle commissioni giustizia del Parlamento, ai ministri Severino e Giarda, ai parlamentari, al commissario straordinario per la razionalizzazione della spesa pubblica Enrico Bondi, ai responsabili giustizia di Pd, Pdl, Lega e Udc, nel presentare le conclusioni alle quali è giunta la Commissione del Cnf che da tempo lavora sulla revisione della geografia, coordinata da Enrico Merli.
In questo percorso di attenzione critica all’azione del Governo, il Cnf ha trovato un valido alleato nell’Associazione nazionale dei comuni italiani, con la quale ha avviato un’azione di sensibilizzazione dell’Esecutivo su alcune scelte che, pur dettate da pressanti esigenze di natura economica, rischiano di trasformarsi in un costo pesante per la collettività, la tutela dei diritti e anche per l’efficienza dello stesso servizio Giustizia.
Come primo atto di questo percorso comune, Cnf e Anci hanno stipulato un importante Protocollo con il quale i due enti hanno convenuto di istituire un gruppo di lavoro congiunto e pongono alcune richieste all’Esecutivo quali: avviare il controllo di gestione ai fini della trasparenza della spesa corrente che viene oggi addebitata automaticamente ai Comuni; applicare il criterio dei costi standard e non più quello della spesa storica per valutare l’efficienza del servizio; adottare un modello di misurazione dei fabbisogni standard; avviare un’analisi del territorio per calcolare i costi della revisione giudiziaria.
Il Cnf è consapevole della necessità di una razionalizzazione del sistema giustizia anche sotto il profilo di una diversa dislocazione territoriale degli uffici, ma sottolinea che la revisione della geografia giudiziaria deve tener conto della salvaguardia del diritto di difesa sancito dalla Costituzione in un contesto giurisdizionale che garantisca un’effettiva uguaglianza ai cittadini nell’accesso alla giustizia.
Il Cnf ha iniziato una grande campagna di mobilitazione sul territorio e di comunicazione su questo delicatissimo tema, recandosi in alcune sedi emblematiche per raccogliere le testimonianze degli interessati al fine di realizzare alcuni video che sono via via pubblicati sul sito www.consiglionazionaleforense.it.
Mobilitazione che culminerà in un evento nazionale per rappresentare ai massimi vertici istituzionali il lavoro dell’Avvocatura.
Per approfondire di più leggi la Proposta Cnf per la revisione della geografia giudiziaria, il Protocollo Anci, i Comunicati stampa



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L’economista Alberto Quadrio Curzio: “Gli Ordini professionali sono soggetti essenziali per la democrazia partecipativa”

Gli Ordini professionali così come le forme associative sono soggetti imprescindibili di una democrazia partecipativa. “La loro esistenza garantisce un sovrappiù di competenza, informazione, preparazione che da soli i singoli professionisti non potrebbero raggiungere”.
Così l’economista Alberto Quadrio Curzio, intervenuto al dibattito l’“ECONOMIA OLTRE LA CRISI – RIFLESSIONI SUL LIBERALISMO SOCIALE”, sollecitato dal suo libro intervista e organizzato presso il Cnf con il presidente Guido Alpa, il professore Alessandro Roncaglia, presidente dell’Associazione degli economisti italiani, e il vicedirettore del Tg 1, Gennaro Sangiuliano.
Nel dibattito è emersa l’analisi della grave crisi in atto e si sono approfondite tutte le ricette che sono state messe in campo, nella convinzione che la soluzione non potrà essere esclusivamente di natura finanziaria.
Per il presidente del Centro di ricerca Analisi economica dell’ Università Cattolica Quadrio Curzio, “il mercato non produce solidarietà unificante ed è solo una delle componenti, non l’unica, di una sana economia”.
“Con la regole delle tre S-sussidiarietà, solidarietà e sviluppo-, il professore Quadrio Curzio ci conforta nella nostra posizione dalla quale l’avvocatura sostiene che i diritti, appunto, non sono merce”, ha sottolineato il presidente Alpa.


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Revisione della geografia giudiziaria: l’avvocatura sui Media questa settimana


La proposta sulla revisione della geografia giudiziaria e l’avvio del viaggio-inchiesta nelle sedi dei tribunali sub-provinciali esempio di buona amministrazione della giustizia hanno avuto risalto sulla stampa nazionale e locale.
Leggi la Rassegna stampa nazionale
Ascolta l’intervista di Enrico Merli sul Gr 1 Radio Rai
Vedi la video-intervista su www.ilfattoquotidiano.it
Leggi la rassegna stampa locale (prima parte – parte seconda)

Il vicepresidente Ubaldo Perfetti è stato intervistato da Justice Tv in merito alla conclusioni del professor Capotosti
Leggi l'articolo su JusticeTv



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