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BUCCHINO E PORTA AL GOVERNO: E’ ORA DI STIPULARE GLI ACCORDI CON MESSICO, CILE, PERU’ ED ECUADOR. TROPPI LAVORATORI INDIFESI

Stipulare nuove convenzioni bilaterali di sicurezza sociale con Paesi comeil Cile, il Perù, l'Ecuador e il Messico, fino a oggi esclusi dal sistema ditutela previdenziale in regime internazionale costruito negli annidall'Italia, non solo porterebbe benefici per i cittadini italiani residentiin quei Paesi e per i cittadini di quei Paesi che vivono in Italia, mafarebbe risparmiare le casse dello Stato italiano. E' quanto affermano i deputati Gino Bucchino e Fabio Porta in unainterrogazione presentata in Parlamento ai ministri del Lavoro e degliAffari esteri. I due parlamentari eletti nella Circoscrizione Estero nell'interrogazioneevidenziano come il sistema di tutela previdenziale in regime internazionalecostruito nel corso degli anni dall'Italia non è purtroppo completo perchénumerosi Paesi di emigrazione italiana sono rimasti esclusi come il Cile, ilPerù, l'Ecuador e il Messico dove risiedono rispettivamente 48.125, 29.494,13.468 e 11.471 cittadini italiani iscritti all'AIRE (Anagrafe degliItaliani Residenti all'Estero). Inoltre essi rilevano che da Cile, Perù,Ecuador e Messico sono immigrati in Italia, dove vivono con regolarepermesso di soggiorno, rispettivamente 3.629, 101.711, 85.518 e 5.192soggetti cittadini di tali Paesi. Secondo Bucchino e Porta la consistenza della presenza di cittadini italianiin questi Paesi e di cittadini di questi Paesi in Italia privi di tutelaprevidenziale in convenzione, impone, se lo si ritiene un dovere di un Paesecivile, la stipula di convenzioni bilaterali di sicurezza sociale chetutelino adeguatamente questi lavoratori nell'ambito socio-previdenziale,anche per evitare che i lavoratori immigrati in Italia rappresentino unonere per il nostro Stato richiedendo all'Inps, al compimento dell'etàprevista, l'erogazione dell'assegno sociale che dovrà essere concesso inmancanza di una prestazione erogata dal Paese di provenienza. I due parlamentari – premettendo che la finalità degli accordi di sicurezzasociale è quella di garantire la parità di trattamento di lavoratori epensionati che si spostano, spesso permanentemente, dall'uno all'altro Paesecontraente, l'esportabilità delle prestazioni previdenziali di cui sono osaranno eventualmente titolari e il cumulo dei contributi per perfezionareun diritto pensionistico – chiedono quindi nella loro interrogazione qualesia la politica del Governo in relazione alla tutela dei dirittiprevidenziali dei lavoratori italiani emigrati nei Paesi succitati e deilavoratori di tali Paesi immigrati in Italia titolari di regolare permesso ocarta di soggiorno; quali misure urgenti si intendano adottare percompletare il quadro di tutela previdenziale in regime internazionale con lastipula di convenzioni con i Paesi succitati dove vivono importanti comunitàdi cittadini italiani e da dove sono immigrati in Italia migliaia dilavoratori locali e infine quali eventuali iniziative si intendano adottareper verificare le reali implicazioni finanziarie che la ratifica di taliaccordi comporta, anche alla luce della possibilità di limitarel'esportabilità delle prestazioni assistenziali e/o legate alla residenza, edel fatto che se gli immigrati da questi Paesi in Italia, tramite la stipuladelle convenzioni bilaterali, matureranno un diritto a pensione a carico delloro Paese non graveranno sullo Stato italiano con l'eventuale richiestadell'assegno soc

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