“Quella attuale e’ la stessa democrazia che lasciai per la prima volta nel 76, la Politica ( quella con la P maiuscola) e’ in toto scomparsa, bel lontana dalle vere esigenze dei cittadini, i Partiti storici incapaci di bilanciare legalita’ e innovamento, con un piede nel passato e l’ altro in un presente, senza alternative e orizzonti per il futuro, uno Stato ancora dopo oltre 60 anni in cerca d’ autori concreti e pragmatici.”
Fatta la dovuto premessa, cosa democraticamente ci riserba il futuro? E’ ancora presto dirlo( aspettiamo le riforme istituzionali) Cosa abbiamo sul tavolo ? Da una parte la modifica della legge elettorale, una legge ( mattarellum + porcellum= bipolarismo) che per quasi un ventennio (andava bene a tutti), la quale ha raddoppiato il debito pubblico, ci ha condotto ad una crisi socio-politica (la vera anti-politica) storica, delegittimando il potere legislativo. Badate bene che con un parlamento sotto scacco dal governo tecnico, il solo parlare di riforme costituzionali si va verso il matto.
Quale l’ alternativa”
Secondo il nostro modesto parere con l’ attuale sfiducia popolare nella politica e partitica ai minimi storici, non crediamo che si possa parlare di riforme di qualsiasi genere. Occorre che il parlamento abolisca sia il porcellum, sia il mattarellum e si vada alle prossime elezioni politiche con il vecchio sistema elettorale proporzionale secco, portando in parlamento tutte le forze politiche e sociali, ossia una nuova costituente, dopo di che si faccia un governo di larghissime intese e si pensi realmente a che tipo di democrazia si vuole re-instaurare. Ripetiamo con l’ attuale classe dirigente e politica si va verso, una dittatura dei pochi.( I will say no more. Si fa per dire)
Carmine Gonnella ( Progetto Pie) Londra/ Italy
